CONSIGLIO REGIONALE (3): RINVIATA LA DISCUSSIONE DELLA MOZIONE SUL MANCATO RICONOSCIMENTO DELL'INDENNITÀ DI ESCLUSIVITÀ AI MEDICI DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE
(Acs) Perugia, 4 agosto 2014 – L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha rinviato, per mancanza del numero legale, l'esame della mozione, firmata dai consiglieri regionali d'opposizione, sul mancato riconoscimento dell'indennità di esclusività ai medici del servizio sanitario regionale.
In Aula il relatore Maria Rosi (Nuovo centrodestra) ha illustrato la mozione “Mancato riconoscimento ai medici del servizio sanitario regionale dell’indennità di esclusività prevista dalla normativa vigente e dalla contrattazione collettiva della dirigenza medica. Adozione di interventi da parte della Giunta salvaguardia del ruolo e delle funzioni dei medici medesimi”, firmata anche da Raffaele Nevi, Fiammetta Modena, Rocco Valentino (Forza Italia), Massimo Mantovani e Massimo Monni (Nuovo centrodestra), Sandra Monacelli (Udc), Gianluca Cirignoni (Lega nord), Alfredo De Sio e Andrea Lignani Marchesani (Fratelli d'Italia).
Rosi ha sottolineato come “alcune sentenze del tribunale hanno dato ragione a singoli medici che hanno fatto ricorso” chiedendo il pagamento dell'indennità di esclusività, ricordando in particolare la sentenza 115 del marzo 2014 del Tribunale di Perugia - Sezione Lavoro. Secondo Rosi “è immaginabile che un considerevole numero di contenziosi interesseranno le Asl regionali che, oltre a corrispondere l'indennità di esclusività dovute, dovranno sopportare anche consistenti costi aggiuntivi per le spese legali. Per questo chiediamo un intervento da parte della Giunta per corrispondere ai medici quanto dovuto, così da evitare un aggravio ancora maggiore a carico della collettività”.
L'assessore Fabrizio Bracco ha ricordato che “proprio nella seduta di questa mattina la Giunta ha deliberato una direttiva per i direttori generali delle Asl sollecitandoli a chiedere un’interpretazione alla Funzione pubblica ed eventualmente a liquidare il dovuto ai medici”. Inoltre Bracco ha sottolineato che i medici coinvolti sono 163 “al 31 dicembre 2013, quindi incidono in maniera ridottissima nel bilancio del personale del sistema sanitario regionale”.
Alla mozione è stato presentato un emendamento interamente sostitutivo del testo, a cui si è aggiunta la firma del consigliere Franco Zaffini (Fratelli d'Italia). Ma non essendoci il numero legale l'esame dell'atto è stato rinviato ad una futura seduta del Consiglio. DMB/