Regione Umbria - Assemblea legislativa


CONSIGLIO REGIONALE (2) - DIABETE: APPROVATA ALL'UNANIMITÀ LA RISOLUZIONE IN MATERIA DI CURA E PREVENZIONE DELLA MALATTIA

In sintesi

Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità la proposta di risoluzione contenente disposizioni in materia di cura e prevenzione del diabete che impegna la Giunta a fare proprie le istanze sollevate dalle associazioni di diabetici, dando risposte omogenee ai malati su tutto il territorio regionale, strutturando i centri diabetologici con dietologo, podologo, diabetologo e psicologo, e puntando forte sulla prevenzione.

(Acs) Perugia, 15 ottobre 2013 – L'Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato all'unanimità la proposta di risoluzione contenente disposizioni in materia di cura e prevenzione del diabete, che impegna la Giunta a fare proprie le istanze sollevate dalle associazioni di diabetici (che erano state già recepite dai consiglieri regionali in una proposta di legge che in dieci avevano firmato, tra maggioranza ed opposizione), dando risposte omogenee ai malati su tutto il territorio regionale, strutturando i centri diabetologici con dietologo, podologo, diabetologo e psicologo, e puntando forte sulla prevenzione. Il documento impegna la Giunta anche ad organizzare almeno annualmente una giornata di studio e approfondimento a livello regionale sulla malattia, coinvolgendo tutti i soggetti interessati, nonché a relazionare, almeno annualmente, alla Commissione competente sull'andamento della malattia, che colpisce decine di migliaia di umbri. E' stato il presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale, Massimo Buconi, ad illustrare in Aula la proposta di Risoluzione, nella quale si chiede ai tre gruppi di lavoro istituiti dalla Giunta nel recepimento di quanto disposto dal Piano nazionale sulla malattia diabetica (i gruppi si occupano di appropriatezza delle prescrizioni, medicina d'iniziativa e razionalizzazione dell'offerta, ndr), di fare in modo che le risposte ai pazienti diabetici siano uniformi ed omogenee su tutto il territorio regionale; che i medici di base siano sempre più presenti, competenti e “legati” al problema; che i centri diabetologici corrispondano alla geografia e alla presenza dei pazienti sul territorio umbro e sia sempre garantita la presenza del medico diabetologo, di un numero di infermieri adeguato, di dietologo, podologo e, se non fisso almeno la consulenza di uno psicologo. Inoltre la risoluzione chiede la messa in rete di tutte le informazioni e i servizi riguardanti il diabete.

IL DIBATTITO.
RAFFAELE NEVI (Forza Italia) – “LA GIUNTA RIFERISCA SULL'ATTUAZIONE IN UMBRIA DEL PIANO NAZIONALE PER IL DIABETE - Abbiamo più volte sollecitato la Giunta ad affrontare questo problema, sollevato da molto tempo. Adesso non sia un documento che rimane lì, compitino svolto bene dalla politica, ma sia concreta attuazione di ciò che chiediamo. Spesso approviamo atti dopo ragionevoli mediazioni ma poi ci sfugge l'attuazione delle misure. La Giunta si impegni a riferire entro mesi sull'attuazione in Umbria del Piano nazionale sul diabete. Spero che con l'avvento del gonfalone recante la dicitura 'Assemblea legislativa' il Consiglio si riappropri della sua funzione primaria, di indirizzo alla Giunta per agire. In questo caso era più opportuno un documento di indirizzi piuttosto che una legge quadro regionale su una sola malattia, poiché avremmo dovuto farne molte altre e non credo sia possibile. Voteremo a favore ma saremo puntuali nel controllo dell'attuazione” .
ORFEO GORACCI (Comunista umbro): “PREVENZIONE FIN DALLA PRIMA INFANZIA E SNELLIMENTO DELLA BUROCRAZIA - Voterò questo atto perché diventa problematico legiferare per ogni singola malattia, difficile stabilire priorità. Ora diamo corso all'impostazione data dal governo e recepita dalla Regione con l'attivazione immediata dei gruppi operativi. Nutro però dubbi su volontà e lealtà da parte del governo. La risoluzione sintetizza abbastanza bene quella che era la proposta delle associazioni, anche se non abbiamo fatto gran figura, firmando tutti assieme una proposta di legge per poi essere costretti a dire 'intanto facciamo un'altra cosa'. Di buono c'è che si punta alla omogeneità di trattamento nei centri di tutta la regione, con dietologo, psicologo e figure che debbono per forza esserci. L'auspicio è che avvenga uno snellimento della burocrazia, come, ad esempio, il poter fare tutti gli esami in una giornata: può sembrare non così importante ma lo è per chi vive la malattia quotidianamente. Altro aspetto importante la prevenzione, non solo per risparmiare sui costi di farmaci, strumenti, diete, analisi e controlli, perché più si peggiora e più aumentano i costi per la comunità, ma anche soprattutto per entrare sempre più nelle scuole, fin dalla prima infanzia, per far apprezzare stili di vita, alimentazione corretta e importanza dell'attività fisica. Gli insegnanti, inoltre, vanno preparati: un minimo di formazione per sapere cosa fare in casi di crisi ipoglicemica dei bambini, può bastare semplicemente far prendere due zollette di zucchero, senza panico e senza essere costretti a chiamare il genitore e farlo assentare dal lavoro”.
CATIUSCIA MARINI (presidente Giunta regionale): “PROPOSTA DI RISOLUZIONE CONDIVISA. LA GIUNTA SE NE FARA' CARICO - La Giunta condivide la proposta di risoluzione, un atto organizzativo tendente a dare risposte il più possibile omogenee ai tanti pazienti che convivono con la cronicità della malattia. Questa era l'esigenza centrale ed è più opportuna la soluzione di un atto amministrativo più che una legge quadro su una singola malattia, a proposito della quale il governo ha predisposto un Piano nazionale, recepito dalla Conferenza Stato-Regioni. Il documento contiene le proposte delle associazioni e la Giunta assumerà gli impegni richiesti dall'Aula”. PG/


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