POLIZIA LOCALE: “IL REGOLAMENTO PREDISPOSTO DALLA GIUNTA È INCOSTITUZIONALE” - VALENTINO (FI) FORTEMENTE CRITICO SULL'ATTO APPROVATO DALLA PRIMA COMMISSIONE
Il consigliere regionale Rocco Valentino (Forza Italia) esprime forte contrarietà rispetto al regolamento di polizia urbana passato oggi in Prima commissione. Per Valentino l'atto “è incostituzionale” e si tratta di “un pugno in faccia ai vigili urbani ed ai sottufficiali, visto che è stato voluto fortemente da alcuni comandanti ed è visto con sospetto sia dalle amministrazioni comunali che dagli stessi vigili”.
(Acs) Perugia, 20 novembre 2014 – “Il regolamento di polizia urbana approvato oggi a maggioranza dalla Prima commissione consiliare è un pugno in faccia ai vigili ed ai sottufficiali ed è incostituzionale”. È quanto dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Rocco Valentino, secondo il quale “il regolamento, voluto fortemente da alcuni comandanti dei vigili, è visto con sospetto sia dalle amministrazioni comunali che dagli stessi vigili”.
“L'articolo 4 del regolamento 'gradi e distintivi' – spiega Valentino - viola l'articolo 3 della Costituzione italiana che recita 'tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge'. Infatti nell'allegato C, dove viene descritta l'applicazione dell'articolo 4 del regolamento, si stabilisce che il personale con il grado di 'sottotenente istruttore direttivo di vigilanza', inquadrato nella qualifica 'D1 giuridico' fino a D3, non potrà avere ulteriore avanzamenti di grado. Mentre il personale inquadrato con il grado di tenente potrà avere ulteriori avanzamenti di carriera. Uno schiaffo all'articolo 3 della Costituzione”. “Leggendo questo regolamento – prosegue Rocco Valentino – sorge spontanea la domanda: qualche comandante ce l'ha con i marescialli? I sottufficiali, infatti, sono una categoria ibrida nel corpo di polizia urbana, con compiti tecnico specialistico addestrativi e di coordinamento. E per tale ultima funzione sono 'ufficiali di polizia giudiziaria' cosa per la quale, ad eccezione del corpo di polizia di Perugia, rivestono la qualifica di agenti di polizia giudiziaria inquadrati in fascia C. Come mai questa disparità tra un sottufficiale della polizia di Perugia e i sottufficiali di polizia urbana degli altri Comuni? E questo regolamento dovrebbe essere la medicina di tutto? In realtà è solo un palliativo. L'anomalia dei sottufficiali rende problematico l'impiego operativo con funzioni di coordinamento”.
“È importante sottolineare – continua il consigliere regionale - che i marescialli del corpo di polizia municipale di Perugia sono ufficiali di polizia giudiziaria e sono inquadrati in categoria D istruttori direttivo D1, D2, D3 a sanatoria: solo in prima applicazione di questo regolamento gli deve essere riconosciuto il grado di tenente. Per non parlare, e avremo modi di farlo, dell'articolo 2 sulle uniformi. Attualmente tutti i corpi di polizia municipale della Regione Umbria vestono la stessa divisa con i medesimi colori: 'nero' per il periodo invernale e 'blu' per il periodo estivo, ad eccezione della polizia provinciale che utilizza colori diversi”. “Per questi motivi e altri ancora non si capisce se i vigili sono o meno equiparati alle forze militari: ma allora perché si adottano i gradi militari? E se si adottano i gradi militari come mai il maggiore è negli ufficiali inferiori? I regolamenti e le leggi devono garantire tutti e non pochi. Per questo esprimo una forte contrarietà al regolamento di polizia urbana”. RED/dmb