UMBRIA MOBILITÀ: “ANCORA INCERTEZZE IN SEGUITO AD UN DISSESTO FINANZIARIO LEGATO A SCELTE POLITICHE SBAGLIATE” - NOTA DI MONNI (FI)
Il consigliere Massimo Monni (FI) interviene in merito alla crisi di Umbria Mobilità commentando la notizia del blocco dei pagamenti di stipendi e quattordicesime per i 1300 dipendenti della società. Monni si chiede se “dirigenti e direttore generale dell'azienda percepiranno puntualmente i loro faraonici stipendi non avendo cura di quello che accade ai propri lavoratori”.
(Acs) Perugia, 9 ottobre 2013 - “Sul fronte stipendi, ancora tante incertezze per i 1300 dipendenti di Umbria Mobilità. È di ieri infatti la notizia che il pagamento delle retribuzioni del mese di settembre 2013 e della seconda rata della 14° mensilità 2013, è stato rinviato a data da destinarsi. Una folle decisione dovuta al grave dissesto finanziario che è frutto di decisioni politiche sbagliate, imputabili all'imperizia dirigenziale e alla responsabilità di scelte scellerate di un management tutt'altro che impeccabile”. Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia Massimo Monni, secondo cui “una cattiva gestione di Umbria Mobilità, perpetrata dalla sinistra umbra, ha portato la società sull'orlo del baratro e a rimetterci, come sempre, sono i dipendenti che periodicamente si ritrovano nella situazione di non sapere se otterranno ciò che gli spetta di diritto”.
Per l'esponente dell'opposizione “sarebbe interessante sapere se i dirigenti e il direttore generale dell'azienda percepiranno puntualmente i loro faraonici stipendi non avendo cura di quello che accade ai propri lavoratori. Ribadisco con forza la necessità impellente della Regione Umbra di costituirsi parte civile contro il vecchio consiglio di amministrazione e il vecchio direttore generale. Infatti – aggiunge - nonostante la precedente gestione abbia tentato in ogni modo, persino durante le audizioni in Commissione, di coprire il buco di bilancio dicendo che tutto andava bene, è da ritenersi unica responsabile della grave situazione economica in cui versa oggi l'azienda di mobilità pubblica e di tutti i relativi problemi”.
Monni conclude rilevando che “data la drammatica situazione è ora di dire basta con le logiche spartitorie, con i trattamenti privilegiati dei dirigenti e dei direttori, con le consulenze di centinaia e migliaia di euro, e di pensare solo a salvaguardare centinaia di posti di lavoro e a garantire la sostenibilità economica del sistema umbro”. RED/mp