SER.T: “CORRELAZIONE TRA AFFIDO DIRETTO DEL METADONE E CRIMINALITÀ” - LIGNANI MARCHESANI (FD'I) SOLLECITA RISPOSTE ALLA SUA INTERROGAZIONE
Il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Fd'I) sollecita la risposta, richiesta in forma scritta, alla sua interrogazione che chiede conto “per ogni singolo SerT, delle percentuali di affidamento diretto di metadone rispetto all’utenza in carico, oltre alla consistenza della dose media affidata e alla percentuale di 'affidi' ai tossicodipendenti residenti rispetto a quelli non residenti”.
(Acs) Perugia, 4 dicembre 2013 - “La Giunta regionale è inadempiente nel rispondere ad una interrogazione sulle politiche sanitarie dei SerT.: è altamente probabile che non si voglia riconoscere la correlazione esistente tra 'affido diretto' del farmaco e criminalità sul territorio”: lo sostiene il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Fd'I), che ha presentato sull'argomento un'interrogazione nello scorso mese di agosto, chiedendo conto “per ogni singolo SerT, delle percentuali di affidamento diretto di metadone rispetto all’utenza in carico, oltre alla consistenza della dose media affidata e alla percentuale di 'affidi' ai tossicodipendenti residenti rispetto a quelli non residenti”.
L'atto ispettivo “sollevò all'epoca – riferisce Lignani Marchesani - l’indignazione sindacale e del politicamente corretto. Per disguidi legati al periodo feriale, su cui non vogliamo speculare, il protocollo della stessa risale però 'solo' al 19 settembre. Sono comunque già trascorsi, ad oggi, più di cinquanta giorni, invece dei quindici previsti dal regolamento, in attesa di ricevere la risposta, tra l’altro richiesta in forma scritta. Un lasso di tempo fin troppo lungo che lascia presagire, da parte della Giunta regionale, la mancanza di volontà nel fornire risposte in una materia delicata come le politiche terapeutiche dei SerT, che hanno risvolti strategici e crediamo 'imbarazzanti' non solo in campo medico, ma anche per le conseguenze che ne derivano, dal mercato della droga alla sicurezza sociale”. “Vale la pena ricordare – prosegue Lignani - che nell’interrogazione si chiedeva conto, per ogni singolo SerT, delle percentuali di affidamento diretto di metadone rispetto all’utenza in carico, oltre alla consistenza della dose media affidata e alla percentuale di 'affidi' ai tossicodipendenti residenti rispetto a quelli non residenti. Domande estremamente semplici e lineari, alle quali l’assessorato ed il suo direttore possono certamente rispondere in pochi giorni. Il sospetto, neanche a dirlo, è che possano esistere luoghi dove si privilegia l’affidamento diretto e dove, guarda caso, 'proliferano' anche soggetti non residenti. Una sorta di paradiso per tossici, dove fiorirebbe un mercato nero del metadone e dove, con ogni probabilità, i tassi di criminalità potrebbero essere più alti. Ci auguriamo – conclude - di essere smentiti da una celere risposta, il cui ritardo rimane comunque ingiustificato”. RED/pg