Regione Umbria - Assemblea legislativa


AGRICOLTURA: “ACCESSO ALLA TERRA: ARRIVARE ALL'APPROVAZIONE DELLA LEGGE ENTRO LA FINE DELL'ANNO” - NOTA DI STUFARA (PRC-FDS) SULL'INCONTRO CONSULTIVO PUBBLICO IN SECONDA COMMISSIONE

In sintesi

Il consigliere regionale Damiano Stufara (Prc-Fds) commenta con favore gli esiti del confronto pubblico svoltosi stamani in seconda commissione su tre proposte di legge riguardanti l'accesso al patrimonio  agro-forestale pubblico, una delle quali, porta la sua firma. Secondo Stufara il vivo interesse sui temi oggetto del confronto dimostra la necessità di un rapido intervento legislativo regionale, che tuteli i beni comuni e favorisca il reinsediamento produttivo ed occupazionale.

(Acs) Perugia, 7 novembre 2013 - “Il vivo interesse che si sta manifestando in Umbria rispetto all'utilizzo del patrimonio agro-forestale pubblico dimostra la necessità di un rapido intervento legislativo in ambito regionale, incentrato sulla tutela dei beni comuni e sul reinsediamento produttivo ed occupazionale”. Così il capogruppo regionale di Prc-Fds, Damiano Stufara sugli esiti dell'incontro consultivo pubblico su tre proposte di legge in materia di agricoltura avvenuto stamani in seconda Commissione. Una delle tre proposte "Disposizioni per la lavorazione, trasformazione e vendita di limitati quantitativi di prodotti agricoli nell'ambito della filiera corta e della produzione locale", vede come primo firmatario lo stesso Stufara (Prc-Fds), insieme ai colleghi Barberini e Galanello (Pd).

“La crisi che interessa da anni l'economia dell'area europea – spiega il capogruppo Prc-Fds - ha nel settore agricolo dei risvolti particolarmente gravi, che minacciano direttamente la sovranità alimentare e l'efficacia degli strumenti di governo del territorio. La perdita di posti di lavoro e la drastica riduzione del numero di imprese agricole – aggiunge - comportano infatti lo smantellamento dei tradizionali presidi economico-sociali diffusi nel territorio rurale, dove si accentuano i fenomeni di concentrazione delle proprietà e di inutilizzo dei beni agricoli. Il contrasto di questo processo regressivo è possibile solo definendo un nuovo modello di impiego della terra, trasparente e condiviso tra gli enti locali e la Regione, che la sottragga tanto all'alienazione quanto all'abbandono. Un modello di agricoltura sociale – spiega -, che coniughi la promozione di vecchie e nuove esperienze produttive, in particolare in campo cooperativistico, con il reinserimento lavorativo delle fasce sociali più colpite dalla crisi, l'accesso al credito, la formazione, l'incentivazione della filiera corta e della vendita diretta”.

A giudizio di Stufara, la rapida approvazione di una legge regionale condivisa ed immediatamente operativa è resa ancor più urgente dalla necessità di “scongiurare le intenzioni, espresse a più riprese dal Governo nazionale, di servirsi del patrimonio pubblico per la riduzione del debito pubblico. La terra pubblica può essere invece un autentico strumento anticiclico, in grado di produrre valore sia in termini di reddito e produzioni, che di tenuta del tessuto economico rurale e di ripopolamento ecosistemico. Auspichiamo dunque – conclude Stufara - che la nostra Regione possa dotarsi entro la fine dell'anno di questo indispensabile strumento legislativo. A partire dall'indicazione, emersa in sede di partecipazione, rispetto all'assunzione della legge sottoscritta da me e dai colleghi Galanello e Barberini, maggiormente organica, quale testo base per la definizione di un disegno unificato e condiviso”. RED/tb


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