Regione Umbria - Assemblea legislativa


FCU: “GRAVI DISFUNZIONI E SPRECHI. LA GIUNTA CHIARISCA LE RESPONSABILITÀ” - BRUTTI (IDV) CON UNA INTERROGAZIONE TORNA A CHIEDERE CONTO DEL MANCATO UTILIZZO DEI LOCOMOTORI 'PINTORICCHIO'

In sintesi

Durante una conferenza stampa a Palazzo Cesaroni, il consigliere Paolo Brutti (Italia dei valori) ha presentato i contenuti di una interrogazione rivolta alla Giunta regionale e incentrata sulle “responsabilità delle gravi disfunzioni e degli sprechi nella gestione della ex Ferrovia centrale umbra, anche in relazione alla vicenda dell'inutilizzo degli elettrotreni “Pinturicchio”.

(Acs) Perugia, 11 febbraio 2014 – La Regione Umbria avrebbe investito nello sviluppo della ex Ferrovia centrale umbra molte decine di milioni di euro senza però riuscire a dotarsi di un sistema di trasporto su ferro efficiente ed anzi trovandosi con molte apparecchiature inutilizzare e inutilizzabili. Lo sostiene il consigliere regionale Palo Brutti (Italia dei valori) che sull'argomento ha presentato alla Giunta una interrogazione a risposta immediata (question time), oggi illustrata durante una conferenza stampa a Palazzo Cesaroni.

Secondo il consigliere Idv “dei quattro treni 'Pintoricchio' acquistati per 18milioni di euro per farli circolare sulla rete Fcu, uno solo è in funzione sulla tratta Ponte S.Giovanni–Ellera. Uno è tenuto fermo per eventuale sostituzione durante il servizio, due sono fermi e abbandonati, uno in attesa di ricambi e l'altro a causa di 'cannibalizzazione' dei pezzi di ricambio”. Inoltre i treni in questione sono progettati per raggiungere una velocità massima di150 chilometri orari, ben al di sopra dei limiti strutturali dei binari regionali (90 chilometri orari). Funzionerebbero poi ad energia elettrica ma la rete Fcu è stata elettrificata solo per una parte e ora non sarebbe comunque in grado di fornire la tensione sufficiente al funzionamento di convogli che per il loro peso non potrebbero superare la pendenza della tratta Ponte S.Giovanni– Perugia (peraltro non elettrificata). Ad oggi quindi sulla linea Fcu circolerebbero soltanto motrici alimentate a gasolio mentre il “Pintoricchio” potrebbe circolare “solo sulla rete delle Ferrovie dello Stato”. Brutti ha poi messo in evidenza che “i lavori per la nuova stazione di Ponte S.Giovanni, dal costo di 5milioni di euro, non potenzieranno lo scalo ma ne ridurranno anzi il numero di binari da 6 a 5. La frequenza dei treni che potrebbero coprire la tratta verso Perugia è di 8/10 minuti, ma non ci sono corse perché manca l'utenza interessata. Inoltre lungo il percorso giace oltre 1 chilometro di binari, che sono stati raddoppiati ma senza essere collegati alla rete: ulteriori 6 milioni di euro spesi senza risultati”.

Il consigliere regionale affida poi al suo atto ispettivo, la cui discussione “sarebbe prevista per la seduta di question time di martedì 18 febbraio”, alcuni interrogativi legati “al mancato utilizzo di un sistema di gestione automatica delle sottostazioni elettriche (costato 500 mila euro), delle macchinette obliteratrici per la “comunità tariffaria”, abbandonate in un deposito e al sistema degli appalti, che in gran parte sarebbero stati vinti dalla stessa società campana che, dopo un iniziale ribasso di oltre il 30 percento, avrebbe richiesto forti adeguamenti per varianti in corso d'opera”. In conclusione Paolo Brutti ha annunciato che chiederà conto all'assessore regionale ai trasporti Silvano Rometti “dello stato comatoso del servizio di trasporto su treno (dopo un investimento che negli anni della gestione regionale è arrivato a 120 milioni), che invece dovrebbe essere, come ipotizzato nella prima stesura del Piano regionale dei trasporti, il cardine del sistema di trasporto pubblico locale”. MP/

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