Regione Umbria - Assemblea legislativa


SANITÀ: “LA GIUNTA REGIONALE DIA OPERATIVAMENTE SEGUITO ALLA RISOLUZIONE SULLA PATOLOGIA” - LA SOLLECITAZIONE DI GORACCI (CU) IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE

In sintesi

Prendendo spunto dalla 'Giornata mondiale del diabete', indetta per il 14 novembre 2013, il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro) apre una riflessione, “come rappresentante istituzionale e diabetico da 30 anni”, su alcuni aspetti della patologia diabete. Per Goracci la risoluzione approvata dall'Assemblea regionale deve trovare una sollecita attuazione operativa da parte dell'Esecutivo di Palazzo Donini.

(Acs) Perugia, 11 novembre 2013 - “Fermo restando che la ricerca, la scienza medica, la professionalità dei medici e degli operatori sanitari tutti, sono e saranno sempre un riferimento imprescindibile, un ruolo e uno spazio sempre maggiori dovranno essere riconosciuti a pazienti e associazioni di riferimento, per far vivere la malattia, oltre che con le terapie, le dosi, i farmaci, anche come grande opportunità di relazione socio-culturale, avente come pietre miliari l’amicizia, la solidarietà, lo scambio, la vicinanza e tanta, tanta normalità. La società intera, da questo punto di vista, è chiamata a uno scatto in avanti”. Lo afferma il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista umbro), aprendo una riflessione “come rappresentante istituzionale e diabetico da 30 anni” su alcuni aspetti della patologia diabete, che trae spunto dalle iniziative riguardanti la 'Giornata mondiale del diabete', indetta per il 14 novembre 2013.

Goracci sottolinea che “il diabete è sempre più diffuso, anche nella nostra regione; è una malattia che, se mal gestita, può creare problemi di salute e patologie collaterali molto serie. Al contrario, se ben controllata, può consentire una qualità di vita assolutamente normale. Il Consiglio regionale dell’Umbria ha approvato in questo ambito, nel settembre scorso, una risoluzione importante, che contiene dei punti sicuramente utili e qualificanti: fare in modo che le risposte ai pazienti diabetici abbiamo una totale uniformità e omogeneità su tutto il territorio regionale; operare in modo che il ruolo del medico di base sia sempre più presente, competente, legato al problema; lavorare affinché i centri diabetologi (certamente non esenti da razionalizzazioni, ma tendenti a dare servizi sempre più qualificati evitando generici tagli) corrispondano alla geografia e alla presenza di pazienti sul territorio della regione e abbiano sempre garantita la presenza del medico diabetologo, di un numero di infermieri adeguato, del dietologo, del podologo e assicurino almeno la consulenza (nel tempo presenza costante) dello psicologo; attivarsi affinché il diabetico senza privilegi abbia l'opportunità di curarsi in tempi congrui senza essere ostacolato dalla burocrazia e tendere a dare risposte sempre più puntuali e tempestive, fattore che nel tempo significherà anche risparmio consistente sui costi, sul problema del piede diabetico e dell'individuazione del 'diab-tutor'”.

Il consigliere regionale, nell'auspicare anche “un rapporto sempre più stretto tra la scuola e le strutture sanitarie”, evidenzia che “questi punti (va ricordato che le associazioni dei diabetici avevano avanzato una proposta di legge quadro che inizialmente avevamo condiviso, che io condivido tuttora e che per il momento è sospesa), comunque molto importanti, non devono essere solo delle enunciazioni, pur apprezzabili, ma urge che diventino per il Governo regionale un autentico riferimento operativo. Con verifiche, riscontri, controlli, confronti”. RED/mp


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