LUDOPATIA: UNIFICATE LE PROPOSTE DI LEGGE DEI CONSIGLIERI E DELLA GIUNTA PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO AL GIOCO D'AZZARDO PATOLOGICO
Terza Commissione al lavoro su un testo di legge per prevenire e contrastare il gioco d'azzardo patologico, frutto delle proposte di legge presentate sia da vari consiglieri regionali che dalla Giunta. Numero verde regionale, marchio no-slot e riduzione Irap per gli esercizi virtuosi, tutela dei minori nei luoghi con presenza di apparecchiature per il gioco lecito, distanze da scuole e residenze socio-sanitarie, formazione degli operatori e dei gestori, controlli in collaborazione con forze dell'ordine, Comuni, Asl, cooperative sociali e associazioni: sono le principali disposizioni previste.
(Acs) Perugia, 7 luglio 2014 – Prosegue in Commissione Sanità e servizi sociali la discussione sul contrasto al gioco d'azzardo: alle tre proposte di legge di iniziativa consiliare (la prima di Monacelli-Udc, la seconda di Dottorini-Idv e la terza dei consiglieri Zaffini, De Sio, Lignani Marchesani-Fd'I, Mantovani, Monni e Rosi-Ncd) si è aggiunto il disegno di legge della Giunta regionale e, in ultimo, una serie di osservazioni provenienti dall'associazione “Libera”, che la Commissione ha deciso di prendere in considerazione per la stesura del testo finale da mandare in Aula. Unico problema non ancora risolto è il dettaglio relativo alle risorse da impiegare: le proposte di legge non sono correlate da una documentazione dalla quale si evinca la quantificazione degli oneri recati dalle varie disposizioni e delle relative coperture.
Le FINALITÀ DELLA LEGGE che la Regione si appresta a varare sono: la promozione dell'accesso consapevole e misurato al gioco, per prevenire l'insorgere e la diffusione dei fenomeni di dipendenza, e il contrasto al gioco d'azzardo patologico, comprendendo il trattamento terapeutico e il recupero sociale delle persone che ne sono affette ed il supporto alle loro famiglie. Vengono inoltre stabilite misure volte a contenere l'impatto negativo delle attività connesse alla pratica del gioco sulla sicurezza urbana, sulla viabilità, sull'inquinamento acustico e sul governo del territorio.
In questo contesto divengono attori fondamentali anche i COMUNI E LE AZIENDE SANITARIE, così come viene riconosciuto un ruolo attivo alle associazioni di promozione sociale, alle cooperative sociali, alle associazioni di rappresentanza delle imprese e degli operatori di settore e alle istituzioni scolastiche. Per quanto riguarda i controlli, gli altri attori fondamentali saranno forze dell'ordine e polizia, con specifici protocolli operativi congiunti.
Sarà istituito un NUMERO VERDE REGIONALE per le segnalazioni e le richieste di aiuto e per fornire un primo servizio di ascolto, assistenza e consulenza per l'orientamento ai servizi competenti. I riferimenti del numero verde dovranno essere affissi su ogni apparecchio per il gioco lecito e nei locali con offerta del gioco. La Regione promuove anche dei gruppi di auto-aiuto per le persone affette da gioco d'azzardo patologico e i loro familiari.
Sarà istituito il MARCHIO REGIONALE “NO SLOT” per gli esercizi che rimuoveranno o sceglieranno di non installare apparecchi per il gioco lecito, con incentivazioni che prevedono la riduzione dell'aliquota Irap.
Le DISTANZE DEI LOCALI dove si trovano apparecchi per il gioco lecito dovranno essere di almeno 500 metri da scuole, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito socio-sanitario e centri di aggregazione giovanile. Sarà vietata qualsiasi pubblicità relativa all'apertura e all'esercizio di sale giochi. Sono previste sanzioni da 5mila a 15mila euro, nonché chiusura delle sale da gioco o sigilli agli apparecchi per chi non rispettasse le misure dettate.
Prevista altresì la formazione di operatori sociali e sociosanitari, per quelli delle associazioni di consumatori e utenti, per gli educatori delle scuole e dei centri di aggregazione giovanile, oltre che per i gestori di sale da gioco e per il personale, allo scopo di prevenire gli eccessi del gioco, in particolare attraverso il riconoscimento delle situazioni di rischio e delle loro dinamiche.
La Regione potrà concedere CONTRIBUTI AD ASSOCIAZIONI E COOPERATIVE SOCIALI che si occupano delle problematiche correlate al gioco allo scopo di finanziare progetti integrati con i servizi socio-sanitari territoriali o progetti promossi dalla Regione stessa, disciplinando con proprio atto le modalità di assegnazione dei contributi ed il monitoraggio sull'attuazione dei progetti finanziati.
Fino alla definitiva introduzione nei Lea (Livelli essenziali di assistenza) delle prestazioni relative al gioco d'azzardo patologico, la Regione promuoverà lo svolgimento, da parte delle aziende sanitarie locali di iniziative, anche a carattere sperimentale, nei confronti di persone affette da dipendenza da gioco d'azzardo patologico e patologie correlate.
Come detto, accanto alle disposizioni di legge elencate, ci sono alcune proposte provenienti dall'associazione “Libera”, che partecipa al percorso dell'Osservatorio regionale sulle infiltrazioni mafiose e l'illegalità, e suggerisce di coinvolgere Regione e Comitati per l'ordine e la sicurezza coordinati dai prefetti, di pianificare interventi da parte delle forze dell'ordine per la prevenzione e il controllo, anche in relazione ai pericoli di infiltrazione delle organizzazioni criminali. “Libera” chiede anche il divieto di ingresso per i minori negli spazi in cui vengono collocate le slot machines e l'installazione di supporti per il controllo anagrafico, avvalendosi della tessera sanitaria.
Al termine della discussione, il presidente della Commissione, Massimo Buconi, ha inoltrato richiesta alla Giunta regionale di inserire nella proposta ciò che ancora manca, ovvero il dettaglio della norma finanziaria che supporta la legge e che solo la Giunta può stabilire, con l'invito a prendere in considerazione anche le richieste pervenute dall'associazione “Libera”. PG/