QUESTION TIME (7): “ASSISTENZA ESTERNA QUASI IMPOSTA E ILLEGALITÀ DIFFUSA” - ZAFFINI (FD'I) INTERROGA SUL PROSPERIUS DI UMBERTIDE – MARINI: “MAI RICEVUTO SEGNALAZIONI, ISTITUTO MOLTO QUALIFICATO PER RIABILITAZIONE”
(Acs) Perugia, 21 gennaio 2014 - Franco Zaffini (capogruppo Fratelli d'Italia) nella interrogazione discussa nel question time di oggi chiede chiarimenti “urgenti” sull'assistenza ai pazienti ricoverati presso l'Istituto Prosperius Tiberino di Umbertide” parlando anche di situazione di “illegalità diffusa” determinata dalla forma societaria misto pubblico-privato in cui la maggioranza delle azioni è in mano a questo ultimo, “modalità vietata dalla legge (Dlgs 'n.229/99') rispetto alla quale aspetto ancora risposta ad una mia interrogazione”. Zaffini nello specifico chiedeva conto di quanto evidenziato da “numerose segnalazioni di cittadini i quali lamentano il fatto che da parte dell'amministrazione dell'Istituto si eserciterebbero pressioni sui pazienti, o i loro parenti, per integrare l'assistenza fornita con prestazioni di operatori privati, a pagamento. Una prassi consueta – ha spiegato - attuata con insistenza e con modalità tali da mettere addirittura in discussione la permanenza del malato presso il centro. Se accertati tali fatti sarebbero gravissimi considerando l’istituto Prosperius riceve dalla Regione delle rette in virtù delle particolari patologie che gestisce, che vanno dai 230 ai 290 euro al giorno”.
La presidente Catiuscia Marini, ha risposto all'interrogazione invitando Zaffini ad una maggiore cautela nell’uso di “termini come illegalità diffusa o mancanza di legalità” in una delle strutture una delle strutture “più qualificate del sistema riabilitativo regionale, riguardante la riconversione di gran parte dell’ospedale di Umbertide”. L'istituto Prosperius, ha spiegato Marini, nasce dentro una sperimentazione prevista dalla cosiddetta “legge Bindi nel 99 e ha riguardato anche la riconversione di gran parte dell’ospedale di Umbertide e oggi rappresenta con Trevi, un centro di riabilitazione tra i più importanti, con i suoi 111 posti complessivi, con l'accreditamento istituzionale riconosciuto dalla Regione nel 2013. In virtù di ciò – ha spiegato - la struttura è sottoposta a rigorosi e stringenti controlli per il mantenimento e la verifica di tutti i requisiti. Attualmente l’istituto Prosperius ha 85 operatori, 19 os, 4 ausiliari, 26 infermieri 6 medici, 31 fisioterapisti, 4 massoterapisti, uno psicologo e un dietista per un totale complessivo di 85 operatori superiore a quello previsto dalla tabella ministeriale. Alla Regione come Ente e alla azienda Asl non sono mai venute formali richieste da parte di cittadini e pazienti rispetto alla possibilità di avere assistenza autonoma, che è una scelta autonoma del paziente, e non è né sostitutiva né integrativa del personale obbligatorio”.
Zaffini nella replica nel precisare che “ad essere messa in discussione non è la qualità dei servizi offerti dal Prosperius, di natura privata e pagate dalla Regione con rette talmente significative, 290 euro al giorno, tali da far evitare al numeroso personale di chiedere ai parenti di assistere i malati con operatori privati”. Zaffini ha ribattuto infine sulla l’obiezione sulla situazione di “illegalità” cui aveva fatto riferimento ricordando che “la sperimentazione prevista dalla legge Bindi va avanti dal '98, e quindi non può essere certo definita ancora come tale. Su questo punto aspetto ancora una risposta ad una mia ormai vecchia interrogazione”. TB/
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