Regione Umbria - Assemblea legislativa


CONSIGLIO REGIONALE (2) – SANITÀ: RINVIO DELLA MOZIONE SU TICKET INTRAMOENIA – L'ARGOMENTO SARÀ RIESAMINATO IN COMMISSIONE

In sintesi

La mozione presentata dai capigruppo di opposizione Zaffini (Fratelli d'Italia), Nevi (Forza Italia), Mantovani (Nuovo centrodestra) e Monacelli (Udc) per impegnare la Giunta regionale a non ripristinare il ticket del 29 per cento sulle prestazioni specialistiche in intramoenia, è stata rinviata su richiesta degli stessi proponenti, dopo che la presidente Catiuscia Marini ha proposto di ridiscutere la questione all'interno della Commissione competente.

(Acs) Perugia, 18 febbraio 2014 – La mozione presentata dai capigruppo di opposizione Zaffini (Fd'I), Nevi (FI), Mantovani (Ncd) e Monacelli (Udc) per impegnare la Giunta regionale a non ripristinare il ticket del 29 per cento sulle prestazioni specialistiche in intramoenia è stata rinviata su richiesta degli stessi proponenti, dopo che la presidente Catiuscia Marini ha proposto di ridiscutere la questione all'interno della Commissione competente.

Il primo firmatario della mozione, Franco Zaffini (Fd'I), ha illustrato l'atto in Aula spiegando che una “ulteriore misura di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie, in ragione del 29 per cento a carico dei cittadini su quelle in intramoenia, non solo graverebbe pesantemente sulle tasche degli umbri ma finirebbe per rendere più competitive le strutture sanitarie vicine o non troppo lontane delle regioni limitrofe, penalizzando le prestazioni di qualità del nostro sistema sanitario”. Zaffini ha anche ricordato la vicenda giudiziaria legata a questo tema, con il Tar dell'Umbria che, a gennaio 2013, ha dichiarato illegittima l'introduzione del ticket accogliendo tutte le censure dei ricorrenti nei confronti della Regione, mentre il Consiglio di Stato, lo scorso 4 febbraio, ha accolto la pregiudiziale della Regione in quanto solo i pazienti avevano titolo a ricorrere al Tar (il ricorso fu fatto invece da medici e sidnacati, ndr) perché il ticket ha danneggiato direttamente i cittadini con un aggravio di spesa a loro carico.
“Vi sono molti modi – ha detto Zaffini in Aula - per evitare di applicare questo ticket ed ottenere comunque un maggiore introito, ad esempio spalmandolo su tutte le prestazioni non esenti, e sono tante, mentre se applicassimo un aggravio sulla sanità di qualità, che non è un vezzo ma una necessità di tanti cittadini, finiremmo per incrementare ancora di più la mobilità fuori regione, che come abbiamo appena visto in Commissione continua ad aumentare.

La presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini, ha replicato a Zaffini dicendo di “comprendere la sua difficoltà, dopo che ne ha cantate di cotte di crude di fronte a una sentenza che sancisce quello che la Giunta ha sempre sostenuto, ovvero la correttezza del proprio operato. Il punto centrale della sentenza è il riconoscimento che la delibera impugnata è attuativa della norma di carattere finanziario che introduce la misura alternativa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale in recepimento dell'accordo fra le Regioni ed i Ministeri competenti. La Giunta – ha spiegato Marini - non ha agito in un percorso autonomo e discrezionale ma ha attuato una misura dello Stato di carattere meramente finanziario, che quindi non può essere impugnata con questa modalità. La scelta era: o 10 euro per tutti, quindi per ogni ricetta, o una modulazione che doveva essere approvata dal Ministero delle finanze e da quello per la Salute e poi recepita con delibera regionale. Trattasi di mero recepimento di questo accordo. Non volevamo applicare un aggravio di 10 euro a tutti ma dovevamo ottenere un gettito da 10 milioni e 900mila euro, come richiesto dal governo allora sostenuto anche da Zaffini. Quindi – ha proseguito la presidente - alla luce della sentenza la delibera è vigente e la modifica richiesta presuppone una modifica degli accordi Ministeri-Regione. Per cui propongo – ha concluso – un approfondimento della questione in sede di Commissione sanità del Consiglio regionale, dove la Giunta riferirà le valutazioni che sta facendo con il ministero per una rimodulazione più omogenea dei ticket. Non possiamo scaricare tutto sui cittadini sui cittadini o rimettere il ticket agli esenti. E' necessario rivedere tutto, intramoenia e prestazioni universalistiche, e discutere su come l'Umbria può agire per i 10 milioni di compartecipazione”. PG/


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