Regione Umbria - Assemblea legislativa


CONSIGLIO REGIONALE (1): APPROVATA ALL'UNANIMITÀ LA RIFORMA CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI (CAL) – MODIFICATA LA COMPOSIZIONE E RIVISTE LE MODALITÀ DI ELEZIONE DEI COMPONENTI NON DI DIRITTO

In sintesi

L'Assemblea legislativa ha approvato all'unanimità (30 sì) le modifiche alla legge regionale “20/2008 - Disciplina del consiglio delle autonomie locali”, proposto dai componenti dell'Ufficio di presidenza. Mutata la composizione del Consiglio, di cui non fanno più parte consiglieri provinciali e  presidenti delle Unioni speciali dei Comuni, e riviste le modalità di elezione dei componenti non di diritto.

 

(Acs) Perugia, 30 settembre 2014 – L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato all'unanimità (30 sì) le “Ulteriori modificazioni ed integrazioni della legge regionale 'n.20/2008' -Disciplina del Consiglio delle autonomie locali'”, una proposta di legge firmata dai componenti dell'Ufficio di presidenza. La legge interviene sulla composizione del Cal, di cui non fanno più parte consiglieri provinciali e presidenti delle Unioni speciali dei Comuni, e rivede le modalità di elezione dei componenti non di diritto.

Il relatore unico del provvedimento, Fausto Galanello (Pd), ne ha illustrato i contenuti spiegando che la riforma del Consiglio delle autonomie locali è un atto dovuto in seguito all'entrata in vigore della legge '56/2014' - Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni dei comuni', che qualifica la Provincia come ente di secondo livello, cioè  senza elezione diretta da parte dei cittadini. Questo ha comportato l'esigenza di modificare la legge regionale '20/2008' che disciplina composizione e funzionamento del Cal. Galanello ha evidenziato che “sostanzialmente le modifiche riguardano, la composizione del Cal, con l'eliminazione dai membri elettivi dei consiglieri provinciali e dei presidenti delle Unioni speciali dei Comuni, che al momento non sono operative. Altre modifiche apportate riguardano le modalità di elezione dei componenti non di diritto. Il Consiglio delle autonomie locali sarà composto in totale da 42 membri rappresentanti di Comuni e Province, di cui 18 di diritto (i Presidenti delle 2 Province e i Sindaci dei Comuni con popolazione pari o superiore a 15.000 abitanti) e 24 elettivi. Saranno membri elettivi del Cal: 10 consiglieri comunali di Comuni con popolazione pari o superiore a quindicimila abitanti; 6 rappresentanti di Comuni con popolazione inferiore a quindicimila abitanti e superiore a cinquemila di cui tre sindaci e tre consiglieri comunali dei comuni medesimi; 8 rappresentanti di Comuni con popolazione inferiore o pari a cinquemila abitanti di cui cinque sindaci e tre consiglieri comunali  dei comuni medesimi”.

INTERVENTI. Prima del voto il consigliere Andrea Lignani Marchesani (Fd'I) ha affermato: “Bisogna prendere atto che il Cal ha poteri non giustificati rispetto alla partecipazione e alla consapevolezza di coloro che ne fanno parte. E' un organo che entra in gioco anche nell'approvazione del bilancio di previsione della Regione e dovendo dare un parere preventivo, entra in possesso dei documenti prima dei consiglieri regionali e delle categorie sociali che compongono il tavolo della 'Alleanza per l'Umbria, e ogni volta si deve rincorrere il Cal per il parere. Non è possibile essere veloci, come si deve essere in un momento difficile come quello attuale, mettendo in campo normative che rendono tutto più complesso e meno comprensibile ai cittadini, i quali difficilmente sanno di che stiamo parlando”.

EMENDAMENTI. Approvato l'emendamento Lignani Marchesani-Zaffini (Fd'I) che “intende favorire la partecipazione dei consiglieri comunali eletti, rimodulando il gettone di presenza rispetto a quello spettante ai sindaci, rendendo il Cal più rappresentativo e la macchina istituzionale meno farraginosa”.
Voto positivo anche per l'emendamento Cecchini (assessore), Galanello (Pd), Dottorini (Idv) e Buconi (Psi) che porta al 30 giugno 2015 il termine massimo per il rinnovo degli organi di amministrazione dei consorzi di bonifica, prima fissato al 31 ottobre 2014. In relazione a questa previsione, Damiano Stufara (Prc) ha annunciato foto favorevole, auspicando che, a norma di legge, le elezioni per il rinnovo dei Consorzi avvengano in concomitanza con quelle per il Consiglio regionale, che nel frattempo dovrebbe provvedere ad approvare la legge di riforma dei consorzi stessi. Fernanda Cecchini ha spiegato che la richiesta di spostamento del termine è giunta da sindaci e associazioni e che la proposta di riforma dei consorzi è stata predisposta dalla Giunta ed è all'attenzione della Commissione consiliare. Raffaele Nevi (FI) ha infine rilevato che sarebbe opportuno approvare la riforma prima del voto, superando una delle “incompiute della Giunta Marini, che aveva promesso di risolvere la questione della tassa di bonifica. La legge di riforma è bloccata a causa dei dissensi in maggioranza”. MP/PG


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