Regione Umbria - Assemblea legislativa


QUESTION TIME (2): “FAR INTERVENIRE LA FINANZA PER VERIFICARE CORRETTEZZA BIGLIETTAZIONE” - MONNI (NCD) INTERROGA ROMETTI CHE ASSICURA “CONTROLLI CONTINUI SUI TICKET UMBRI, MAGNETICI E NON REPLICABILI”

(Acs) Perugia, 26 novembre 2013 - “Effettuare un controllo capillare e chiedere alla Guardia di Finanza di verificare se in Umbria è accaduta una cosa analoga a quanto avvenuto a Roma, ossia l’esistenza di un sistema di clonazione dei biglietti all’interno dell’azienda di trasporto pubblico”. Lo ha chiesto, con una interrogazione a risposta immediata rivolta alla Giunta, il consigliere regionale Massimo Monni (Ncd), spiegando che “è stata accertata l’esistenza di un sistema di clonazione dei biglietti all’interno dell’azienda di trasporti Atac, una gestione che è stata connotata come associazione criminale, con un ammanco stimato in oltre 100 milioni di euro. Visto quanto successo a Roma è necessario sapere se a Perugia potesse esistere un sistema analogo, tanto più che la Giunta regionale che in questo periodo ha elargito un finanziamento ponte di 17 milioni di euro che rischiamo di non riavere mai indietro”.

L'assessore Silvano Rometti ha risposto evidenziando che “la bigliettazione del trasporto pubblico in Umbria è stata oggetto di investimenti per uniformare le obliteratrici e rendere quindi unici i titoli di viaggio magnetici e le smart card nella nostra regione. Il sistema è sottoposto di continuo a controlli incrociati fra i dati del venduto e i dati dei ticket obliterati. L’Atac ha avuto problemi con un sistema di bigliettazione cartaceo, quindi facilmente riproducibile, mentre i nostri sono biglietti magnetici. Da un approfondimento che abbiamo fatto a seguito di questa interrogazione sono in grado di dire che il sistema umbro è esente da contraffazioni o da clonazioni. Sulle risorse anticipate: noi le riprenderemo perché non sono altro che anticipazioni di finanziamenti che avremmo dovuto dare in futuro. Il percorso che ci eravamo dati sta volgendo al termine, speriamo quindi di avere superato le difficoltà maggiori che l’azienda ha incontrato a seguito dei servizi fuori regione che non sono stati pagati prima e purtroppo continuano a non essere pagati neanche adesso”.

Il consigliere Monni ha replicato notando che “forse era più opportuno far fare queste verifiche a un gruppo terzo, come la Guardia di Finanza. L'assessore afferma che non c’è stata nessuna manovra non congrua e i 17 milioni che la Regione ha anticipato rientreranno nelle casse: due dichiarazioni che mi auguro siano veritiere. Ho notato con grande stupore che, nella riorganizzazione della Regione, il presidente di Umbria Mobilità è stato reintegrato e messo subito al vertice: ciò significa che chi gestisce un’azienda che fa un buco di bilancio di 130 milioni viene nuovamente premiato con un incarico di prestigio”. MP/


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