Regione Umbria - Assemblea legislativa


LAVORI D'AULA (1): APPROVATA LA MOZIONE SU “VERIFICA E AGGIORNAMENTO DEI TARIFFARI PER L'ACQUISTO DI DISPOSITIVI PROTESICI” - SÌ UNANIME ALL'ATTO FIRMATO DA DOTTORINI (IDV)

In sintesi

L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato all'unanimità la mozione di Oliviero Dottorini (Idv) che chiede alla Giunta regionale di intervenire sul ministero della Salute per un aggiornamento al ribasso e secondo costi standard di mercato delle tariffe nazionali dei dispositivi protesici, attualmente ferme al 1999. Ma anche di verificare la presenza di casi di doppia tariffazione nelle Aziende sanitarie e ospedaliere dell'Umbria, attraverso un'indagine dell'assessorato trasmessa all'Assemblea.

(Acs) Perugia, 16 dicembre 2014 – L'Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato all'unanimità, con 26 voti favorevoli, la mozione che chiede alla Giunta regionale di intervenire sul ministero della Salute per un aggiornamento al ribasso e secondo costi standard di mercato delle tariffe nazionali dei dispositivi protesici. L'atto, firmato dal consigliere Oliviero Dottorini (Idv), è stato illustrato nella precedente seduta dell'Assemblea legislativa ed il testo emendato votato questa mattina è il risultato “di un confronto con l'Esecutivo che ha prodotto un testo migliorativo di quello illustrato nella scorsa seduta”.

IL DISPOSITIVO DELLA MOZIONE. La Giunta intervenga verso il Governo e il ministero della Sanità affinché vengano assunti i dovuti provvedimenti in materia di acquisti in sanità. Si adoperi perché vengano previste tariffe regionali relative ai dispositivi protesici inviando provvedimenti di determinazione delle tariffe e dei prezzi di acquisto dei dispositivi protesici, fissando il livello massimo delle tariffe da corrispondere nel proprio territorio ai soggetti erogatori. Attivi una indagine conoscitiva, attraverso la direzione regionale competente, per verificare eventuali altri casi come quello denunciato.

LA RELAZIONE. “La mozione - ha spiegato Dottorini - prende spunto dalla segnalazione di un cittadino che ha portato alla luce un caso di malagestione sanitaria che trae origine innanzitutto dalla colpevole inadempienza del Governo nazionale. Si tratta della doppia tariffazione dei dispositivi protesici, in questo particolare caso dei plantari per bambino: in pratica, gli stessi plantari se acquistati da un privato cittadino hanno un costo, mentre se acquistati tramite l'Azienda sanitaria locale, in questo caso la Asl 1, costano quasi il triplo. Il 9 settembre il cittadino ha quindi portato a conoscenza della questione, la Regione Umbria, il ministero della Salute e l'Azienda sanitaria locale n.1. Ma dopo una prima telefonata da parte della struttura della Asl 1 in cui si annunciava la presa in carico del problema nessun’altra comunicazione è avvenuta e il cittadino si è rivolto direttamente agli organi di informazione. In particolare al quotidiano 'La Repubblica' che ha pubblicato la lettera suscitando l’interesse della trasmissione 'Le Iene' andato in onda il 15 ottobre. Se pensiamo che già sui 70 euro la sanitaria in questione ha applicato un congruo ricarico, possiamo avere l’idea di quali possano essere i margini di guadagno quando si passa a 172 euro. Il problema é anche nostro, in quanto amministratori della cosa pubblica. Questa vicenda mette a nudo sprechi e malagestione che interpella anche il servizio sanitario regionale. Risulta paradossale che possa esistere una doppia tariffazione su prodotti identici e che nessuno fino ad oggi si sia reso conto di questa situazione. È probabile che casi come quello denunciato si verifichino anche per altre categorie di forniture sanitarie. Altro che razionalizzazioni e costi standard: siamo sull’orlo di una voragine di sprechi che con tutta probabilità si sono accumulati negli anni e che verosimilmente conducono a responsabilità che vanno oltre quella regionale, anche se non la escludono. L'implicazione più evidente è da rintracciare nella indisponibilità del Governo ad aggiornare il nomenclatore tariffario nazionale, cioè lo strumento di riferimento per l’individuazione dei costi dei singoli presidi o protesi, in vigore dal 1999. Il governo nazionale si rifiuta di aggiornarlo creando una voragine di sprechi legalizzati. Chi può intervenire per tentare di sanare, o quanto meno ridurre, il danno rispetto a questa situazione è la Regione. Il Direttore regionale del Servizio sanità della Regione Umbria nel corso di una recente audizione presso la Terza Commissione consiliare ha detto che 'le Regioni fissano il livello massimo delle tariffe da corrispondere nel proprio territorio ai soggetti erogatori. Al fine di consentire l'acquisizione delle informazioni necessarie alla programmazione sanitaria nazionale ed al monitoraggio della spesa relativa all'assistenza-protesica, le Regioni e le Province autonome provvedono ad inviare al ministero della Sanità i provvedimenti regionali e provinciali di determinazione delle tariffe e dei prezzi di acquisto dei dispositivi protesici di cui, rispettivamente, agli elenchi 1 e 2 e 3 del nomenclatore allegato', aggiungendo anche che 'si sta organizzando un confronto con le organizzazioni sindacali delle sanitarie allo scopo di concordare un prezzo scontato rispetto al nomenclatore tariffario'. Crediamo che occorra agire con urgenza per rimediare ad una stortura che sta generando costi esorbitanti a danno delle casse delle Aziende sanitarie locali con ripercussioni sulla credibilità nei confronti dei semplici cittadini e sulle tenuta delle finanze regionali. Non è possibile ammettere che il servizio sanitario, quindi la collettività, spenda un euro in più rispetto al privato. Caso mai dovrebbe essere l’inverso, e il servizio sanitario, essendo sicuramente il maggiore fornitore di utenza, dovrebbe essere in grado di spuntare prezzi migliori”.

LE DICHIARAZIONI DI VOTO.
GIANLUCA CIRIGNONI (Up-Ncd) ha ribadito il voto favorevole, sottolineando che “ci troviamo di fronte ad un cortocircuito per il quale, se una problematica viene segnalata direttamente alla Giunta, il cittadino non trova risposta mentre invece diventa una questione prioritaria quando se ne occupa una trasmissione nazionale. E arriva infine all'attenzione dell'Assemblea legislativa attraverso una mozione”. PAOLO BRUTTI (Idv) ha ripreso quanto contenuto nel 'nomenclatore', mettendo in evidenza che “è sufficiente che vengano fatte le gare per le forniture sanitarie e le protesi, senza neppure bisogno di modificare il tariffario nazionale”. MP/


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