Regione Umbria - Assemblea legislativa


MONITORAGGIO E VIGILANZA: IN AUDIZIONE I COMMISSARI LIQUIDATORI DELLE COMUNITÀ MONTANE – IL PUNTO SU TEMPI E MODALITÀ DI ATTUAZIONE DELLA “RIFORMA ENDOREGIONALE” - LE CRITICITA' EMERSE

In sintesi

Al Comitato di monitoraggio e vigilanza, presieduto da Maria Rosi, audizione dei commissari liquidatori delle Comunità montane  “Alta Umbria”, “Monti Martani, Serano, Subasio”,  “Trasimeno-Medio Tevere” e “Valnerina”. Questi i punti critici  e le difficoltà nella gestione della fase della liquidazione delle Comunità montane: trasferimento del personale alle Unioni comunali; certificazione del bilancio 2013 rispetto al mancato riconoscimento da parte della Regione di una quota del 15 per cento di spese 'necessarie e incomprimibili'; scarsa chiarezza normativa riguardo al trasferimento alle Unioni comunali degli oneri dei mutui; gestione dei parchi regionali. Il Comitato convocherà prossimamente  in audizione la presidente della Giunta regionale sullo stato di attuazione della legge.

 

(Acs) Perugia, 20 settembre 2013 – Difficoltà nella gestione della fase di liquidazione delle Comunità montane in ordine a: trasferimento del personale alle Unioni comunali; certificazione del bilancio 2013  rispetto al mancato riconoscimento da parte della Regione di una quota del 15 per cento di spese 'necessarie e incomprimibili'; gestione del patrimonio; scarsa chiarezza normativa riguardo al trasferimento alle Unioni comunali degli oneri dei mutui; gestione dei parchi regionali. Sono questi, insieme alla necessità di prorogare i termini (scadono a giugno 2014) della fase di liquidazione  degli enti montani, i punti 'critici' individuati dai quattro commissari liquidatori delle Comunità montane  “Alta Umbria”,  “Monti Martani, Serano, Subasio”,  “Trasimeno-Medio Tevere” e “Valnerina”, ascoltati in audizione nella riunione del Comitato di Monitoraggio e vigilanza, (presieduto da Maria Rosi)  che si è svolta  ieri a Palazzo Cesaroni. Alla riunione non ha potuto partecipare il commissario della ex Comunità montana “Orvietano-Narnese-Amerino-Tuderte”, Stefano Bigaroni che sarà ascoltato in seguito.

La riunione rientra nel programma di valutazione dello stato di attuazione della legge “18/2011” (cosiddetta Riforma endoregionale), stabilito dal Comitato nella riunione del 26 luglio scorso. A conclusione della riunione, la presidente Rosi ha detto che il Comitato, alla luce del quadro delineato dai quattro commissari liquidatori, “convocherà in audizione la presidente della Giunta regionale per fare il punto sulle criticità emerse e sulle problematiche evidenziate. È necessario – ha sottolineato la presidente – che una legge di riforma così incisiva e complessa non corra il rischio di arenarsi a causa di strumenti legislativi che in corso d'opera dovessero rivelarsi inappropriati. Nella situazione attuale le difficoltà dei commissari liquidatori e dei Comuni impegnati nella costituzione delle Unioni comunali, debbono trovare un'attenta riflessione da parte dell'Esecutivo regionale. Necessario in particolare focalizzare l'attenzione sul rilancio dei Parchi regionali”.
Il consigliere Smacchi, componente del Comitato, nel rimarcare la necessità di una puntuale verifica dell'attuazione della riforma, ha sottolineato l'esigenza della copertura del 15 per cento del fabbisogno 2013 (la Regione ha riconosciuto alle 5 Comunità montane 8,5 milioni su un totale richiesto di 10) attraverso una variazione di bilancio. Smacchi ha rilevato inoltre la necessità di “riprendere in mano” la situazione della gestione dei Parchi regionali per “rilanciare e valorizzare una grande risorsa ora non sfruttata e che rischia di pesare sui residenti solo peri vincoli e le limitazioni che impone”.

INTERVENTI
MAURO SEVERINI (Commissario Comunità Montana “Alta Umbria”): “la Regione Umbria ha approvato il nostro piano di liquidazione. Nel consuntivo 2012 si registra un leggero avanzo di 3mila euro. Il bilancio 2013 ha una situazione definita sul piano delle attività, ma meno sul piano finanziario che ammonta a 2milioni 340mila euro, perché alcune delle azioni indicate non sono state ritenute necessarie dagli uffici regionali. Rimane fuori una quota di spesa del 15 per cento, pari a circa 351mila euro. Si sta concordando un eventuale trasferimento anche del 15 per cento, ma sempre per spese necessarie, e nel nostro bilancio sono in carico anche spese come ad esempio quella relativa al Parco di Monte Cucco e alla Mostra del Tartufo. Le entrate iscritte si riferiscono alle quote associative dei Comuni ed alla tassa di raccolta tartufi e funghi. Per quanto riguarda gli immobili, le sedi di proprietà e saranno destinate in parte alla costituenda Unione dei Comuni e parte già in uso alla Agenzia Forestale regionale. Il personale attualmente in carico è costituito da 54 unità che passeranno alla Unione dei Comuni; 5 funzionari sono stati trasferiti all'Agenzia forestale e due sono in comando. Abbiamo ancora in carico la gestione dell’acqua di  Montedoglio per uso irriguo che impegna 11 operai e un impiegato forestale. Il contenzioso è poco consistente, senza rischi per oneri finanziari rilevanti. L’accantonamento del Tfr (2milioni 100mila euro) sarà trasferito a tranche man mano che rientrano le risorse finanziarie derivanti dai progetti. Problemi da parte dei Comuni per il trasferimento degli oneri dei mutui”.

GIULIANO NALLI (Commissario Comunità Montana dei Monti Martani, Serano, Subasio): “Grande difficoltà nella gestione commissariale per un bilancio molto 'ingessato' che rende impossibile riorientare le spese. Se in questa fase di liquidazione non si dovessero trovare risorse per finanziare e realizzare le iniziative ormai consolidate legate alla promozione dell’olio e del tartufo come quelle da noi organizzate da tempo, o di altri prodotti tipici, c’è il rischio di un impoverimento complessivo dell’offerta regionale agro turistica; in attesa delle Unioni comunali, anche in questa fase di liquidazione si devono quindi trovare risorse  per queste iniziative. Per quanto riguarda il personale la situazione è disomogenea nelle varie ex Comunità montane, perché dopo la costituzione dell’Agenzia forestale parte del personale è stato trasferito su base volontaria, determinando situazioni in cui non si riesce a gestire i servizi ordinari (uffici agricoli di zona), e questo è un problema di carattere generale: occorre indicare criteri precisi, fissare una cabina di regia regionale con il coinvolgimento dei sindacati. Il taglio del 15 per cento del trasferimento regionale rispetto al fabbisogno da noi indicato comporta circa 470mila euro in meno, somma di cui abbiamo bisogno per garantire spese di gestione ordinaria. Il nostro piano di liquidazione è stato approvato. Il consuntivo 2012 ammonta a 25 milioni di euro, con un saldo di 9 milioni di residui attivi e passivi. I nostri conti sono in equilibrio, e il patrimonio ammonta a circa 10 milioni di euro per diverse sedi e strutture impegnative sul piano della gestione ma appetibili sul mercato immobiliare. La fase transitoria sarà problematica se si allunga troppo, non si potranno ad esempio utilizzare appieno le risorse umane. E’ quindi opportuno accelerare il passaggio alle Unioni comunali. Eventuali mutui dovranno essere  riportati a carico dei Comuni, problema aperto, perché dovranno essere trasferiti alle Unioni quei mutui contratti per conto dei Comuni per realizzare opere pubbliche in determinati territori comunali. Noi abbiamo mutui contratti direttamente e a carico dello Stato. Però in generale questo, insieme al personale, è un problema ben presente nei Comuni e che condiziona la costituzione delle Unioni. Difficoltà nel garantire la gestione dei Parchi (Subasio e Colfiorito), scarso personale. La scadenza del 2014 (giugno) per la gestione commissariale appare troppo ravvicinata per le molte questioni ancora aperte”.

ELIO CENSI (Commissario Comunità Montana Associazione Comuni Trasimeno-Medio Tevere): “Il piano di liquidazione non è stato approvato dalla Regione. Chiesti chiarimenti sui residui attivi e passivi, e su stima beni patrimoniali. La nostra situazione è ‘drammatica’, da aprile 2012 tutta la nostra struttura è stata impegnata nella costituzione dell’Agenzia forestale regionale. Dal 1 dicembre quasi tutto il personale  è stato trasferito, rimangono in servizio 17 unità, di cui 11 nei servizi agricoli territoriali e 2 in comando,  un solo dirigente, nessun tecnico. L’ufficio del  Parco del Trasimeno è chiuso, l’attività di fatto è azzerata. Nel bilancio 2013 mancano circa 300mila euro per spese necessarie. Il patrimonio è rilevante, comprende anche ad esempio i parchi del Monte Tezio e della Trinità, aree di valore ma ‘non alienabili’, per le quali è in corso con il Comune di Perugia un confronto non concluso per un trasferimento di proprietà con accollo dei mutui. Le sedi e le attrezzature sono state trasferite all’Agenzia forestale nel 2013, ma sono ancora in carico alla ex Comunità montana con i relativi 400mila di rate di mutuo. Registriamo una notevole difficoltà di cassa  per il carico dei muti, i residui passivi (2 milioni circa) e quelli attivi su Regione e Comuni  per 2milioni 600mila euro. Per la sede di Collestrada è stato avviato con il Comune di Perugia un progetto di valorizzazione della struttura, attraverso la costituzione di una società pubblico-privato attualmente in fase di stallo. Il nostro patrimonio ha un valore superiore agli oneri dei mutui e degli oneri di esercizio passati e attuali, ma molti problemi rimangono aperti”.

PAOLO SILVERI (Commissario Comunità Montana Valnerina): “Comunità montana complessa, a cavallo di due province e due Unioni dei Comuni. Il bilancio 2013 registra un fabbisogno di 350mila euro (15 per cento). Il consuntivo 2012 è risultato 'difficile', ma è stato ben coperto dal patrimonio. È un problema aperto quello relativo ai tempi e modalità di costituzione delle Unioni dei Comuni, come pure quello riguarda il trasferimento ai Comuni degli oneri dei mutui, e per quanto riguarda la nostra realtà i nostri mutui sono tutti a carico nostro per interventi in vari territori comunali e verranno pertanto trasferiti alle Unioni comunali in forme che dovranno però essere chiarite e che, nella situazione attuale, preoccupano gli enti locali. Creerà inoltre problemi anche nel nostro bilancio 2013 se non vengono riconosciuti questi costi da coprire. Per quanto riguarda il personale, tutto residente in Valnerina, sarà difficile da ricollocare, visto che il nostro territorio è a cavallo di due Unioni, e l'altra (Folignate-Spoletino) ha sedi distanti. Resta inoltre aperto il problema della copertura dei costi del personale che sarà trasferito alle Unioni; a parte le assicurazioni degli assessori regionali in tal senso, non vi è certezza normativa. Il personale attuale è di 46 unità, tra cui un dirigente. Si stanno verificando le possibili uscite per pensionamento di personale che ha maturato le condizioni. Problema aperto anche per noi è la gestione del Parco del Nera che dal 1993 non ha ancora costituito la Comunità  del Parco stesso per la mancanza di indirizzi in tal senso. La legge regionale sui parchi risulta di fatto inapplicata”. TB/


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