LISTE D'ATTESA: CHIARIMENTI SUI TEMPI PER LA MAMMOGRAFIA E SULL'INTERVENTO DELLA PRESIDENTE MARINI CHE HA RIDOTTO DA 18 MESI A 90 GIORNI L'ATTESA DI UNA CITTADINA TERNANA – INTERROGAZIONE DI CIRIGNONI (LEGA)
Il capogruppo della Lega Nord, Gianluca Cirignoni, interroga la Giunta regionale sulla vicenda della cittadina ternana che aveva lamentato l'eccessiva attesa – 18 mesi – per una mammografia, tempo ridotto a un mese e mezzo dopo l'intervento diretto della presidente Marini. Cirignoni ricorda che una sua interrogazione del 2012, riferentesi ad un'attesa di 13 mesi per una cittadina tifernate, era stata valutata in tutt'altro modo.
(Acs) Perugia, 28 agosto 2014 – Con una interrogazione a risposta scritta alla presidente della Regione Catiuscia Marini, il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni, chiede di sapere “se l'amministrazione vorrà predisporre una verifica dell'operato del personale sanitario coinvolto nella vicenda, riportata dai quotidiani locali, della cittadina di Terni per la quale è stato fissato un appuntamento per mammografia preventiva a diciotto mesi dalla data della richiesta e le motivazioni di tale dilazione temporale. Cirignoni chiede di sapere anche i motivi per cui, dopo l'intervento della presidente e dell'assessorato alla sanità, la mammografia è stata anticipata al 6 ottobre prossimo e, infine, quali sono i tempi di attesa medi per le visite mammografiche e di controllo nelle aziende sanitarie regionali”.
Cirignoni aggiunge che “a quanto si apprende dall’articolo di oggi, 28 agosto 2014, pubblicato sul Giornale dell’Umbria, la nota ufficiale dell’assessorato alla sanità, che imputava parte della responsabilità alla paziente, sarebbe stata smentita seccamente dalla paziente stessa, la quale avrebbe seguito la normale prassi stabilità dall'azienda sanitaria”.
“Ne abbiamo le tasche piene – afferma il capogruppo leghista - di una sanità che, da 'sanitopoli' ai falsi ricoveri e alle liste d'attesa lunghe solo per chi non ha le conoscenze giuste, pare usata dalla politica per sistemare amici, parenti, conoscenti e compagni di partito. Ricordiamo che per un caso analogo relativo proprio ad una mammografia di una cittadina tifernate fissatale a 13 mesi, la Giunta regionale anziché attivarsi rispose dopo 6 mesi alla nostra interrogazione numero 879 del 2012, con una paginetta di burocratese in cui si affermava che “la presa in carico del paziente nel caso specifico è stata effettuata dal servizio di primo accesso che evidentemente ha valutato accettabili i tempi di attesa proposti”, giustificando la biblica tempistica e di fatto consigliando a quella cittadina e a tutti quelli nelle sue condizioni di rivolgersi a pagamento ad ambulatori privati”. RED/pg