GARANTE DEI DETENUTI: “URGENTE UNA AUDIZIONE IN TERZA COMMISSIONE INVECE DELLE INTERVISTE SUI GIORNALI” - NOTA DI ZAFFINI (FDI) SU UNA “FIGURA INUTILE E POTENZIALMENTE DANNOSA”
Il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Franco Zaffini stigmatizza il comportamento del Garante dei detenuti che ha “presentato sulla stampa il resoconto dell'attività svolta eludendo l'obbligo della relazione annuale al Consiglio regionale”. Zaffini, che da luglio dice di aver chiesto un'audizione di Carlo Fiorio in Terza commissione, sostiene “l'inutilità funzionale, ed anzi il potenziale danno, del Garante regionale dei detenuti”.
(Acs) Perugia, 20 novembre 2014 – “Da luglio scorso chiedo alla Terza commissione dell'Assemblea legislativa un'audizione con il Garante regionale dei detenuti proprio per cercare di capire come stesse procedendo la sua attività”. È quanto afferma il capogruppo di Fratelli d'Italia, Franco Zaffini, che aggiunge: “Mentre la mia richiesta è ferma da mesi scopro, grazie ad un articolo di giornale, a quale attività si sia dedicato il professor Carlo Fiorio dal momento dell'istituzione del Garante fino ad oggi. L'audizione deve essere subito programmata”.
"Sono anni – aggiunge Zaffini - che sostengo l'inutilità funzionale, ed anzi il potenziale danno, del Garante regionale dei detenuti. Lo faccio perché ritengo che un tale strumento non aiuti i rapporti già difficili a livello endemico, tra detenuti e operati dei penitenziari, ma al contrario tenda ad irrigidire le posizioni già messe a dura prova dalla situazione irregolare e potenzialmente esplosiva delle carceri nella nostra regione. Due sono gli elementi di criticità: sovraffollamento e carenza di personale”. “L'Umbria – spiega il capogruppo di Fratelli d'Italia - è la regione più carcerizzata in quanto ha in assoluto, a livello nazionale, la maggior concentrazione di detenuti ristretti. L'indice è maggiore rispetto a tutte le regioni a più alto tasso di criminalità ed è addirittura quadrupolo rispetto al Trentino e triplo rispetto alle Marche. A fronte di questa concentrazione detentiva, nei quattro istituti penitenziari e nei due uffici di esecuzione penale si evidenzia una generica carenza di personale in tutte le aree di competenza. Nonostante ciò, gli istituti umbri si sono sempre distinti per competenza e per l'alto livello delle iniziative a favore dei detenuti”.
“In questo quadro generale – continua Zaffini - il recente intervento a mezzo stampa del Garante regionale dei detenuti, Carlo Fiorio, non solo conferma tutte le perplessità relative alla sua istituzione da me formulate negli anni, ma risulta condannabile sia dal punto di vista formale, sia rispetto al merito di quanto dichiara nella sua relazione. Rispetto alla forma, trovo decisamente scorretto presentare il resoconto dell'attività istituzionale svolta attraverso la stampa, senza un preventivo confronto con il magistrato di vigilanza ed eludendo l'obbligo di presentare annualmente una relazione dell'attività svolta di fronte al Consiglio regionale. Questo procedere scomposto mostra un atteggiamento poco rispettoso per le istituzioni e per il ruolo da esse svolto, frutto di un approccio ideologico e partigiano. Rispetto al merito, le risposte date dal direttore della Casa di reclusione di Moiano di Spoleto e successivamente dai sindacati della polizia penitenziaria, sono esaustive e soprattutto mettono in luce la superficialità e le forzature che sono alla base dei rilievi indicati da Fiorio nella sua irreperibile relazione”.
“Ritengo necessario e urgente – conclude Zaffini - non solo che questa audizione venga programmata subito, ma l'immediata acquisizione della relazione che nella strada dal Garante all'Assemblea legislativa dell'Umbria ha trovato una inopportuna quanto propagandistica deviazione sulla carta stampata”. RED/dmb