LAVORO: “REFERENDUM AST E RISOLUZIONE UE PER LA SIDERURGIA SEGNALI DI RILANCIO PER SVILUPPO E OCCUPAZIONE” - NOTA DI MARIOTTI (PD)
Per il consigliere regionale del Partito democratico Manlio Mariotti l'esito del referendum svoltosi nei giorni scorsi all'Ast sull'ipotesi di accordo siglato nelle scorse settimane al Mise e la risoluzione votata ieri a grande maggioranza al Parlamento Europeo sul rilancio e la difesa del settore siderurgico rappresentano, insieme, due segnali positivi e incoraggianti per riavviare un prospettiva di sviluppo ed occupazione per Terni, per il Paese e per l'Europa”.
(Acs) Perugia, 18 dicembre 2014 - “L'esito del referendum svoltosi nei giorni scorsi all'Ast sull'ipotesi di accordo siglato nelle scorse settimane al Mise e la risoluzione votata ieri a grande maggioranza al Parlamento Europeo sul rilancio e la difesa del settore siderurgico rappresentano, insieme, due segnali positivi e incoraggianti per riavviare un prospettiva di sviluppo ed occupazione per Terni, per il paese e per l'Europa”: lo afferma il consigliere regionale del Partito democratico Manlio Mariotti.
“L'alta percentuale dei lavoratori che hanno partecipato alla consultazione (oltre l'81 per cento) e la larghissima maggioranza (il 79,8 per cento) che ha approvato il contenuto dell'intesa rappresentano – dice Mariotti - un dato di grande significato e valore. In primo luogo sono la riprova della determinazione e del senso di responsabilità che nello svolgimento di questa durissima e complessa vertenza hanno saputo esprimere i lavoratori e le loro associazioni di rappresentanza. Confermano che, con una lotta e una mobilitazione sociali unitarie e partecipate, coraggiose e lungimiranti, è possibile contrastare le scelte di imprese multinazionali, le loro strategie produttive qualora contrastino o mettano in discussione interessi indisponibili e fondamentali di comunità, territori e dello stesso Paese”.
“Questo – prosegue - è l'elemento più rilevante conseguito con le modifiche di segno e di contenuti del piano industriale avanzato originariamente da TK. In una fase nella quale da più parti, e con eccessiva disinvoltura, si mette in discussione e si tende a ridimensionare il ruolo dei corpi intermedi, la grande partecipazione degli iscritti alle organizzazioni sindacali e dei lavoratori al referendum e il sostegno all'accordo sottoscritto sono espressione di una alta e forte rappresentatività del sindacato e di una sua insostituibile funzione a garanzia dei processi partecipativi e democratici del Paese”.
“Ora – continua - migliorano e si consolidano le condizioni per gestire, in coerenza con gli obiettivi prefissati, l'applicazione dell'intesa e in questa prospettiva è importante e utile il pronunciamento del Parlamento di Strasburgo sul futuro della industria siderurgica europea. Aver assunto in quella sede una serie di impegni precisi sul suo valore strategico e portante per l'intero sistema industriale europeo, sulla necessità di aumentarne la capacità competitiva puntando su alta tecnologia, ricerca e compatibilità ambientale anche attraverso l'utilizzo di fondi comunitari, sulla esigenza di evitare fenomeni di delocalizzazione, sulla possibilità di rivedere le norme in materia di concorrenza e posizione dominante, significa che l'Europa prova davvero a cambiare verso, a battere un colpo sul futuro delle sue politiche industriali. A darsi nuove priorità di sviluppo economico e crescita occupazionale”.
“E in un simile contesto – conclude - non solo acquisisce più valore e coerenza il risultato della straordinaria lotta dei lavoratori di AST e di chi li ha sostenuti, ma si può anche guardare con più speranza e ragioni all'avvio di una nuova fase di rilancio e potenziamento della siderurgia italiana e di Terni e del sistema manifatturiero del Paese”. RED/pg