Regione Umbria - Assemblea legislativa


RIORDINO TRIBUNALI: “CAOS E DISAGI PER CITTADINI E OPERATORI DA RIFORMA TARGATA PD-PDL” - DOTTORINI (IDV): “PARLAMENTARI UMBRI SI ATTIVINO PER LA CREAZIONE DI UN PRESIDIO GIUDIZIARIO TEMPORANEO”

In sintesi

Il consigliere regionale Oliviero Dottorini (IdV) chiede ai parlamentari umbri di attivarsi per “rimediare all'evidente errore” del trasferimento della sezione del tribunale di Città di Castello a Balanzano, spingendo per la  creazione di una sezione distaccata con sede nella città tifernate, evitando disagi e disservizi per cittadini e operatori della giustizia.

 

(Acs) Perugia, 12 settembre 2013 - “Puntualmente si sta verificando quello che da mesi abbiamo denunciato, con disservizi e disagi per i cittadini e per gli operatori della giustizia”. Così Oliviero Dottorini, capogruppo Idv in Consiglio regionale (e “presidente di Umbria migliore”) che commenta la manifestazione di ieri degli avvocati altotiberini contro il trasferimento della sezione del tribunale di Città di Castello a Balanzano. “La chiusura delle sedi distaccate dei tribunali – spiega -, che è bene ricordare è stata votata da Pd, Pdl e Scelta civica, rischia di bloccare il sistema giudiziario regionale e di provocare particolari disagi al territorio altotiberino.  Auspichiamo che Governo e Ministero aprano alla possibilità della creazione di una sezione distaccata a Città di Castello – propone Dottorini -, una sorta di presidio giudiziario, in modo da comprendere l'area dell'Alta Umbria e facilitare le singole e quotidiane procedure che altrimenti richiederebbero un notevole dispendio di risorse e di tempo. I parlamentari del territorio che hanno votato questo assurdo atto si attivino per un'iniziativa immediata, tentando di rimediare a un evidente errore”.

“Avevamo chiesto in tempi utili – ricorda Dottorini – con atti formali e con prese di posizione che i parlamentari umbri, e in particolare quelli dell'Altotevere, non lasciassero che una riforma caduta dall'alto mettesse in serio pericolo la sezione del tribunale di Città di Castello. Purtroppo i nostri appelli sono rimasti inascoltati e oggi ci troviamo di fronte al fatto compiuto che rischia di immobilizzare e sospendere per tempi non certi le udienze e tutte le pratiche in corso, creando ritardi, disservizi e disagi in primo luogo ai cittadini e poi  agli operatori della giustizia che dovranno sostenere spese e dilatazione dei tempi per i trasferimenti verso Perugia”.

“Crediamo – sottolinea Dottorini - che in attesa della completa e definitiva informatizzazione delle procedure giudiziarie, purtroppo ancora troppo lente, il presidio di Città di Castello rappresenterebbe una temporanea soluzione alle esigenze di cittadini e lavoratori. La triste verità è quella di un territorio oramai dimenticato – conclude -, lasciato solo a sé stesso a subire le decisioni calate dall'alto dalle politiche perugine e romane, figlie di vecchi accordi per l'ascesa di qualche amministratore locale”. RED/pg


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