TARES: “LA STANGATA PER I TIFERNATI È SERVITA. PER LE FAMIGLIE AUMENTI INTORNO AL 40 PER CENTO” – LIGNANI MARCHESANI (FD'I): “MANCANZA DI TRASPARENZA E DI IMPEGNI PER IL FUTURO”
Il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Fratelli d'Italia) denuncia un forte incremento della Tares per i cittadini e per gli imprenditori di Città di Castello e critica le scelte di politica fiscale che hanno portato ad un incremento della tassa intorno al 40 per cento. Nel rimarcare come le famiglie siano state “bastonate” oltre ogni previsione, per Lignani gli aumenti praticati vanno ben al di là delle previsioni e sono caratterizzati da un chiaro deficit di trasparenza”.
(Acs) Perugia, 21 febbraio 2014 – Il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Fratelli d'Italia) denuncia un forte incremento della Tares per i cittadini di Città di Castello e critica le scelte di politica fiscale che hanno portato ad un incremento della tassa intorno al 40 per cento.
“Finalmente l’entità della stangata è stata resa nota – afferma Lignani - in colpevole ritardo e con una preoccupante mancanza di trasparenza. È arrivata infatti nelle case dei tifernati la terza rata Tares del 2013. Imprese ed attività si vedono colpite violentemente, e lo sapevamo anche, ma le famiglie si vedono bastonate in maniera molto superiore alle previsioni. In sintesi – spiega il consigliere di Fd'I - gli aumenti per le famiglie, comprensivi della rata statale di dicembre, partono da un minimo del 30 per cento ed arrivano fino al 60 per cento, con una media di oltre il 40. Ben al di là delle previsioni e con un chiaro deficit di trasparenza”.
“È noto – continua Lignani - che buona parte degli aumenti è stata determinata dalle politiche criminali del Governo, ma la situazione andava affrontata diversamente. Infatti, l'invio distinto delle rate da pagare ha provocato per Sogepu un aggravio di costi postali di oltre 25mila euro. Occorre quindi per il futuro una politica di investimenti seri, che abbatta i costi di gestione e conseguentemente abbatta le tariffe. Il tutto con un piano che possa dare ai cittadini la certezza di quanto dovranno spendere negli anni successivi, per non replicare la politica del sotterfugio applicata quest'anno, che ha nascosto la stangata fino all'ultimo”.
“Necessario – conclude - prevedere uno sviluppo impiantistico che renda Sogepu competitiva per la gara di 'Ambito' e al contempo riflettere sul rientro dei privati nel capitale sociale. Una società a capitale totalmente pubblico deve destinare ogni risorsa all'abbassamento dei costi per i cittadini e non può permettersi sponsorizzazioni diffuse, tanto meno in un momento così difficile per famiglie ed attività”. RED/pg
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