CONSIGLIO REGIONALE (2): APPROVATA ALL'UNANIMITÀ LA PROPOSTA DI LEGGE “DISCIPLINE DEL BENESSERE E BIONATURALI”, DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE DOTTORINI (IDV)
L'assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato all'unanimità la proposta di legge del consigliere Oliviero Dottorini (Idv) sulle “Discipline del benessere e bio-naturali”, pratiche rivolte al mantenimento o al recupero dello stato di benessere della persona stimolando le risorse vitali dell'individuo con metodi ed elementi naturali. Previsto un elenco regionale e la creazione di “Reti del benessere”.
(Acs) Perugia, 28 ottobre 2014 – Approvata all'unanimità dall'Aula di Palazzo Cesaroni la proposta di legge di iniziativa del consigliere Oliviero Dottorini (Idv) sulle “Discipline del benessere e bio-naturali”. La proposta interviene su quelle discipline che hanno come finalità il mantenimento o il recupero dello stato di benessere della persona, ai fini del miglioramento della qualità della vita. Si tratta di pratiche fuori dai servizi erogati attualmente dal sistema sanitario regionale.
Nel sottolineare la necessità e l'opportunità di predisporre una regolamentazione regionale per un settore del tutto nuovo, il relatore in Aula della proposta di legge, Massimo Buconi (presidente della Commissione Sanità e Servizi sociali) ha evidenziato “l'importanza di riconoscere le peculiarità originali e la dignità di tali pratiche, prevedendo strumenti e procedure per assicurare un corretto e professionale esercizio di esse, anche al fine di tutelare un'utenza in crescita. Pur avendo ciascuna riferimenti culturali, dinamiche e tecniche di intervento diversi, tali pratiche condividono alcuni principi fondamentali, tra i quali merita particolare evidenza il cosiddetto approccio olistico alla persona: esse, cioè, considerano l'essere umano come una unità indivisibile di componenti somatiche, mentali e spirituali e ritengono che soltanto dallo stato di equilibrio tra questi aspetti strettamente legati tra di loro, e non dalla semplice assenza di sintomi fisici, che derivano la vera salute e il benessere dell'uomo. Sono utilizzate abitualmente da decine di migliaia di persone e, quando esercitate da operatori preparati e coscienziosi, hanno dimostrato notevoli capacità di incrementare il benessere e di migliorare la qualità di vita di quanti hanno deciso di sperimentarle. Si sono inoltre dimostrate in grado di produrre consistenti benefici anche sul piano dell'ottimizzazione delle risorse sociali, consentendo un risparmio nella spesa sanitaria”.
INTERVENTI:
OLIVIERO DOTTORINI (IDV), che ha ideato la proposta di legge, ha rimarcato come “in questi anni il raggiungimento di una migliore qualità della vita si è esplicato nelle modalità e attraverso le tecniche più disparate. Le pratiche bio-naturali – ha affermato - rappresentano un'importante realtà operante in questo senso. Esse comprendono una grande eterogeneità di discipline che, pur distinguendosi nei riferimenti culturali e nelle modalità d'intervento, tuttavia condividono il cosiddetto 'approccio olistico' alla persona che si esplica nel considerare fondamentale l'equilibrio fra le componenti somatiche, mentali e spirituali dell'individuo con quelle fisiche. In questi anni questo settore è stato oggetto di grandi fraintendimenti e anche gli utenti non sempre sono stati messi nelle condizioni di comprendere la differenza tra chi opera in maniera seria e competente, svolgendo una importante funzione sociale, di prevenzione e di promozione del benessere, dai finti-guru o dagli pseudo-terapeuti che riempiono le cronache dei nostri programmi di intrattenimento. Questa legge, oltre a tutelare la qualità delle prestazioni e la professionalità degli operatori, si pone l’obiettivo di introdurre nella legislazione regionale strumenti che consentano di orientare i potenziali utenti delle discipline bio-naturali e del benessere, consentendo loro di distinguere chiaramente il campo delle discipline riconosciute ufficialmente da quello dei guaritori, o della magia in senso lato. Altre regioni hanno legiferato su questa materia, incontrando però presto lo scoglio delle competenze. Il legislatore nazionale infatti, ha scelto in più occasioni di sollevare la questione di legittimità costituzionale, ritenendo che questi testi sforassero i limiti posti dall'articolo 117 della Costituzione. La reazione del Governo ha portato a due sentenze della Corte Costituzionale che hanno cassato alcune leggi regionali fra le quali quelle di Piemonte, Veneto e Liguria. Nello specifico il giudice delle leggi ha stabilito che non è nei poteri delle regioni dar vita a nuove figure professionali, attraverso l'istituzione di registri, la previsione di condizioni per l'iscrizione ad essi e stabilendo dei termini per la formazione. A mutare il quadro fin qui delineato è intervenuto, all'inizio dello scorso anno, il Parlamento con la legge '4/2013' che disciplina 'le professioni non organizzate in ordini e collegi'. Il legislatore statale ha così regolato, per la prima volta in modo organico, tutte quelle attività economiche esercitate mediante lavoro intellettuale, come appunto le pratiche bio-naturali. Con quell'iniziativa si è scelto di affidare un ruolo determinante alle associazioni professionali ai fini della tutela del consumatore e per garantire la professionalità promuovendo la formazione degli associati e adottando un codice di condotta preciso.
A partire da ciò, non potevamo esimerci dalla responsabilità di disegnare un quadro normativo per un settore così ampio e rilevante. Nel disciplinarlo abbiamo cercato un compromesso fra la necessità di non andare oltre le competenze regionali, ma anche quella di giungere ad un testo efficace. L'obiettivo è quello di tutelare la qualità delle prestazioni e la professionalità degli operatori, dando un riconoscimento alle tante realtà che operano in Umbria per la loro funzione sociale, di promozione del benessere e di prevenzione. In tanti, questo è noto, hanno sperimentato o sperimentano gli effetti positivi di un approccio globale alla salute, anche attraverso queste pratiche che devono intendersi come complementari rispetto a quelle mediche. Io credo che oggi faremo una cosa buona ad approvare questa proposta e voglio sperare che sia solo l’inizio di un percorso che dia piena cittadinanza a una visione diversa della salute umana”.
SCHEDA – LEGGE “DISCIPLINE DEL BENESSERE E BIO-NATURALI”
La proposta di legge individua le attività e le discipline del benessere e bionaturali, pratiche che hanno la caratteristica di prestazione sanitaria e tendono a stimolare le risorse vitali dell'individuo con metodi e elementi naturali, la cui efficacia sia stata verificata nei contesti culturali e geografici in cui tali discipline sono sorte e si sono sviluppate. Si prevede un ELENCO REGIONALE ricognitivo degli operatori e dei soggetti che offrono formazione nelle discipline bio-naturali, nonché la creazione di RETI DEL BENESSERE.
Previsto anche un COMITATO TECNICO per la valorizzazione delle discipline bio-naturali, composto da: assessore regionale competente; rappresentanti delle Reti del benessere; un dirigente della struttura regionale competente al welfare (o suo delegato); un dirigente della struttura regionale competente nella formazione professionale (o suo delegato); un rappresentante delle associazioni dei consumatori. Il Comitato propone alla Giunta requisiti e standard qualitativi degli operatori e stabilisce regole di comportamento uniformi. Tali attività saranno svolte a titolo gratuito, quindi con risorse umane e finanziarie già a disposizione, mentre gli oneri per demarcare la certificazione di qualità sono a carico dei soggetti interessati. PG/