LISTE D'ATTESA: “L'OBBIETTIVO È OFFRIRE IL MIGLIOR SERVIZIO SANITARIO POSSIBILE” - NOTA DI SMACCHI (PD) SULLE “IMPORTANTI NOVITÀ PRESENTATE IN COMMISSIONE”
Il consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Smacchi, esprime soddisfazione per il piano straordinario di abbattimento delle liste d'attesa discusso durante la seduta della Terza commissione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria. Per Smacchi con queste misure la sanità umbra “fa un ulteriore passo in avanti per offrire agli utenti prestazioni sanitarie di altissima qualità ed in tempi congrui”.
(Acs) Perugia, 16 ottobre 2014 – “Le misure previste dalla Giunta per affrontare le problematiche legate alle liste d'attesa sono positive per quanto riguarda la tempistica ed anche in riferimento ad una maggiore appropriatezza delle prestazioni sanitarie, che porti alla riduzione degli esami non necessari”. È quanto dichiara il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) in merito al piano straordinario per il contenimento delle liste d'attesa per le prestazioni sanitarie presentato in Terza commissione.
“Il piano di intervento – dice Smacchi - si divide in due grandi aeree che sono la riduzione della domanda di prestazioni non necessarie e l'aumento dell'offerta da parte delle strutture sanitarie. Per il primo punto è fondamentale la collaborazione con i medici. In particolare il problema si pone con i cittadini esenti da ticket, che rappresentano il 67 per cento del totale della domanda di prestazioni sanitarie. Va evidenziato che in Umbria si effettuano circa 12 milioni di esami, di cui quasi 2milioni e 700mila circa sono visite specialistiche, 8 milioni sono esami di laboratorio e 800mila diagnostici. In questo quadro è importante ridurre tutte le prestazioni che non producono miglioramenti al trattamento terapeutico e che quindi il medico potrebbe evitare di prescrivere”.
“Per quanto riguarda l'aumento dell'offerta - prosegue Smacchi - i provvedimenti principali sono l'apertura degli ambulatori nei giorni di sabato e domenica e nei giorni feriali fino alle 22, la possibilità di utilizzare professionisti di un'azienda sanitaria anche in altre aziende fermo restando l'accesso in misura straordinaria alle strutture private accreditate, rispettando i vincoli di spesa previsti dalla normativa nazionale. L'aumento dell'offerta all'interno delle strutture sarà perseguito utilizzando oltre che il personale già presente, attraverso un piano straordinario di assunzioni già valutato e predisposto dalle direzioni generali”. “Con questo ulteriore tassello – conclude Smacchi - la sanità pubblica umbra, insieme a quella privata accreditata che rappresenta solo il 2,5 per cento della spesa totale del fondo sanitario regionale, fa un ulteriore passo in avanti per offrire agli utenti prestazioni sanitarie di altissima qualità ed in tempi congrui”. RED/dmb