CONSIGLIO REGIONALE (1): PRESENTATO IN AULA DOCUMENTO UNITARIO CONFERENZE PRESIDENTI REGIONI E ASSEMBLEE LEGISLATIVE SU RIFORMA SENATO E TITOLO V
Il presidente dell'Assemblea legislativa della Regione Umbria e coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative ha presentato e fatto distribuire ai consiglieri il documento con il quale i presidenti degli Esecutivi e delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome esprimono valutazioni e indicazioni sul testo di riforma del Senato e del Titolo V della Costituzione proposto dal Governo. Nel documento si valuta positivamente la scelta di trattare in un unico contesto di riforma la trasformazione del Senato e la riscrittura del Titolo V e si ribadisce la necessità di definire nuovi assetti e nuove competenze che “garantiscano l’effettiva partecipazione dei territori alla legislazione nazionale” attraverso anche una ridefinizione di competenze tra Stato e Regioni.
(Acs) Perugia, 2 aprile 2014 - Il presidente dell'Assemblea legislativa della Regione Umbria e coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative, in apertura della seduta odierna dell'Aula dedicata al voto sul bilancio di previsione 2014, ha presentato e fatto distribuire ai consiglieri il documento con il quale i presidenti degli Esecutivi e delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome esprimono valutazioni e indicazioni sul testo di riforma del Senato e del Titolo V della Costituzione proposto dal Governo. Nel documento si valuta positivamente la scelta di trattare in un “unico contesto di riforma” la trasformazione del Senato e la riscrittura del Titolo V e si ribadisce la necessità di definire nuovi assetti e competenze che “garantiscano l’effettiva partecipazione dei territori alla legislazione nazionale” anche attraverso una ridefinizione di competenze tra Stato e Regioni. Lunedì 14 aprile, alla Camera dei deputati, il documento sarà discusso nel corso della riunione plenaria delle rappresentanze delle Regioni e Province autonome italiane.
Questi alcuni dei punti centrali del documento:
COMPOSIZIONE SENATO
Sulla composizione: conservare il nome di Senato delle Regioni e delle Autonomie; ne fanno parte di diritto i presidenti di Regione e sindaci di Comuni capoluogo, gli altri componenti saranno eletti da Consigli regionali e collegi dei sindaci assicurando una ripartizione dei seggi parametrata alla popolazione, garantendo adeguata rappresentanza anche alle regioni più piccole; pari numero di eletti tra Regioni ed Enti locali; no all’integrazione del Senato con membri nominati.
COMPETENZE SENATO
Sì al superamento del bicameralismo paritario. Rafforzare le competenze per far sì che possa esercitare funzioni di riequilibrio tra le competenze dello Stato e delle Regioni, “anche allo scopo di superare i conflitti costituzionali di questi anni”.
Si prevede quindi: maggioranza assoluta della Camera per tutti i disegni di legge, per superare dissensi espressi dal Senato; una legge bicamerale che definisca materie e funzioni, sul modello di altri ordinamenti che praticano modelli costituzionali federali, regionalizzati e/o autonomisti, definendo tempi certi che garantiscono un iter celere del procedimento legislativo; una Commissione bicamerale che operi nel “cuore” del procedimento legislativo, definendo tempi certi e celeri; ampliamento della competenza anche alle funzioni cosiddette ispettive (interpellanze e interrogazioni).
RIFORMA TITOLO V
Le Regioni, nella convinzione che un elenco di materie concorrente sia necessario per un esercizio coordinato delle diverse competenze legislative, concordano con la proposta del Governo di superare la legislazione concorrente prevedendo però un “rafforzamento delle controgaranzie”.
Si ritiene quindi indispensabile: ridefinire le competenze esclusive statali, nella definizione di una disciplina generale, del II comma dell’articolo 117, con particolare riguardo all’urbanistica, all’ordinamento degli enti locali, al procedimento amministrativo e alla protezione civile, al coordinamento della finanza pubblica; elencazione di massima della legislazione residuale regionale che richiami la competenza in materia di finanza locale, di mercato e di politiche del lavoro, di organizzazione dei servizi scolastici, istruzione e formazione professionale, protezione civile, governo del territorio e urbanistica, pianificazione del territorio, coordinamento della finanza locale e competenza su enti intermedi e forme associative dei comuni; definire nei procedimenti la clausola di salvaguardia con un voto favorevole preventivo del Senato; prevedere anche l’iniziativa della Regione per l’attribuzione di materie o funzioni di competenza statale; prevedere la previa intesa con il Senato nell'esercizio della potestà regolamentare per ciò che riguarda nelle materie di cui alle lettere m) e p) dell'articolo 117 della Costituzione (livelli essenziali delle prestazioni e leggi elettorali, organi di governo e funzioni di enti locali). TB/