QUESTION TIME (6): “SPIEGARE I MOTIVI DELL'INCARICO RIPETUTAMENTE CONFERITO IN AMBITO SANITARIO” - MONNI (NCD) INTERROGA MARINI CHE RISPONDE “COMPENSO MOLTO MINORE DI QUELLO INDICATO E FONDI DEL MINISTERO”
(Acs) Perugia, 21 gennaio 2014 - “In un momento di crisi economica così profonda vorremmo sapere per quale motivo è stato nuovamente affidato questo incarico alla dottoressa Moccoli e cosa ha fatto in questi anni”. Lo ha chiesto, durante la seduta odierna del Consiglio regionale dedicata alle interrogazioni a risposta immediata, il consigliere regionale Massimo Monni (Ncd). L'esponente dell'opposizione ha evidenziato che “l'Esecutivo regionale ha ritenuto necessario affidare un incarico di collaborazione coordinata e continuativa alla dottoressa Stefania Moccoli, riconoscendole un compenso lordo di 91mila euro. La dottoressa ha un contratto di consulenze con la Regione dal 2005, svolge e ha svolto presso il Comune di Trevi prima l’incarico di assessore ai servizi sociali e ora di di vicesindaco. La Regione Umbria in questi quattro anni di consulenza ha sostenuto un costo di oltre 200mila euro per questo incarico e, vista la situazione economica del Paese, è evidente che sarebbe opportuno non attivare consulenze esterne, utilizzando invece le risorse interne della Regione”.
La presidente Catiuscia Marini ha risposto spiegando che “la dottoressa è coinvolta nel 'Progetto sangue', frutto di un accordo che riguarda il 'Centro nazionale sangue' e gli adempimenti previsti dall’accordo tra Governo e Regioni relativamente alla strumentazione strutturale, organizzativa e tecnologica delle attività sanitarie dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta e sulle visite di verifica. Sono state fissate risorse nazionali con appositi fondi ministeriali per l’implementazione di questo programma. La struttura regionale ha proceduto a pubblicare due avvisi pubblici di valutazione comparativa per due incarichi, uno per il profilo giuridico-amministrativo e uno per il profilo economico-finanziario come previsto dai requisiti del programma nazionale. La cifra evidenziata non è il compenso, ma è il costo complessivo con gli oneri anche a carico dell’Ente Regione che sottoscrive il contratto: poi c’è il lordo che è circa la metà del costo complessivo. Un lordo che per le collaborazioni non comprende ferie e malattie, a differenza del personale dipendente dell’Ente. La Commissione tecnica ha svolto una comparazione dei curricula attraverso punteggi di valutazione, con la massima trasparenza, in base alle precedenti esperienze lavorative presso Enti pubblici o privati nelle materie oggetto dell’incarico: procedure di accreditamento dei centri trasfusionali, certificazione e partecipazione a corsi, conoscenza della lingua straniera inglese. È stata fatta la procedura comparativa, la dottoressa ha avuto un punteggio di 88 su 100. I precedenti incarichi ricoperti da questa Amministrazione sono essenzialmente tre, sempre su progetti ministeriali: uno risalente al periodo 2006 – 2007, uno nel 2008 – 2009 (buone pratiche nei disturbi alimentari) e un terzo programma sulla donazione degli organi, che ci ha permesso di essere la prima Regione italiana in questo progetto”.
Monni ha replicato chiedendo se “con in tutto il personale della Regione, milletrecento dipendenti, davvero non c'era una persona in grado di ricoprire queste funzioni. Chi ottiene queste consulenze, per coincidenza, è anche un dirigente e un amministratore del centrosinistra. In questo momento drammatico forse era opportuno che questi soldi si risparmiassero. Se avete necessità di trovare una persona competente fate un bando pubblico e assumete a tempo indeterminato”. MP/
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