DROGA: “A PERUGIA ALTRO RECORD NEGATIVO PER LE DROGHE SINTETICHE. URGENTI INTERVENTI DI PREVENZIONE NELLE SCUOLE E POLITICHE DI CONTRASTO PIÙ MODERNE” - NOTA DI ROSI (NCD)
(Acs) Perugia, 11 gennaio 2014 - “L'Umbria deve adeguare le proprie politiche antidroga, ferme ai primi anni '70, puntando sulla prevenzione e su attività di contrasto da avviare fin dalle scuole inferiori, spiegando già agli studenti delle elementari i rischi e le conseguenze negative dell'uso delle sostanze stupefacenti”. Lo afferma il consigliere regionale Maria Rosi (Ncd), commentando quanto emerso nel corso dell'incontro organizzato a Perugia dal Dipartimento nazionale delle politiche antidroga per presentare il “Piano di azione nazionale di lotta alle nuove sostanze psicoattive”.
Il consigliere regionale di opposizione, ricordando che una propria proposta di legge in materia di contrasto alla droga è “ancora ferma nelle Commissioni quando invece rappresenterebbe un segnale forte contro un fenomeno gravissimo”, evidenzia che le politiche antidroga adottate dalle strutture sanitarie regionali sono datate e risalgono all'inizio degli anni '70: “il meritorio lavoro svolto dai Sert non è più sufficiente ne adeguato alla realtà delle dipendenze giovanili, che richiedono un approccio incentrato più sulla prevenzione che sulla cura, con grande attenzione alla fase scolare”. Rosi rimarca che “è mancata la prevenzione nelle scuole. Con la scusa che i fondi a disposizione non sarebbero sufficienti non si è intrapreso alcun percorso per fare azioni chiare nei luoghi di istruzione. C'è stata la paura di affrontare il problema dello spaccio e del consumo tra i giovani, mentre invece bisogna parlare ai ragazzi con il loro linguaggio, fin già dalle scuole elementari e dalle medie, utilizzando approcci appropriati e parlando ai giovani in modo chiaro, semplice ed efficace. L'uso di droghe leggere porta a quello delle droghe pesanti, chimiche e sintetiche e questo circolo vizioso deve essere spezzato”.
Il consigliere del Nuovo Centrodestra annuncia infine che, in occasione della visita del ministro Beatrice Lorenzin all'ospedale di Perugia, verrà ribadito all'esponente dell'Esecutivo nazionale che a Perugia e in Umbria non ci sono solo eccellenze sanitarie ma anche alcuni “bollini neri”, come appunto quello delle politiche antidroga. Rosi rivolge infine un elogio al precedente questore di Perugia, che “ha affrontato in modo frontale gli spacciatori, rimpatriandone molti. L'auspicio è che il nuovo questore possa fare ancora di più e ancora meglio in questa guerra contro la delinquenza, a cui va affiancata una attività di prevenzione incentrata anche sui danni che i giovani si producono assumendo droghe che poi li porteranno ad avere gravi patologie, che il sistema sanitario si troverà a curare, probabilmente impreparato, tra 5 o 10 anni”. RED/mp