Regione Umbria - Assemblea legislativa


QUESTION TIME (6) - FECONDAZIONE ETEROLOGA: LIGNANI (FD'I): “PREVEDERE SESSI DIVERSI NELLA COPPIA RICEVENTE” - PRESIDENTE MARINI: “LA DELIBERA UMBRA PREVEDE STESSI LIMITI PREVISTI PER L'OMOLOGA”

(Acs) Perugia, 23 settembre 2014 – La presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini, ha risposto, durante la seduta che l'Assemblea legislativa ha dedicato oggi alle interrogazioni a risposta immediata, all'atto ispettivo presentato dal consigliere Andrea Lignani Marchesani (Fratelli d'Italia) in merito ai parametri previsti dalla delibera di Giunta circa le procedure per la fecondazione eterologa.

Andrea Lignani Marchesani ha evidenziato che “il 4 settembre i presidenti delle Regioni hanno approvato le linee guida per la fecondazione eterologa, poi recepite il 15 settembre dalla Giunta di Palazzo Donini. Forse sarebbe stato meglio aspettare un atto nazionale da parte del Governo piuttosto che emanare atti regionali. La delibera delle Regioni prevede che i genitori siano di 'genere diverso”, vorrei capire, visto che i consiglieri regionali non hanno ancora possibilità di leggere la delibera umbra, se nell'atto emanato da Palazzo Donini viene specificato che i genitori devono essere di sesso diverso, evitando la possibilità che questa prescrizione possa essere aggirata”.

Catiuscia Marini ha risposto spiegando che “in seguito alla sentenza della Corte costituzionale risulta abrogata una parte della legge 40 e con essa tutti i limiti alla attuazione, nelle strutture pubbliche e private, della fecondazione eterologa. In mancanza di un decreto del Governo, sarebbe dunque stato possibile farla senza alcuna regolamentazione. In Umbria abbiamo un centro pubblico, quello presso l’Azienda ospedaliera di Perugia, con professionisti dell’Università e del sistema sanitario regionale, e un centro privato di fecondazione assistita autorizzato. Se non fossero state fatte le linee guida, noi avremmo lasciato alla discrezionalità completa e quindi anche all’assenza di controlli. La fecondazione eterologa diviene attuabile in coerenza con quanto previsto per la omologa: l'articolo 5 della legge 40 prevede che questa sia possibile solo per le coppie eterosessuali in presenza di una patologia di natura irreversibile di sterilità o di infertilità. Abbiamo, rispetto ai ticket e alle prestazioni sanitarie, equiparato la procreazione assistita tramite la tecnica eterologa alla fecondazione assistita tramite la tecnica dell’omologa, quindi applicando gli stessi criteri che avevamo. Le differenze che ci sono tra le Regioni in realtà derivano non tanto da ragionamenti ideologici o culturali, ma da differenze che oggi ci sono anche per le tecniche dell’omologa”.

Lignani Marchesani ha replicato chiedendo di modificare il regolamento che prevede l'accessibilità alle delibere di Giunta solo dopo 15 giorni dalla pubblicazione. “Non convince l'analogia tra omologa ed eterologa, dato che andrebbe specificato meglio che la coppia debba essere formata da persone di sesso diverso. Vanno evitate derive che possono destrutturare la società e aumentare il tasso di infelicità di coppie che avviano questi percorsi senza sapere bene dove andranno a finire. Auspichiamo un controllo su questa questione, noi continueremo a vigilare anche sui costi e sull’evoluzione di norme che non ci lasciano tranquilli rispetto a una deriva e una giungla normativa in criteri e in panorama normativo di carattere etico”. MP/
TESTO INTERROGAZIONE: http://goo.gl/qmOjWU


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