SANITÀ: “DOPO L'ASSURDA VICENDA DELL'OSPEDALE DI NARNI LA PRESIDENTE MARINI RIMUOVA IL DIRETTORE DELLA ASL 2” - NOTA DI MONNI (NCD) SULLE DIMISSIONI DEL PRIMARIO DI CHIRURGIA VERTEBRALE
Il consigliere regionale del Nuovo centrodestra, Massimo Monni, interviene sulle dimissioni per giusta causa del primario di chirurgia vertebrale dell'ospedale di Narni e annuncia un question time alla presidente Marini per chiedere “la rimozione del direttore generale della Asl 2, visto che non è in grado di ricoprire quel ruolo”. Per Monni questa vicenda rappresenta “un grave danno per la sanità umbra, che perde un'eccellenza per colpa della burocrazia”.
(Acs) Perugia, 8 agosto 2014 – “Un grave danno per la sanità umbra. La goccia che fa traboccare il vaso”. Così Massimo Monni, consigliere regionale del Nuovo centrodestra, definisce le dimissioni “per giusta causa” del primario di chirurgia vertebrale dell'ospedale di Narni. “A settembre – annuncia Monni - nella prima seduta di question time, chiederò alla presidente Catiuscia Marini come sia possibile che il direttore generale dell'Asl 2 sia ancora al suo posto, visto che non è in grado di ricoprire quel ruolo”.
“Esprimo piena solidarietà – prosegue Monni – al primario di chirurgia vertebrale di Narni, che era riuscito a portare la struttura che dirigeva ad essere tra le migliori in Italia, seconda solo al Cto di Torino. Un professionista che per colpa colpa della burocrazia è stato costretto a lasciare la sanità della nostra Regione. Non è possibile che l'Umbria si lasci sfuggire una eccellenza a livello nazionale per colpa dell'incompetenza di qualche burocrate. Dopo aver dimostrato la propria incapacità con la mancata nomina del primario di chirurgia dell'ospedale di Spoleto, con il malfunzionamento del triage infermieristico del pronto soccorso di Foligno e con la mancata risposta alle mie sollecitazioni per conoscere il monte ore delle ferie maturate dal personale della struttura di Foligno, il direttore generale della Asl 2 continua a fare danni, arrivando fino a Narni. Sembra, infatti, che abbia grandi responsabilità in questa assurda vicenda visto che non è stato in grado di mettere quel professionista nelle condizioni di proseguire il suo ottimo lavoro, che richiamava pazienti da tutta Italia. Questo – conclude Massimo Monni - è un danno gravissimo per tutta la sanità regionale. Ora basta, la misura è colma: la presidente Marini, che ha la delega alla sanità, deve intervenire”. RED/dmb