Regione Umbria - Assemblea legislativa


QUESTION TIME (6) - SANITÀ: “LA GIUNTA PRENDA PROVVEDIMENTI PER IL DIRETTORE GENERALE DELLA ASL 2” - INTERROGAZIONE DI MONNI (UP-NCD) – RISPONDE MARINI “CONSIDERAZIONI POLITICHE CHE NON CONDIVIDO”

(Acs) Perugia, 16 dicembre 2014 – “La Giunta regionale deve prendere provvedimenti nei confronti del direttore generale dell'Asl 2 per la gestione dell'ospedale di Foligno”. È quanto chiede in un'interrogazione Massimo Monni, consigliere regionale di Umbria popolare-Nuovo Centrodestra. In aula Monni ha ricordato che “l'ospedale di Foligno è già sotto attacco mediatico per le vicende di 'Sanitopoli'. Ma evidentemente questo non è bastato ai dirigenti della struttura perché si continua a gestire l'ospedale in modo imbarazzante. Basta ricordare la vicenda del Sert di Foligno, che ha creato gravi problemi ai cittadini; le cartelle cliniche abbandonate nei corridoi, con danno alla privacy dei pazienti; la vicenda delle ferie dei dipendenti, non concesse e non pagate; il caso del primario di chirurgia a Foligno e quello che è successo a Narni. Credo che ce ne sia abbastanza perché la Giunta, anche se in scadenza di mandato, prenda provvedimenti”.

Nella sua risposta la presidente Catiuscia Marini ha sottolineato come l'intervento di Monni abbia un contenuto “squisitamente politico e mi pare evidente che non abbia particolarmente in simpatia il direttore generale della Asl. Ma il testo dell'interrogazione depositata in gran parte fa riferimento ad aspetti patrimoniali della Asl. Ricordo che tutte le scelte patrimoniali fatte dal direttore dell'Asl 2 sono frutto non solo di atti amministrativi e di indirizzo della Giunta regionale, ma di leggi che il Consiglio regionale ha approvato sulla gestione del patrimonio immobiliare regionale. Compreso l’uso dell’ex ospedale di Foligno come del fondo Monteluce, che sono due vicende distinte e diverse. Su Monteluce si è scelta un’operazione immobiliare di valorizzazione del patrimonio mentre per l’ex ospedale di Foligno si è valorizzata la dismissione, la riqualificazione, la messa a disposizione del sistema sanitario, con una formula pubblico-privato importante e positiva per chi l’ha pensata allora e per la realizzazione che oggi andiamo a gestire, dopo l’apertura nelle settimane scorse della struttura e dei servizi ospedalieri”. Per la presidente Marini “sugli altri punti dell’interrogazione abbiamo già risposto. E non sono ravvisabili inadempienze della direzione generale. Le considerazioni legittime che lei fa sono di natura politica ma non affondano su comportamenti in violazione dei doveri e dei compiti della funzione. E non sono riconducibili agli aspetti più complessi della rete dei servizi che la Asl deve garantire. E ancora meno alla situazione economico-finanziaria e patrimoniale della Asl, che invece è condotta secondo criteri di appropriatezza, di efficienza e di efficacia che forse altre aziende italiane vorrebbero. Le considerazioni di natura politica rimangono tali, e da me non sono condivise. Motivo per il quale non ci sono elementi che possano interrompere il contratto in essere con il direttore generale”.

Nella sua replica Monni ha detto di non avere alcune “antipatia nei confronti del direttore, che non conosco personalmente. Lei, Presidente, non mi ha risposto sul primario e sulle ferie residue. Continui a tenere questi direttori generali: a Perugia avete perso anche per qualche responsabilità del direttore generale. Tenga anche questo, così abbiamo più possibilità di vincere anche alle regionali”.  DMB/


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