TICKET INTRAMOENIA: “CONSIGLIO DI STATO BOCCIA SOSPENSIVA SENTENZA TAR” - ZAFFINI (FD'I) INTERROGA LA GIUNTA SULLE MODALITÀ DI REPERIMENTO DELLE RISORSE PER FAR FRONTE AL MANCATO GETTITO
Il capogruppo regionale dei Fratelli d'Italia, Franco Zaffini ha presentato una interrogazione (con risposta in Terza Commissione) circa il pronunciamento del Consiglio di Stato, che ha bocciato la richiesta di sospensiva avanzata dalla Regione dell’Umbria rispetto alla Sentenza del Tar, che aveva dichiarato illegittima l’aliquota del 29 per cento imposta ai cittadini sulle prestazioni rese in regime di intramoenia a partire dal 27 febbraio 2012. Zaffini, nel definirsi “facile 'profeta' rispetto alle conseguenze di un provvedimento privo di buon senso” chiede all'Esecutivo di Palazzo Donini come intende reperire le risorse necessarie a far fronte al mancato gettito.
(Acs) Perugia, 30 settembre 2013 – La Giunta dica come intende reperire le risorse necessarie a far fronte al mancato gettito atteso dall’introduzione del ticket sulle prestazioni sanitarie rese in regime di intramoenia, posto che tale aliquota è stata dichiarata illegittima dal TAR e che il Consiglio di Stato ha negato la sospensione della sentenza richiesta dalla Regione”. È quanto chiede, attraverso una interrogazione (con risposta in Terza Commissione), Franco Zaffini (capogruppo Fd'I).
Nel suo atto ispettivo, Zaffini ricorda che “il 9 gennaio 2012 la Giunta regionale ha ratificato un singolare sistema di ticket sanitari per adempiere alle previsioni della legge '111/2011', che obbligava le Regioni a recepire le disposizioni della Legge '296/2006' inserendo i ticket per garantire la sostenibilità del sistema sanitario. Ai fini di questi adempimenti il Decreto 26 luglio 2011 quantificava i gettiti attesi dalle singole regioni prevedendo che l’Umbria, con l’introduzione (per gli assistiti non esenti) di una quota fissa di 10 euro (ticket) sulla ricetta per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, avrebbe dovuto ottenere un gettito pari a 10,9 milioni di euro.
la Giunta regionale si è tuttavia ideologicamente rifiutata di inserire una quota fissa di ticket ed ha elaborato una sistema 'alternativo', con ticket modulati per scaglioni di reddito ed estesi a tutte le prescrizioni. Tale misura – aggiunge Zaffini - è stata ritenuta insufficiente dal Ministero in quanto, rispetto ai 10,9 milioni attesi, garantiva un gettito di soli 7,3 milioni con un minor introito di 3,6 milioni di euro. A quel punto – spiega - l’Esecutivo regionale, non trovando di meglio da fare, a gennaio 2012 con la sopra citata delibera '3/2012' ha stabilito di reperire i 3,6 milioni di euro mancanti inserendo forzosamente, ed illegittimamente, nel sistema dei ticket l’imposizione, a partire dal 27 febbraio 2012 e a totale carico dei cittadini (senza scaglioni di reddito), di una aliquota fissa del 29 per cento sull’importo delle prestazioni rese in regime di intramoenia”.
Zaffini non manca di ricordare come, attraverso atti consiliari a sua firma, aveva denunciato che “l’aliquota era illegittima in quanto, in nessun modo, poteva essere imposta alla stregua di un ticket, poiché le prestazioni rese in regime di intramoenia non rientrano fra quelle erogate dal Sistema Sanitario Nazionale, ma costituiscono offerta aggiuntiva resa da liberi professionisti; che il provvedimento iniquo, ed economicamente insostenibile per i cittadini, avrebbe determinato una inevitabile massiccia diminuzione delle prestazioni in regime di intramoenia ed avrebbe avuto come conseguenza diretta il mancato raggiungimento del gettito atteso dalla tassazione del 2 per cento e pari a 3,6 milioni di euro”.
Nel rimarcare come sia stato “purtroppo facile 'profeta' rispetto alle conseguenze di un provvedimento privo di buon senso”, Zaffini sottolinea come “le associazioni dei liberi professionisti sono ricorse al Tar ottenendo, a gennaio scorso, una sentenza che ha dichiarato illegittimo il ticket sulle prestazioni rese in regime di intramoenia accogliendo tutte le censure dei ricorrenti. Per ammissione dello stesso assessore – rileva ancora l'esponente del centrodestra -, il ticket ha determinato un netto calo del numero delle prestazioni rese in regime di intramoenia”.
“'Sbagliare è umano e perseverare è diabolico' – scrive ancora Zaffini nella sua interrogazione - e questo Esecutivo ne è l'esempio lampante, ed infatti: a seguito della sentenza del Tar la Regione dell’Umbria si è rivolta al Consiglio di Stato per chiedere la sospensione della Sentenza di illegittimità e alla Camera di Consiglio di giovedì scorso, 26 settembre, il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensione formulata dalla Regione Umbria ed ha rinviato la causa nel merito, all'udienza del 16 gennaio 2014. Ritengo – conclude Zaffini - che sia arrivato il momento, per questo Esecutivo, di smettere di perseverare nell’errore, peraltro interamente a carico delle tasche dei cittadini”. RED/as