QUESTION TIME (5) - OSPEDALE DI NARNI: DE SIO (FD'I) E MONNI (NCD): “SERVIZIO SANITARIO INDEBOLITO PER SCELTE BUROCRATICHE” - PRESIDENTE MARINI: “SERVIZIO NOTTURNO IN PRONTO SOCCORSO RICHIESTO A TUTTI”
(Acs) Perugia, 23 settembre 2014 – Durante la seduta odierna dell'Assemblea legislativa dedicata alle interrogazioni a risposta immediata i consiglieri Alfredo De Sio (Fratelli d'Italia) e Massimo Monni (Nuovo Centrodestra) hanno presentato l'atto ispettivo con cui chiedono chiarimenti circa le “dimissioni del responsabile di chirurgia vertebrale dell'ospedale di Narni” a causa della richiesta, da parte della Asl n.2, di svolgere il servizio di guardia, anche notturno, al Pronto soccorso (il lancio Acs relativo all'interrogazione: http://goo.gl/nGbErD).
Illustrando l'atto, Alfredo De Sio ha evidenziato che “questo è uno degli esempi di come si possano creare, per motivi burocratici, delle inefficienze che poi vanno a gravare in modo negativo sui servizi offerti ai cittadini. A Narni esiste un centro di chirurgia vertebrale, diretto dal dottor Roccalto, che rappresenta una eccellenza nazionale, dopo il Cto di Torino e il San Carlo di Roma, ed è riuscito anche ad attrarre mobilità attiva dalle altre regioni. Nelle difficoltà organizzative del servizio sanitario presso l’ospedale di Narni il dottor Roccalto era stato esonerato dai turni di guardia al Pronto soccorso in quanto, per il suo ruolo, era stato equiparato a direttore di struttura complessa. Con un provvedimento burocratico del direttore generale dell'Asl 2, Fratini, è stato chiesto a Roccalto di svolgere anche il servizio di guardia, notturno e diurno al Pronto soccorso, oltre all'attività chirurgica di chirurgia vertebrale. Questa richiesta ha portato alle dimissioni del dottor Roccalto, con un evidente danno per la sanità regionale e per tutti i cittadini”.
Catiuscia Marini (presidente della Giunta e assessore alla sanità) ha risposto all'interrogazione evidenziando che “il dottor Roccalto è un dirigente medico dell’unità operativa di ortopedia del presidio ospedaliero di Narni, che ha un incarico di struttura semplice dipartimentale, e non è titolare di nessuna responsabilità di struttura complessa né nell’ospedale di Narni né in nessuna parte del sistema sanitario regionale, tant’è che il suo direttore di struttura complessa è il dottor Dino Scaglia. Inoltre, l’ospedale di Narni è un ospedale, essendo uno degli ospedali di territorio, dove vige la guardia multidisciplinare al Pronto Soccorso, come avviene in tutti gli altri ospedali di territorio e quindi per obblighi del contratto nazionale di lavoro tutti i dirigenti medici, a eccezione delle strutture complesse, che sono tre. Peraltro i turni, che riguardano tutti i medici, si traducono in pochissime notti, a volte due o tre al mese. Inoltre va detto che il tribunale di Terni, con sentenza del 2010, ha risposto al ricorso del dottor Roccalto proprio in merito al servizio di Pronto soccorso, respingendolo. L'Azienda sanitaria è convinta dell'importanza della chirurgia vertebrale e sono stati fatti importanti investimenti (circa 300mila euro) in questo settore. L'attività di chirurgia vertebrale si svolge prevalentemente in modo programmato e non in emergenza. A Narni tutti i professionisti di tutta la struttura, compresi i chirurghi che fanno chirurgia d'urgenza, fanno i turni di notte al Pronto soccorso. La situazione del dottor Roccalto riguarda tutti i medici della sanità regionale e la sentenza del Tribunale di Terni obbliga la Regione a rispettare il contratto di lavoro e quindi a non esentarlo dai turni di notte. Considero davvero fuori luogo che un singolo professionista attivi il Consiglio regionale per il rispetto del contratto di lavoro e delle sue competenze professionali”.
Il consigliere Monni ha infine replicato alla presidente: “Penso che qualsiasi professionista possa attivare la forma che ritiene opportuna se pensa di non essere trattato com’è giusto. Inoltre in precedenza questo professionista è stato esonerato dall’azienda stessa dalle guardie al Pronto soccorso: quindi se prima era stato esonerato vuol dire che qualcuno aveva sbagliato; Fratini dovrebbe capire che se qualcuno della sua struttura viene esonerato vuol dire che un errore c’è. Il dottor Roccalto ha fatto un’altra volta ricorso presso i tribunali: sta di fatto che se quel professionista lavora a quei livelli bisogna dare le condizioni e la tranquillità di lavorare in modo adeguato. Spesso, invece, il trattamento da parte soprattutto di quella Asl viene fatto per gli amici in un modo e per chi invece non è allineato a un altro, allineato a livello forse non politico, ma ad altri livelli”. MP/
TESTO INTERROGAZIONE: http://goo.gl/xGFcU3