PEREQUAZIONE: “IL CONSIGLIO CANCELLA LA NORMA PRIVA DI BUON SENSO SUI CANILI DA 100 MQ” - DOTTORINI (IDV): “INASCOLTATI QUANDO CI SIAMO OPPOSTI. ORA LA GIUNTA CORRE AI RIPARI”
ll capogruppo regionale Idv Oliviero Dottorini commenta l'emendamento, da lui presentato ed approvato in Aula, con il quale si cancella la norma inserita nel testo della legge sulla perequazione, che consentiva ai proprietari di terreni agricoli di realizzare ricoveri per cani a scopo amatoriale, ludico e sportivo di superficie fino a 100 metri quadri. Dottorini dice che la norma che permetteva di realizzare “veri e propri appartamenti per cani” nei terreni agricoli era, “come noi inascoltati sostenemmo allora, una assurdità. Oggi il Consiglio regionale ne ha preso atto”.
(Acs) Perugia, 23 settembre 2013 - "E' sempre antipatico dover dire 'l'avevamo detto', ma non possiamo fare altrimenti. La norma che permetteva di realizzare veri e propri appartamenti per cani di 100 metri quadri nei terreni agricoli è una assurdità, oggi il Consiglio regionale ne ha preso atto, abrogando una norma che cozzava contro il buon senso, prima ancora che contro l'ordinamento. Spiace solo dover ricordare che, al momento opportuno, noi avevamo sollevato pesanti critiche e dubbi su quella norma, presentando un emendamento e votando coerentemente contro". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini (capogruppo Idv “e presidente di Umbria migliore”), presentatore dell'emendamento i cui contenuti sono oggi stati accolti dalla Giunta, commenta l'emendamento con il quale si cancella la norma, inserita nel testo della legge sulla perequazione, che consentiva ai proprietari di terreni agricoli di realizzare ricoveri per cani a scopo amatoriale, ludico e sportivo di superficie fino a 100 metri quadri.
"Non ci voleva molto a capire - continua Dottorini - che prevedere la possibilità di realizzare nei terreni agricoli dei ricoveri più grandi di molti appartamenti, destinati ai cani dei cacciatori, oltre a non avere nessun collegamento con la perequazione oggetto di quel disegno di legge, era una norma priva del necessario buon senso. Per non parlare del permesso a costruire a termine. C'è da domandarsi – aggiunge - cosa abbiano da dire oggi gli apparati tecnici e gli uffici della Giunta, sempre pronti a rassicurare sulla correttezza e legittimità dei provvedimenti. Noi ci siamo sempre opposti a tale previsione e siamo stati accusati di aver assunto una posizione strumentale, ma fortunatamente ora si scopre che è opportuno correre ai ripari. Ce ne rallegriamo. Meglio tardi che mai. Ci auguriamo solo – conclude Dottorini - che la prossima volta le nostre posizioni siano prese maggiormente in considerazione, magari in tempi utili". RED/pg