Regione Umbria - Assemblea legislativa


SANITÀ: “MAGGIORAZIONE TICKET SU PRESTAZIONI SANITARIE IN INTRAMOENIA ANNULLATA DAL TAR PERCHÉ ILLEGITTIMA'” - VALENTINO (FI) INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE SULL'EVENTUALE RISARCIMENTO AGLI UTENTI

In sintesi

Il consigliere regionale Rocco Valentino (FI) esprime soddisfazione per la decisione del Tar dell'Umbria di annullare, “ritenendola illegittima, la delibera di Giunta regionale con cui era stata disposta l'introduzione di un ulteriore ticket  del 20 per cento sulle prestazioni sanitarie rese da liberi professionisti in regime di intramoenia”. E alla luce di questa decisione, Valentino annuncia di aver presentato una interrogazione all'esecutivo di Palazzo Donini  per sapere se la Regione intenda “risarcire gli utenti del Servizio sanitario che hanno usufruito ad oggi dei servizi intramoenia (illegittimamente 'maggiorati') per le maggiori cifre sborsate, ma non dovute”.

 

(Acs) Perugia, 19 gennaio 2015 - “Provo grande soddisfazione nell'apprendere la positiva decisione resa dal Tar dell'Umbria che ha annullato, ritenendola illegittima, la delibera di Giunta regionale ('428/2014') con cui era stata disposta l'introduzione di un ulteriore ticket  del 20 per cento sulle prestazioni sanitarie rese da liberi professionisti in regime di intramoenia”. Così il consigliere regionale Rocco Valentino (Forza Italia) che in proposito ha presentato una interrogazione all'Esecutivo per sapere se la Regione intenda “risarcire gli utenti del Servizio sanitario che hanno usufruito ad oggi dei servizi intramoenia (illegittimamente 'maggiorati') per le maggiori cifre sborsate, ma non dovute così come deciso dalla sentenza (immediatamente esecutiva) del Tar”.

Per Valentino, questa sentenza, “scaturita dall'iniziativa di una associazione di consumatori e da privati cittadini,  riporta il tutto su un piano squisitamente logico. Infatti – spiega -, indica che 'l'introduzione di un ticket aumentato del 20 per cento, rispetto al valore tariffario, costituisce un carattere direttamente lesivo per gli utenti del servizio sanitario che si trovano, indistintamente, a dover sostenere una duplicazione di costi già integralmente sopportati'. Ed ancora: la misura così introdotta, travalica quindi l'ambito delle misure partecipate dai cittadini al costo delle prestazioni sanitarie, ponendosi al contrario, quale misura sostanzialmente tributaria, d'imposizione indiretta, estranea all'intramoenia”.

Valentino ricorda di aver presentato, in tal senso, lo scorso mese di ottobre, un'altra specifica interpellanza dove aveva “esplicitamente contestato la legittimità delle scelte della Giunta regionale, ritenendo illegittime e irregolari le previsioni poi esplicitate nella delibera in questione chiedendo la revoca o la sospensione dei provvedimenti adottati”.

“Ed oggi – dice soddisfatto l'esponente forzista - che il Tar dell'Umbria ha definito come illegittima la delibera assunta dalla Giunta regionale dell'Umbria, si apre un ulteriore fronte: se la delibera annullata è stata resa operativa, qualcuno dovrà pur risarcire gli utenti del servizio sanitario nazionale per le maggiori cifre sborsate ma non dovute; per non parlare poi dei 'premi di produzione' attribuiti dalla Regione a coloro che hanno predisposto gli atti ritenuti illegittimi. Per questo – conclude Valentino - riferirò gli atti ai competenti organi giurisdizionali amministrativi che dovranno valutare se sia stato prodotto un danno all'erario, e nel qual caso, in che misura”. RED/as


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