RIFORMA PROVINCE: “TUTELARE I LAVORATORI ED EVITARE DIFFORMITÀ DI TRATTAMENTO, ANCHE IN CASO DI MOBILITÀ TRA ENTI” - UNA MOZIONE DI BUCONI (PSI)
Il consigliere regionale socialista Massimo Buconi ha presentato una mozione che mira ad evitare “limitazioni o diversità di trattamento” per il personale attualmente in servizio presso le Province. Per Buconi si dovrà evitare di disperdere professionalità e competenze dei circa 1400 dipendenti delle Province di Perugia e Terni.
(Acs) Perugia, 25 giugno 2014 – Il capogruppo del Partito socialista a Palazzo Cesaroni, Massimo Buconi, ha presentato una mozione, da sottoporre all'Assemblea legislativa dell'Umbria, per impegnare la Giunta regionale “ad intraprendere tutte le iniziative utili a definire risorse, percorsi, accordi, convenzioni o norme affinché nel proseguo dell'attività lavorativa all'interno delle Province, o in caso di mobilità in altro Ente, il personale non subisca limitazioni o diversità di trattamento, con particolare riferimento sia alle responsabilità di direzione e di ufficio che alle progressioni di carriera”.
Il consigliere regionale spiega che “entro l'8 luglio un decreto del presidente del Consiglio dovrà stabilire i criteri generali per individuare i beni, le risorse finanziarie, umane e strumentali e organizzative connesse all’esercizio delle funzioni da trasferire dalle Province agli altri enti subentranti, garantendo i rapporti di lavoro a tempo indeterminato in corso, nonché quelli a tempo determinato fino alla scadenza prevista. Entro sei mesi spetterà poi alle Regioni, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, dare attuazione all'accordo. Questa riorganizzazione – aggiunge Buconi - vedrà coinvolti in Umbria circa millequattrocento dipendenti, ognuno dei quali con la professionalità e competenza acquisita negli anni e che non dovrà essere dispersa nei nuovi assetti che si andranno a realizzare. Anzi dovrà essere utilizzata e sfruttata al meglio per rendere la pubblica amministrazione sempre più efficace, efficiente ed al servizio dei cittadini”.
Per Buconi è infine “opportuno che eventuali mobilità consentano anche alle attuali apicalità di poter continuare nelle funzioni ed a tutti di poter proseguire nei percorsi di progressioni di carriera previsti dal contratto nazionale di lavoro”. MP/