Regione Umbria - Assemblea legislativa


DROGA A PERUGIA: “LA NATURA STRAORDINARIA DEL PROBLEMA RICHIEDE MISURE ECCEZIONALI DI CONTRASTO” - CIRIGNONI (LEGA) “INTANTO GLI ELETTI NELLE ISTITUZIONI DIANO L'ESEMPIO: SI SOTTOPONGANO AL TEST ANTIDROGA”

In sintesi

Il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni, interviene sulla questione droga a Perugia, dopo l'audizione di ieri in Commissione d'inchiesta dei rappresentanti di comitati e associazioni cittadine. Cirignoni ritiene di “eccezionale gravità” il quadro delineato, soprattutto rispetto a quella “zona grigia di connivenze che prospera con il malaffare e che per proteggere i propri sporchi affari rischia di entrare, attraverso la politica, nelle istituzioni”. Cirignoni auspica quindi una “straordinaria operazione di bonifica della città da clandestini e spacciatori” e lancia una proposta: “tutti gli eletti nelle istituzioni con sede a Perugia (Regione Umbria, Comune e Provincia di Perugia) diano l'esempio e si sottopongano al test antidroga”.

 

(Acs) Perugia, 27 settembre 2013 - “Le associazioni di cittadini perugini volenterosi e coraggiosi, nell'audizione di ieri a Palazzo Cesaroni, hanno confermato che i signori della droga, grazie agli eccezionali proventi derivanti dal loro turpe  traffico, si sono creati in città una rete di connivenze che costituisce una sorta di zona grigia, che prospera con il malaffare e che per proteggere i propri sporchi affari rischia di entrare, attraverso la politica, nelle istituzioni”. Così il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni, secondo il quale “l'eccezionalità del problema richiede risposte eccezionali”.  E lancia quindi una proposta: “Al fine di dare il buon esempio – spiega - e per stabilire una  linea di confine netta tra istituzioni e quella zona grigia, dove lecito e illecito si congiungono,  proponiamo che tutti gli eletti nelle istituzioni con sede a Perugia (Regione Umbria, Comune e Provincia di Perugia), a partire dai consiglieri regionale, si sottopongano al test antidroga”.

Cirignoni si augura inoltre che si riesca ad organizzare  una “straordinaria operazione di bonifica della città da clandestini e spacciatori. Senza nascondersi dietro la difficoltà del rimpatrio o la mancanza di un Cie: lo stato – sottolinea - ha il dovere e  il diritto di ricorrere a mezzi straordinari per difendere i cittadini, ed ha tutti i mezzi per farlo. Altrimenti il sindaco di Perugia consegni le chiavi della città all'ambasciatore tunisino, visto che, se continua così, i suoi connazionali saranno tra poco i veri padroni di Perugia. E forse  - ironizza - applicando le leggi di quel paese risolveremmo qualcosa”.

L'esponente del Carroccio umbro aggiunge infine che in merito all' “eccezionale” problema dello spaccio e consumo di droga a Perugia “sta andando in scena la  rassegnazione della politica. Con una sinistra 'egemone' che fa finta di non vedere e  organizza passerelle mediatiche per il ministro dell'Integrazione,  e che con ipocrisia e sprezzo  del ridicolo viene in città a dirci che immigrazione non coincide con criminalità. Non possiamo assistere imbelli – conclude Cirignoni - al triste declino del Capoluogo regionale, trasformato da orde di spacciatori extracomunitari nel più grande supermercato della droga del centro Italia, su cui incombe una piovra velenosa che con i suoi tentacoli porta degrado, morte e criminalità in tutta la  regione”. RED/tb


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