Regione Umbria - Assemblea legislativa


SANITÀ: “PRESTAZIONI SANITARIE INTRAMOENIA PER LE ANNUALITÀ 2012-2013-2014. MANCATI INTROITI, EVENTUALI RESTITUZIONE DI SOMME” - ZAFFINI (FD'I) INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE

In sintesi

Il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Franco Zaffini con una interrogazione alla Giunta regionale chiede chiarimenti circa le risultanze del monitoraggio dei servizi resi e dei corrispettivi riscossi relativi alle prestazioni sanitarie erogate in regime di intramoenia nel 2012, 2013, 2014. Zaffini chiede di sapere, con quali risorse l'Esecutivo intende “assicurare la copertura di 3milioni 645mila 10euro della manovra complessiva per le annualità 2012 e 2013 (a fronte del mancato introito determinato dalla sospensione del ticket per effetto della sentenza del Tar), e sulla base di quali proiezioni ritiene di poter quasi raddoppiare nel 2014 le prestazioni erogate in regime di intra-moenia”, e ancora, in che modo intende “ottemperare alle eventuali richieste di restituzione delle somme illegittimamente riscosse, nel caso in cui il secondo ricorso al Tar venga accolto”. 

(Acs) Perugia, 10 luglio 2014 - Il capogruppo di Fratelli d'Italia, Franco Zaffini ha presentato un'interrogazione alla Giunta regionale sulle risultanze del monitoraggio dei servizi resi e dei corrispettivi riscossi relativi alle prestazioni sanitarie erogate in regime di intramoenia per le annualità 2012, 2013, 2014. In particolare l'esponente dell'opposizione chiede di sapere, con quali risorse l'Esecutivo di Palazzo Donini  intende “assicurare la copertura di  3milioni 645mila 10euro della manovra complessiva (pari a 10,9 milioni di euro) per le annualità 2012 e 2013 (a fronte del mancato introito determinato dalla sospensione del ticket per effetto della sentenza del Tar), e sulla base di quali proiezioni ritiene di poter quasi raddoppiare nel 2014 le prestazioni erogate in regime di intra-moenia (a fronte del mero decremento del 9 per cento della compartecipazione)”, e ancora, in che modo intende “ottemperare alle eventuali richieste di restituzione delle somme illegittimamente riscosse, nel caso in cui il secondo ricorso al Tar venga accolto”. 

Nella premessa all'atto ispettivo, Zaffini ricorda come  “con Decreto 26 luglio 2011 il Capo di Dipartimento della qualità del Ministero della Salute, di concerto con la Ragioneria Generale dello Stato, ha definito la stima dei gettiti derivanti, per le singole Regioni, dall'applicazione della quota fissa di 10 euro per ricetta per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e dalle eventuali misure alternative di compartecipazione. Nell'ambito di tale stima, il gettito atteso dall'Umbria per l'anno 2012, così come rideterminato, è risultato essere pari a 10,9 milioni di euro.
Al fine di ottenere un effetto finanziario non inferiore ai suddetti 10milioni 900 mila euro su base annua, con delibera '3/2012' l'Esecutivo regionale ha introdotto, con decorrenza dal 27 febbraio 2012, quale ulteriore misura di compartecipazione al costo delle prestazioni sanitarie, un ticket aggiuntivo a carico del paziente pari al 29 per cento sulle prestazioni erogate in regime di intramoenia a copertura di 3milioni 645mila 10 euro della manovra complessiva (pari a 10,9 milioni di euro)”.

Zaffini precisa anche, che “nel gennaio 2013, a seguito di ricorso contro la  delibera '3/2012', il Tar, accogliendo nel merito tutte le censure dei ricorrenti, ha emesso sentenza di illegittimità del ticket di cui trattasi, imponendone la sospensione. La Regione Umbria è ricorsa in appello al Consiglio di Stato, il quale, con sentenza n. 474/2014 lo ha accolto, dichiarando la inammissibilità dei ricorsi di primo grado per 'difetto di legittimazione attiva dei ricorrenti', riconoscendo tuttavia che l'introduzione del suddetto ticket ha economicamente danneggiato, non i medici ricorrenti, bensì i cittadini stessi che hanno usufruito delle prestazioni specialistiche erogate in regime di intramoenia”.

“Nonostante le rilevazioni delle prestazioni intra-moenia relative al 2012 mostrassero una flessione del 20 per cento rispetto alle prestazioni erogate nello stesso periodo del 2011 – scrive ancora Zaffini -, ragionevolmente a causa dell'aumentato costo del servizio, con dlibera '428/2014' la Regione ha reintrodotto il ticket aggiuntivo (sospeso per tutto il 2013) con una rimodulazione della compartecipazione alla spesa  dal 29 per cento al 20 per cento, con decorrenza del provvedimento dal 28 aprile 2014, ipotizzando che una riduzione  della  compartecipazione potrebbe determinare un aumento dell’attività e del relativo fatturato tale da compensare il minor gettito finanziario derivante da detta riduzione di 9 punti percentuali (in questo caso per assicurare 'l'effetto finanziario desiderato' la domanda dovrebbe quasi raddoppiare rispetto al 2013)”.

Zaffini evidenzia come “in data 25 marzo 2014, si è tenuto un incontro con le Organizzazioni sindacali Area Dirigenza Medica e Veterinaria, Area Dirigenza Sanitaria Professionale Tecnica e Amministrativa e Comparto Sanità per l’esame dell’Atto di indirizzo regionale per la predisposizione dei regolamenti aziendali che disciplinano l’attività libero professionale intramuraria (A.L.P.I.). Avverso la DGR n. 428 del 15 aprile 2014 – conclude Zaffini - è stato presentato un nuovo ricorso al Tar, da parte, questa volta, di ricorrenti legittimati, in forza del quale, se accolto, oltre alla sospensione del ticket imporrà verosimilmente di provvedere anche alla restituzione delle somme impropriamente riscosse”. RED/as


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