Regione Umbria - Assemblea legislativa


TURISMO: “COMITATO DI COORDINAMENTO E PIANO ANNUALE NON ATTIVATI. LA GIUNTA SPIEGHI” - UNA INTERROGAZIONE DI ROSI (NCD)

In sintesi

Il consigliere regionale del Nuovo Centrodestra, Maria Rosi, ha presentato una interrogazione all'Esecutivo di Palazzo Donini per ottenere chiarimenti circa la costituzione e il funzionamento del Comitato di coordinamento per la promozione turistica integrata e la mancata adozione del Piano annuale di attività. Per Rosi è prioritario “dare sostanza e contenuti alla promozione integrata e mettere a sistema anche le risorse di altri comparti strettamente connessi al turismo”.

(Acs) Perugia, 5 febbraio 2014 – La Giunta regionale spieghi quali sono le politiche attuate per sostenere la promozione turistica integrata dell'Umbria, se il Comitato di coordinamento per la promozione turistica e integrata funziona davvero e perché non è stato ancora adottato il Piano annuale di attività di promozione turistica e integrata per il 2014. Lo chiede, con una interrogazione all'Esecutivo di Palazzo Donini, il consigliere Maria Rosi (Nuovo Centrodestra).

Il consigliere regionale, facendo riferimento al Documento annuale di programmazione approvato ieri, sottolinea che esso “pur individuando una serie di azioni a sostegno del turismo, non tratta in modo adeguato il tema centrale e strategico dell'integrazione delle politiche per il turismo con altre politiche ad esso connesse, che viene rinviato al prossimo triennio di programmazione turistica regionale. Nel corso del 2014 si assisterà così solo all'avvio dell'attuazione del nuovo Piano triennale per il turismo, in cui saranno previste soltanto le azioni dirette ad aumentare la conoscenza del fenomeno turistico in Umbria e al potenziamento del sistema di accoglienza. Non è stato ancora presentato il Piano annuale di attività di promozione turistica e integrata per il 2014, che invece doveva arrivare entro il 31 ottobre 2013. A quasi un anno dalla sua costituzione non è ancora funzionante il Comitato di coordinamento per la promozione turistica e integrata, al quale sono attribuiti compiti rilevanti e strategici di promozione. Infine il ruolo assegnato a Sviluppumbria in materia di promozione integrata del turismo non sembra per ora dare i risultati sperati”.

Rosi mette in evidenza che “è quanto mai necessario ottimizzare l'impiego delle esigue risorse disponibili per investire nella promozione e nella comunicazione in termini di qualità e di quantità, trasformando la potenziale attenzione verso la nostra regione in una reale occasione di sviluppo economico, culturale e sociale. Occorre inoltre dare sostanza e contenuti alla promozione integrata e mettere a sistema anche le risorse di altri comparti strettamente connessi al turismo come l'agricoltura, la cultura, il patrimonio artistico, l'enogastronomia e l'ambiente per trasformare la scelta politica della promozione integrata in azioni concrete e realizzabili mediante una nuova governance istituzionale, con un nuovo ruolo di Sviluppumbria e con un forte ruolo di regia e di sintesi da parte della Regione Umbria”. L'esponente dell'opposizione mette in rilievo che “mentre sui mercati si registra un sempre maggiore interesse per la nostra regione, l’Umbria rischia di non saper cogliere questa occasione. Anche a causa della mancanza di una solida politica regionale di promozione integrata del territorio c'è il pericolo di vanificare l'enorme potenzialità di sviluppo e di valorizzazione del nostro territorio”.

Dai dati pubblicati dalla Giunta regionale emergerebbe che “nel periodo gennaio-novembre 2013, si sono registrati 2.077.030 arrivi e 5.518.772 presenze, con una variazione percentuale del +0,41 per cento negli arrivi e -1,93 per cento nelle presenze, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Risulterebbe complessivamente positivo l'andamento dei turisti stranieri (+2,19 per cento arrivi e +0,55 per cento presenze), mentre sono proprio i flussi dei turisti italiani a evidenziare ancora variazioni negative (-0,34 per cento arrivi e -3,39 per cento presenze), e, un andamento analogo riguarderebbe le strutture alberghiere ed extralberghiere, dove solo la metà dei comprensori umbri riesce a registrare buone performance”. MP/


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