Regione Umbria - Assemblea legislativa


AGRICOLTURA: AGRITURISMO, FATTORIE DIDATTICHE E SOCIALI – VIA LIBERA DELLA SECONDA COMMISSIONE AL DDL DELLA GIUNTA, SINTESI DI ALCUNE PROPOSTE DI INIZIATIVA CONSILIARE

In sintesi

La Seconda Commissione consiliare ha dato il via libera, con tre voti favorevoli della maggioranza  e tre astenuti dell'opposizione (decisivo il voto del presidente Chiacchieroni) al disegno di legge della Giunta regionale che detta “Nuove norme in materia di agriturismo, fattorie didattiche e agricoltura sociale”. Il testo legislativo racchiude la sintesi di altre quattro proposte di legge di iniziativa consiliare. Bocciato l'articolo (n.23) che prevedeva “Interventi di sostegno all'agricoltura sociale”. Approvati altri emendamenti, tra i quali uno a firma Dottorini (Idv) che consente anche ad imprese e cooperative sociali di utilizzare l'agricoltura come strumento di riabilitazione ed inclusione sociale; altri della Giunta: maggiore flessibilità normativa per le attività agrituristiche situate oltre i mille metri di altitudine, e ancora, il numero dei membri (7) componenti i consigli di amministrazione dei Consorzi di bonifica. La legge mira a mettere in sintonia ed in ordine le norme regionali per gli agriturismi con quelle nazionali, in campo urbanistico e sanitario, intervenendo anche nella semplificazione amministrativa.

(Acs) Perugia, 23 luglio 2014 – Con tre voti favorevoli (Chiacchieroni, Barberini e Mariotti-Pd) e tre astenuti (Mantovani-Ncd, De Sio-Fd'I, Nevi-FI), decisivo quello del presidente Chiacchieroni, la Seconda Commissione consiliare ha dato il via libera al disegno di legge della Giunta regionale che detta “Nuove norme in materia di agriturismo, fattorie didattiche e agricoltura sociale”. Il testo del documento legislativo racchiude la sintesi di altre proposte di legge di iniziativa consiliare: Sandra Monacelli (Udc) sulla disciplina delle attività agrituristiche,  Andrea Smacchi e Luca Barberini (Pd) e un'altra da Gianfranco Chiacchieroni (Pd) in materia di agricoltura sociale, Oliviero Dottorini e Paolo Brutti (Idv) sulle norme in materia di agricoltura sociale.

Bocciato con il voto contrario di Mantovani (Ncd), 3 astenuti (Rosi-Ncd, De Sio-Fd'I e Nevi-FI) e 3 favorevoli (Chiacchieroni, Barberini e Mariotti-Pd), l'articolo 23 della legge (“Interventi di sostegno all'agricoltura sociale”) sul quale erano stati presentati anche due emendamenti: uno della Giunta regionale che indicava ai Comuni di prevedere idonee soluzioni e spazi per la commercializzazione dei prodotti agricoli; l'altro di Oliviero Dottorini(Idv) che chiedeva, “nel caso di apertura di nuovi mercati al dettaglio in aree pubbliche o di sopravvenuta disponibilità di posteggi nei mercati già attivi, la riserva ai soggetti esercenti la vendita diretta di prodotti agricoli da agricoltura sociale, di una quota dei posteggi”.

Approvato invece un altro emendamento di Dottorini che consente, oltre alle imprese agricole, anche ad imprese e cooperative sociali di utilizzare l'agricoltura come strumento di riabilitazione ed inclusione sociale.

Sì anche a due emendamenti della Giunta regionale: il primo prevede una maggiore flessibilità normativa per le attività agrituristiche situate oltre i mille metri di altitudine; l'altro riguarda la composizione dei Consorzi di bonifica che andranno a rinnovare i propri consigli di amministrazione nel prossimo mese di ottobre: a seguito della 'spending review', la composizione era stata portata da 9 a 5 membri (3 privati e 2 pubblici), su richiesta dei privati il numero viene portato a 7 (5 privati e 2 pubblici) rimanendo comunque inalterato il numero di coloro che percepiranno il compenso (3 privati). Fatte proprie, nel testo, anche diverse indicazioni provenienti da documenti scritti o audizioni delle associazioni di categoria.

La legge mira a mettere in sintonia ed in ordine le norme regionali per gli agriturismi con quelle nazionali, in campo urbanistico e sanitario, intervenendo anche nella semplificazione amministrativa. Si tratta di una nuova disciplina del sistema agrituristico umbro in linea con l'evoluzione degli ultimi dieci anni del settore, legata alle dinamiche del turismo in generale e del settore agricolo in particolare, interessato da radicali cambiamenti normativi. Vengono trattate in modo organico le principali attività comprendendo in un unico testo le norme concernenti l'agriturismo, le fattorie didattiche e, per la prima volta, una specifica disciplina per la regolamentazione e la promozione dell'agricoltura sociale.

Relatori in Aula saranno, Gianfranco Chiacchieroni (Pd) e Raffaele Nevi (FI).

L'assessore regionale all'Agricoltura, Fernanda Cecchini, che ha sempre seguito l'iter della legge in Commissione, al termine della seduta ha espresso la sua “soddisfazione”  per l'approvazione dell'atto. E dopo aver ringraziato tutti commissari di maggioranza ed opposizione per la loro “attiva partecipazione alla stesura del testo”, ha ricordato come, nella legge, vengano “recepite le nuove normative nazionali ed europee che sono sicuramente più severe con chi si comporta in maniera sbagliata, ma molto più flessibili verso coloro che mettono al centro dell'attività agrituristica o di quella didattica o sociale le prerogative dell'imprenditoria agricola. L'obiettivo mira alla qualità dei prodotti, della didattica, e alla costruzione del cosiddetto welfare rurale, in forte espansione sia in Italia che in Europa”.

Il presidente della Commissione Chiacchieroni ha rimarcato come “grazie a questa legge il mondo dell'agricoltura potrà usufruire di uno strumento utile a riorganizzare e mettere a leva ogni opportunità raggiungibile, riprogrammando il proprio futuro. Importantissimo il fatto che tutto viene legato alla promozione delle realtà locali, sia per quanto riguarda i prodotti e il paesaggio, che lo stesso patrimonio rurale esistente”.
 
Anche per Alfredo De Sio (Fd'I) “si tratta di una legge importante ed attesa dalla comunità regionale, perché regolamenta meglio il percorso attraverso nuove norme che armonizzano le diverse attività di agriturismo, didattiche e di agricoltura sociale. Ci sono ancora alcuni punti che necessitano di ulteriori approfondimenti per migliorare il testo e  mettere la regione in grado di effettuare una migliore e più competitiva offerta turistica. Per una crescita reale del settore servono regole semplici e chiare che non vadano in conflitto con altri settori del commercio e della ristorazione”.

Per Manlio Mariotti (Pd) quella approvata stamani è “una legge che mira a dare un senso e una prospettiva tanto all'utilizzo della risorsa agricola quanto al perseguimento di un fine che possa coniugare l'agricoltura sociale all'attività di reinserimento lavorativo e di cittadinanza per i soggetti svantaggiati. Si è cercato, con buon senso, di recuperare una certa asimmetria competitiva tra ristorazione ed agriturismo, prevedendo per quest'ultimi un'attività specifica di promozione delle tipicità locali”.

SCHEDA LEGGE:

Per quanto attiene all'AGRITURISMO viene modificata la normativa vigente sotto l'aspetto urbanistico, amministrativo ed igienico sanitario. Viene puntualizzato e chiarito il concetto di 'prevalenza delle attività agricole rispetto a quelle agrituristiche'. Sono stati stabiliti limiti minimi certi per la somministrazione di prodotti aziendali: 30 per cento di produzione propria, 55 per cento di produzione regionale, soltanto per il 15 per cento potranno essere utilizzati prodotti di altra provenienza. Viene anche specificato che l'azienda agricola che esercita attività agrituristiche non può esercitare altre tipologie di ospitalità e di ristorazione. I controlli, che verranno particolarmente intensificati, verranno svolti dalle Unioni speciali dei Comuni. È prevista anche una semplificazione delle procedure per l'avvio dell'attività.

Per quanto riguarda le FATTORIE DIDATTICHE, ad oggi circa 140 aziende agrituristiche svolgono questa attività, si è provveduto ad aggiornare la precedente normativa. L'attività, sempre connessa all'agricoltura, potrà essere destinata non soltanto a scolaresche, ma anche a famiglie, associazioni, gruppi d'interesse, nell'ambito di una sola giornata o in più giornate, prevedendo quindi anche l'alloggio e la somministrazione dei pasti.

Le FATTORIE SOCIALI punteranno all'inclusione socio-lavorativa di soggetti appartenenti alle fasce deboli o comunque soggetti svantaggiati e disabili; fornitura di prestazione e di servizi sociali, socio-sanitari, riabilitativi, terapeutici formativi ed educativi. Il riconoscimento di fattoria sociale potrà essere chiesto dalle imprese agricole, imprese e cooperative sociali autorizzate o accreditate per i servizi socio assistenziali e socio sanitari o che abbiano stipulato accordi di partenariato con durata almeno quinquennale con enti locali, organizzazioni di utilità sociale o cooperative sociali. La proposta prevede che la Regione dia priorità nei procedimenti di assegnazione di terreni demaniali per favorire l'insediamento e lo sviluppo delle attività di agricoltura sociale. AS/


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