Regione Umbria - Assemblea legislativa


LEGGE ELETTORALE: “NON PARITÀ DI GENERE, MA PARI LIBERTÀ DI MISURARSI ATTRAVERSO LA DOPPIA PREFERENZA” - ZAFFINI (FD'I) SUGGERISCE DI APPOGGIARE LA SUA PROPOSTA DI RIFORMA

In sintesi

Il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Franco Zaffini, nell'evidenziare la bocciatura “in toto” da parte della Camera della questione legata alla parità di genere nella riforma della legge elettorale, invita ad appoggiare la proposta modificativa della legge elettorale regionale per inserire la doppia preferenza di genere, di cui è primo firmatario. Nel rimarcare che “non bisogna inseguire la 'parità di genere', ma “pari libertà di misurarsi attraverso la doppia preferenza”, per Zaffini “l'esistenza di due generi storicamente e culturalmente portatori di talenti differenti rappresenta un valore aggiunto a patto che quei valori e quella 'differente progettualità politica' trovino pari ed adeguata rappresentanza istituzionale”.

(Acs) Perugia, 11 marzo 2014 - “Non parità di genere, ma pari libertà di misurarsi attraverso la doppia preferenza. Ai tanti paladini della parità di genere che anche in Umbria in questi giorni si sono 'strappati i capelli' per quanto stava accadendo alla Camera dei Deputati, suggerisco di appoggiare la nostra proposta modificativa della legge elettorale regionale per inserire la doppia preferenza di genere”. Così il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Franco Zaffini, che ricorda di essere il primo firmatario di una proposta di legge presentata nel 2012 (altri firmatari: Monacelli-Udc, Rosi-Ncd) ispirata dall'opportunità di “accrescere quantitativamente la presenza delle donne nelle istituzioni rappresentative e di governo, anche attraverso interventi  legislativi”.

“Come allora – scrive Zaffini - ritengo che la 'regolamentazione delle pari opportunità' non abbia la finalità di garantire una minoranza in qualche modo debole o svantaggiata, ma quella di conseguire una 'parità effettiva' nell'accesso alla rappresentanza elettiva come garanzia di democrazia: l'esistenza di due generi storicamente e culturalmente portatori di talenti differenti è, infatti, un valore aggiunto a patto che quei valori e quella 'differente progettualità politica' trovino pari ed adeguata rappresentanza istituzionale. Il legislatore quindi – continua l'esponente del centro destra - non è chiamato a colmare la sotto rappresentanza delle donne agendo sul risultato finale (quote rosa), ma ha il dovere di attivare un meccanismo virtuoso di redistribuzione delle opportunità di accesso al sistema di decisione politica, promuovendo pari possibilità di partenza (doppia preferenza di genere). Occorre cioè – spiega Zaffini - una reale rivoluzione del merito, in cui le donne siano messe nelle condizioni di competere ad armi pari con gli uomini. Non quote di genere, ma liste elettorali aperte e imprescindibile introduzione delle preferenze, doppie se di genere diverso: queste modifiche alla legge elettorale statale avrebbero potuto riequilibrare la rappresentanza femminile in Parlamento, che oggi presenta un evidente 'brain drain' a sfavore delle donne”.

Secondo Zaffini “tale soluzione, da un lato consentirebbe di superare le liste bloccate presenti anche nell'Italicum, fatte cioè dai partiti senza la possibilità di scelta da parte degli elettori, e dall'altro non limiterebbe in nessun modo la libertà di scelta dell'elettore che potrebbe  decidere di esprimere una sola preferenza indifferentemente per un candidato di genere maschile o per un candidato di genere femminile. Oppure optare per la doppia preferenza, purché di genere diverso, garantendo il paritario accesso di uomini e donne alle cariche elettive secondo il 'principio del 50 e 50'”.

Per Franco Zaffini, “abbiamo un grande bisogno di una cultura capace di orientare la politica, le relazioni industriali, il pensiero e le pratiche datoriali alla costruzione di Istituzioni e organizzazioni economiche, capaci di 'tirar fuori il meglio da ogni essere umano', come pensava Elinor Ostrom, premio Nobel per l’Economia, non a caso – conclude -, prima e finora unica donna ad averlo vinto”. RED/as


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