LEGGE ELETTORALE: IN COMMISSIONE STATUTO DUE PACCHETTI DI EMENDAMENTI A FIRMA SMACCHI (PD) E STUFARA (PRC-FDS) – PROSSIMA RIUNIONE IL 7 GENNAIO
Nella seduta odierna della Commissione per le riforme statutarie e regolamentari, impegnata nell'elaborazione della nuova legge elettorale regionale, sono stati depositati e presentati da Smacchi (PD) e Stufara (Prc-Fds) due pacchetti di emendamenti al testo base in discussione, costituito dalla proposta del gruppo PD, entrambi tendenti ad apportare sostanziali modifiche alla normativa elettorale vigente (legge regionale “2/1010” e leggi “108/'68” e “43/'95”).
(Acs) Perugia, 22 dicembre 2014 – Nella seduta odierna della Commissione per le riforme statutarie e regolamentari, impegnata nell'elaborazione della nuova legge elettorale regionale, sono stati depositati e presentati da Andrea Smacchi (PD) e Damiano Stufara (Prc-Fds) due pacchetti di emendamenti al testo base costituito dalla proposta del gruppo PD, entrambi tendenti ad apportare sostanziali modifiche alla normativa elettorale vigente (legge regionale “2/1010” e leggi “108/'68” e “43/'95”).
NEGLI EMENDAMENTI FIRMATI DA SMACCHI (PD) si conferma: ELEZIONE DIRETTA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE contestualmente a quella dei componenti l'Assemblea legislativa; TURNO UNICO; COLLEGIO UNICO REGIONALE; ABOLIZIONE DEL COSIDDETTO “LISTINO”; NO AL VOTO DISGIUNTO; QUOTA DI GENERE PARI ad almeno il 40 per cento per ogni lista regionale, con la previsione di poter esprimere DUE PREFERENZE, la seconda di genere diverso; METODO “HAGENBACH-BISCHOFF” (cosiddetto sistema della “miglior media”) per il riparto dei seggi che per la coalizione vincitrice sarà compreso tra un minimo di sessanta per cento (12 seggi) e un massimo di 65 (13 seggi). Per i CANDIDATI ALLA PRESIDENZA SCONFITTI viene prevista l'elezione a consigliere di quello che ha conseguito un numero di voti immediatamente inferiore al candidato vincente, gli altri sono eletti se collegati a liste o a coalizioni che abbiano conseguito almeno un seggio. Le liste dovranno avere non meno di 16 e non più di 20 candidati; le spese elettorali del presidente non dovranno eccedere i 100mila euro e quelle dei consiglieri i 25mila. E per ciò che concerne la RACCOLTA DELLE FIRME si prevede da un minimo di 1500 ad un massimo di 2000, e tutte le liste sono tenute a raccogliere le firme necessarie. Per quanto riguarda invece il PREMIO DI MAGGIORANZA si prevede che al partito che ottiene il risultato più alto della coalizione vincente siano assegnati non più di dieci seggi; gli aggiuntivi (2 o 3) sono messi a disposizione degli altri partiti della coalizione a condizione che superino la SOGLIA MINIMA del 2,5 per cento. Se nessun partito supera tale soglia, anche questi seggi vanno ad aggiungersi ai 10 assegnati al partito con il miglior risultato.
NEGLI EMEDAMENTI A FIRMA STUFARA (PRC-FDS) si conferma: COLLEGIO UNICO REGIONALE, anche se c'è apertura a due collegi provinciali “ridisegnati”; ELEZIONE DIRETTA del PRESIDENTE contestuale a quella dell'Assemblea regionale; TURNO UNICO. Per ciò che riguarda la RIPARTIZIONE SEGGI si indica il METODO HARE (PROPORZIONALE PURO), “senza alcuna SOGLIA DI SBARRAMENTO: ciascuna lista concorre alla pari sulla base dei voti validi”; in pratica la MAGGIORANZA PUÒ essere trovata IN Aula se non dovesse emergere dalle elezioni “come avviene nelle principali democrazie occidentali”. Il numero di FIRME necessario per la presentazione delle liste viene indicato tra un minimo di 500 e un massimo di 750. Alla seduta odierna hanno partecipato i consiglieri Andrea Smacchi (presidente-PD), Raffaele Nevi (FI), Sandra Monacelli (Udc), Damiano Stufara (Prc-Fds), Massimo Mantovani (UP-Ncd), Paolo Brutti (Idv), Orfeo Goracci (Comunista umbro), Massimo Buconi (Psi) e Franco Zaffini (FdI). La prossima riunione della Commissione è stata fissata per mercoledì 7 gennaio alle 15. TB/