LAVORI D'AULA (3): LA MOZIONE SUI DANNI CAUSATI DALLA FAUNA SELVATICA SARÀ DISCUSSA DA SECONDA E TERZA COMMISSIONE – L'ATTO FIRMATO DALLE OPPOSIZIONI TORNERÀ IN AULA ENTRO IL 24 FEBBRAIO
L'Assemblea legislativa regionale ha votato all'unanimità l'invio in Commissione (Seconda e Terza insieme) della mozione sui danni causati dalla fauna selvatica a veicoli e agricoltori firmata dai gruppi di opposizione. L'atto, su cui il primo firmatario Raffaele Nevi (FI) e l'assessore Fernanda Cecchini hanno valutato utile un approfondimento vista la complessità della materia, dovrà tornare in Aula entro il 24 febbraio.
(Acs) Perugia, 27 gennaio 2015 – La mozione sui danni causati sul territorio regionale dalla fauna selvatica, firmata dai consiglieri Nevi, Rosi (Forza Italia), Monacelli (Udc), Mantovani (Misto-Ncd) e Zaffini (FdI), verrà discussa dalle Commissioni Seconda e Terza dell'Assemblea legislativa, per un approfondimento reso necessario dalla complessità della materia. È quanto ha deciso oggi l'Aula di Palazzo Cesaroni approvando all'unanimità la proposta di Gianfranco Chiacchieroni (Pd), su cui si è detto favorevole anche il relatore Raffaele Nevi, chiedendo “un impegno per tempi di discussione certi e celeri”. Il ritorno in Aula dell'atto è stato fissato nella data limite del 24 febbraio 2015.
GLI INTERVENTI
RAFFAELE NEVI ha illustrato la mozione spiegando che è “necessario un cambio di passo nella politica attuata dalla Regione e dalle Province per affrontare la questione dei danni provocati dalla fauna selvatica agli agricoltori e agli automobilisti. La nostra Regione ha una polizza assicurativa contratta con la compagnia 'XL Insurance company', in base alla quale paghiamo 1,9milioni di euro all'anno. A cui si aggiungono 1milione di euro che la Regione deve ripagare agli agricoltori. Circa 3milioni di euro all'anno quindi di cui la Regione si sobbarca per non fare un attento contenimento delle specie dannose, come il cinghiale. Forse c'è anche una certa connivenza con alcune squadre di cacciatori che invece di fare una seria politica di contenimento aiutano l'espansione del cinghiale. La Giunta ha opportunamente costituito un gruppo di lavoro che si è riunito dall'ottobre 2013 e che ha dato indicazioni importanti ma che non sono state seguite. Serve velocità per rispondere ad una emergenza vera, che costa molto alle casse regionali. Ci sono state delle polemiche su questo premio e su una assicurazione che ha una franchigia troppo alta. L'assessore ci dirà che quel contratto è scaduto e che ha già proposto di modificare il regolamento relativo. Questi atti però sono del tutto insufficienti. Il problema è che il rischio è troppo alto e non si trova una compagnia disposta ad accettare condizioni per noi vantaggiose. La Commissione europea ci vieterebbe inoltre di risarcire i danni causati agli imprenditori agricoli e in questo caso non potremmo neppure risarcire i danni causati alle aziende. Ci sono anche i lupi, i daini e i caprioli, ma l'85 per cento del problema deriva dai cinghiali, quella che ha un impatto maggiore sui danni in agricoltura e agli automobilisti. La Giunta raddoppi quindi gli sforzi, non lasci che le cose vadano avanti ancora così per non disturbare importanti bacini di voti utili. Bisogna spezzare il conflitto di interessi che riguarda certe squadre di cacciatori”.
GIANLUCA CIRIGNONI (misto) ha sottolineato che “c'è una gestione oscura e non trasparente della polizza stipulata dalla Regione. Un contratto costoso e con una franchigia troppo alta che la rende inutile. Sarebbe opportuno un intervento della Corte dei conti e della Procura, visto che la Giunta non risponde da oltre un anno, nonostante dirigenti lautamente pagati. Già sei mesi dopo l'istituzione del gruppo di lavoro, segnalavo con un atto ispettivo che a fronte di danni rimborsati intorno agli 800mila euro, la Giunta paga quasi due milioni di euro di assicurazione. Inoltre la polizza prevede una franchigia 8 volte superiore al danno medio (2mila 300 euro a fronte di una franchigia di 25mila). Sarebbe allora meglio costituire un fondo regionale per l'autoassicurazione, che ci avrebbe fatto risparmiare qualche milione di euro. Ad oggi però non ho avuto risposta alla mia interrogazione. La polizza da 1 milione di euro scadeva a fine 2014 mentre il broker della Regione ha un contratto scaduto nell'estate 2014. La compagnia ha disdetto al polizza, che quindi scade il 15 marzo 2015. Il broker, dal contratto scaduto, ha fatto le verifiche e ha comunicato all'assessorato che, vista l'urgenza, andava stipulato un nuovo contratto ma senza bando. Inoltre il broker proponeva un aumento del premio pagato dalla Regione. Andrebbero poi verificato a chi vengono rimborsati questi danni e se le procedure sono tutte regolari”.
FERNANDA CECCHINI (assessore agricoltura): “Si tratta di una materia molto complessa che merita un approfondimento e che coinvolge la Regione, le Provincie e gli Atc. Cinghiali e caprioli sono in forte espansione e sono aumentati i danni all'agricoltura e agli autoveicoli. Andrebbe semplificata la gestione della materia venatoria ed anche gli Ambiti territoriali di caccia andrebbero riformati. Il tutto si è arenato sulla trasformazione delle Province e il disegno di legge sulla modifica degli Atc si è fermato. Nella proposta sulla modifica delle funzioni abbiamo proposto di riportare alla Regione tutta la politica venatoria, tranne il controllo. Il documento per la caccia al cinghiali arriverà in Commissione nelle prossime settimane. La questione del contratto di assicurazione sta in capo all'assessore Paparelli, verificherò come mai non sono arrivate risposte alle interrogazioni in merito. Si potrà costituire un ufficio interno della Regione che si occupi degli incidenti provocati dalla fauna selvatica e della loro copertura assicurativa. Va sottolineato che l'Europa considera aiuto di Stato il rimborso agli agricoltori causati da specie cacciabili. La discussione da affrontare è quindi complessa e articolata”. MP/