Regione Umbria - Assemblea legislativa


URBANISTICA: “TESTO UNICO REGOLAMENTI SOLO UN PUNTO DI PARTENZA. NECESSARIA MAGGIORE SEMPLIFICAZIONE LEGISLATIVA E NORMATIVA” - AUDIZIONE IN SECONDA COMMISSIONE

In sintesi

Si è svolta stamani a Palazzo Cesaroni un'audizione in Seconda Commissione con i soggetti interessati ai Regolamenti attuativi del 'Testo Unico in materia di Governo del territorio e materie correlate'. Dagli interventi è emersa una condivisione sull'utilità di ricomprendere in un unico testo la complessa materia dell'Urbanistica, ma anche che questo deve essere inteso come punto di partenza verso una semplificazione legislativa e normativa  più marcata. Evidenziata la necessità di un'azione di allineamento tra Testi unici di materie diverse. Tra le varie proposte,  quella della previsione di un Tavolo regionale per portare avanti ulteriori riforme di semplificazione.

 

(Acs) Perugia, 3 novembre 2014 - “Utile ricomprendere in un Testo unico la complessa materia dell'Urbanistica, ma tutto ciò deve essere inteso come punto di partenza verso una semplificazione legislativa e normativa  più marcata. Bene la normativa che obbliga le Pubbliche amministrazioni ad azioni 'meno afflittive'. Necessaria un'azione di allineamento tra Testi unici di materie diverse. Riflettere sugli assetti della pianificazione dei livelli istituzionali. La Regione preveda un Tavolo per portare avanti vere e concrete riforme di semplificazione”. È quanto emerso stamani in Seconda Commissione, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni, nel corso di un'audizione sulle 'Norme regolamentari attuative del Testo Unico in materia di Governo del territorio e materie correlate'.

Il progetto normativo di attuazione del Testo unico dell'Urbanistica verrà a breve analizzato in Commissione. E dopo questo primo passaggio partecipativo, verranno portate all'attenzione della Giunta regionale le indicazioni e le proposte emerse dai vari soggetti intervenuti oggi a palazzo Cesaroni.

INTERVENTI:
WALTER TRIVELLIZZI: “APPORTARE ADEGUAMENTI LEGATI ALL'AGRICOLTURA - Ribadiamo l'utilità di ricomprendere in un Testo unico la complessa e delicata materia riguardante il governo del territorio, tuttavia riteniamo necessario apportare al progetto alcuni limitati, ma significativi adeguamenti in particolar modo legati all'agricoltura, che ha conosciuto negli ultimi dieci anni una notevole evoluzione soprattutto per quanto riguarda le attività connesse ad agriturismo, fattorie didattiche, fattorie sociali, agroenergie, vendita prodotti di alta qualità. Si tratta di attività gestite soprattutto da giovani imprenditori che hanno bisogno di strumenti normativi adeguati alle nuove necessità. Per questo andrebbe spostato, dal 1997 al 2006, il limite temporale per riconoscere la destinazione d'uso per  attività agrituristiche, ma anche per le fattorie didattiche ed agricoltura sociale, di edifici o parte di essi già esistenti nel fondo. Per sopravvenute esigenze di guardanìa di impianti tecnologicamente avanzati, sarebbe importante prevedere, oltre alla possibilità di cambiare la destinazione d'uso per edifici rurali limitatamente alle aree dove sono già presenti edifici di tipo abitativo e ricettivo, anche di carattere produttivo. In ultimo proponiamo che venga aumentata l'altezza massima da 4,5 metri a 7 metri delle serre mobili e dei tunnel stagionali”.
ALESSANDRO BRACCHINI (Commissione interprofessionale Ordini e Collegi): “TESTI UNICI INDISPENSABILI, MA VANNO CONSIDERATI COME UN PUNTO DI PARTENZA E NON DI ARRIVO - Ci troviamo di fronte ad un processo di semplificazione legislativa e normativa che non riesce a camminare. E questo sta bloccando lo sviluppo in tutte le sue forme. È un problema oggettivo che riguarda lo Stato, ma anche la stessa Europa, incapace di competere con i Paesi più sviluppati del mondo. I Testi unici sono indispensabili, ma vanno considerati come un punto di partenza e non di arrivo. Ad oggi hanno soltanto comportato il trasferimento di costi, tempi e responsabilità dalla Pubblica amministrazione verso i liberi professionisti. Quello in questione è un testo con ancora 400 articoli e questo mi sembra esagerato. Chiediamo l'impegno da parte della Regione di avviare un Tavolo che si interessi di portare avanti vere e concrete riforme di semplificazione. Le migliaia di partite Iva sono ancora disponibili a collaborare, ma se questo non sarà possibile passeranno dalla 'proposta' alla 'protesta'”.
PAOLO RATINI (Ance Umbria): “IN PERIODO DI CRISI LA SEMPLIFICAZIONE DEVE ESSERE NORMALITÀ DI OGNI PROVVEDIMENTO - Questo lo dobbiamo considerare come un punto di partenza. Sul lavoro svolto esprimiamo il nostro apprezzamento, ma per raggiungere una semplificazione vera su questa materia c'è ancora molto da fare. Bene la normativa che obbliga le Pubbliche amministrazioni ad azioni 'meno afflittive', è una cosa positiva per cittadini ed imprese. In un periodo difficilissimo come quello che sta vivendo il settore delle costruzioni, la semplificazione dovrebbe essere la normalità di ogni provvedimento. Ad oggi vediamo un assemblaggio dei regolamenti esistenti”.
NICOLA ALEMANNO (Sindaco di Norcia): “COMUNITÀ REGIONALE SI ATTENDE MOLTO DA QUESTO PROGETTO DI SEMPLIFICAZIONE - Riconosco il grande sforzo che sta portando avanti la Commissione in fatto di ottimizzazione dei regolamenti. È comunque in atto un lavoro a livello nazionale che porterà ad Testo unico sull'urbanistica, quindi credo sia opportuno non anticipare eventuali provvedimenti parlamentari. Di fronte alla rilevante produzione di Piani urbanistici non si registra altrettanta qualità urbana del territorio. Da amministratore pubblico rilevo che il processo burocratico che porta all'autorizzazione perde di vista l'obiettivo generale. La comunità regionale si attende molto da questo progetto di semplificazione”.
MARTA LUCARONI (Coldiretti): “SALVAGUARDARE L'ATTIVITÀ AGRICOLA, GUARDANDO VERSO I VERI IMPRENDITORI DEL SETTORE  - Bene il lavoro fatto e che ha portato al Testo unico. Si tratta di regolamentare una materia fondamentale per lo sviluppo del territorio umbro. Lasciare più spazio all'agricoltura, attraverso il recupero del patrimonio edilizio esistente è una linea di indirizzo estremamente importante. Salvaguardare l'attività agricola, guardando però verso i veri imprenditori agricoli. Le norme sono ancora poco chiare e soprattutto insufficientemente coordinate”.
PAOLA BUONCRISTIANI (Provincia Perugia): “RIFLETTERE SUGLI ASSETTI DELLA PIANIFICAZIONE DEI LIVELLI ISTITUZIONALI - Rileviamo che le nostre osservazioni presentate nel corso dell'analisi del Testo non sono state recepite. La semplificazione è il frutto di un lavoro che decida chi fa cosa. Il Testo non tiene conto della fase di transizione che stanno attraversando le Province. È importante pertanto riflettere sugli assetti della pianificazione dei livelli istituzionali. È  necessario rivedere le competenze legate ai Piani, spingendo verso una semplificazione sempre più corposa. Bisogna tenere conto delle spinte che richiede l'economia”.
FRANCO MARINI (Inu Umbria): “CONTRADDIZIONI TRA QUESTO TESTO UNICO E QUELLO DEL COMMERCIO - Siamo di fronte ad una tipologia di semplificazione che sta creando un complessivo disagio perché si tratta di un coacervo di norme nazionali e regionali che si inseguono continuamente. Bisogna capire bene chi dovrà svolgere l'azione di raccordo. Da rilevare anche alcune contraddizioni tra questo Testo unico e quello del Commercio. Serve assolutamente un'azione di allineamento tra materie, seppure diverse”.
FEDERICO FIORUCCI (Confcommercio): “CHI FA INVESTIMENTI PRETENDE DI AVERE CERTEZZE E NON NORME PALUDOSE - Il governo del territorio ha carattere trasversale, toccando chiaramente la materia del Commercio. È necessario trovare un punto di sintesi affinché in tutto il territorio valgano le stesse normative. Chi fa investimenti pretende di avere certezze e non norme paludose. La deregulation non sempre è sinonimo di buon governo del territorio”. AS/
 


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