Regione Umbria - Assemblea legislativa


E45: “LA VORAGINE SUL VIADOTTO PIEVE SANTO STEFANO È UN ATTENTATO ALLA SICUREZZA DEI TRASPORTI NEL TRATTO UMBRO-TOSCANO DELLA STRADA, OGGETTO DI LAVORI PER QUASI 20 MILIONI DI EURO” - ESPOSTO DI CIRIGNONI (LEGA)

In sintesi

Il capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale, Gianluca Cirignoni, ha inoltrato un esposto alla Procura della Repubblica di Arezzo, competente per territorio, per attentato alla sicurezza dei trasporti (articolo 432 del Codice penale, ndr), in merito alla voragine che si è aperta sul viadotto posto lungo la corsia sud della E45 nel Comune di Pieve Santo Stefano. Cirignoni sottolinea che proprio per la manutenzione di quel tratto sono stati stanziati quasi 20 milioni di euro e chiede che la gestione sia ora affidata a Regioni e Province attraversate dall'arteria stradale.

(Acs) Perugia, 5 ottobre 2013 – Il capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale, Gianluca Cirignoni, annuncia di aver inoltrato un esposto alla Procura della Repubblica di Arezzo, competente per territorio, per attentato alla sicurezza dei trasporti (articolo 432 del Codice penale, ndr), in merito alla voragine che si è aperta sul viadotto posto lungo la corsia sud della E45 nel Comune di Pieve Santo Stefano.

 

Solo per un miracolo e per il rapido intervento degli uomini delle forze dell’ordine – informa Cirignoni - non ci sono state gravi conseguenze per gli utenti della strada sulla quale si è aperta la voragine e solamente cinque veicoli sono rimasti danneggiati, per fortuna senza feriti. Fa impressione guardare attraverso la voragine e vedere tra i ferri dell’armatura il terreno posto sotto al viadotto oltre 20 metri più in basso, mentre fa invece rabbia e desta sconcerto sapere che la parte di carreggiata sulla quale si è aperta la voragine è stato recentemente oggetto di lavori realizzati nell’ambito di un appalto da quasi 20 milioni di euro, relativo alla sistemazione e ammodernamento di un tratto della superstrada a cavallo tra Umbria e Toscana”.

 

Auspichiamo – aggiunge il consigliere regionale - che finalmente si colga l’occasione per fare piena luce su come è gestita la manutenzione ordinaria e straordinaria di questa importantissima arteria che è vitale per l’Umbria e la sua economia, e si perseguano i responsabili di una situazione inaccettabile che grava in particolare sul brevissimo tratto toscano. Forse – conclude il capogruppo leghista - sarebbe ora di cambiare la gestione della Sgc Orte/Ravenna affidandola ad un consorzio formato dalle Regioni e dalle Province attraversate, con a capofila l’Umbria, come accaduto per la Sgc Firenze-Pisa-Livorno, passata in gestione dall’Anas alla Regione Toscana e da allora nettamente migliorata”. RED/PG


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