CORECOM: COMITATO “OCCUPA” PER DUE ORE UFFICIO PRESIDENTE BREGA PER PROTESTA SU SERVIZIO PROTOCOLLO - ENTRO IL 31 LUGLIO SEGRETARIO GENERALE IMPEGNATO A FORMULARE PROPOSTA OPERATIVA
I componenti del Comitato regionale per la comunicazioni hanno “occupato” stamani l'ufficio del presidente del Consiglio regionale per denunciare “in maniera urbana e politicamente pulita” la mancata soluzione del servizio di protocollo del Comitato da collegare funzionalmente a quello di Palazzo Cesaroni: una questione “posta senza esito da oltre due anni”. Dopo circa due ore si è arrivati ad una soluzione condivisa dalle parti e sottoscritta da una nota del segretario generale che si impegna a presentare entro il 31 luglio prossimo “una proposta operativa, risolutiva delle problematiche legate alle attività di protocollazione di tutti i documenti in entrata e in uscita dal Corecom”.
(Acs) Perugia, 26 luglio 2013 - I componenti del Comitato regionale per la comunicazioni hanno “occupato” stamani, per due ore, l'ufficio del presidente del Consiglio regionale per denunciare “in maniera urbana e politicamente pulita” la mancata soluzione del servizio di protocollo del Comitato da collegare funzionalmente a quello di Palazzo Cesaroni: una questione “posta senza esito da oltre due anni”. La protesta è durata circa due ore (dalle 11.30 alle 13.30), durante le quali il presidente Mario Capanna, il vice Matteo Fortunati e i componenti Oliviero Faramelli e Giuseppe Bolognini (assente “giustificata” Margherita Vagaggini) si sono confrontati con il segretario generale Francesco De Carolis.
Si è arrivati alla fine ad una soluzione condivisa dalle parti e sottoscritta da una nota del segretario generale che si impegna a presentare entro il 31 luglio prossimo “una proposta operativa, risolutiva delle problematiche legate alle attività di protocollazione di tutti i documenti in entrata e in uscita dal Corecom”.
I motivi della protesta sono stati spiegati dal presidente Capanna nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato anche gli altri componenti. “Il Corecom – ha detto Capanna – è una sorta di Giano Bifronte: è un organo funzionale dell'Agcom, e di consulenza della Regione Umbria, con una propria struttura amministrativa che, su disposizione dell'Ufficio di presidenza, deve essere assicurata dal Consiglio regionale. Il Comitato, soprattutto per ciò che riguarda il servizio di conciliazione per le controversie sulla comunicazione – ha aggiunto – ha una mole rilevante per ciò che riguarda il flusso di archivio e protocollo, mediamente il doppio di quello del Consiglio regionale. Abbiamo finora assicurato questo servizio in autonomia, con grande dispendio di risorse umane, economiche e, soprattutto, di tempo, tanto che corriamo sempre il rischio di non poter ottemperare alle istanze degli utenti nei perentori termini temporali imposti dalla normativa. Ciò che chiediamo ormai da due anni, finora senza esito, è di collegarci al sistema digitalizzato di protocollo di Palazzo Cesaroni,. Salutiamo quindi con grande soddisfazione – ha sottolineato Capanna - l'impegno sottoscritto dal segretario generale, e condiviso anche dal presidente Brega, che fissa modalità e tempi precisi per avviare a soluzione questa critica situazione ”.
Nella “irrituale” seduta odierna, ha detto infine Capanna “sono stati comunque adottati anche alcuni atti di rilievo: uno fra tutti l'approvazione della graduatoria per l'assegnazione dei contributi ministeriali alle emittenti televisive umbre. Un atto già pronto da 45 giorni, ma bloccato a causa di alcuni problemi legati ad una emittente che hanno richiesto delle verifiche da parte della Guardia di Finanza, arrivate poi 4 giorni fa. E' stata inoltre ratificata una convenzione con l'Anci-Umbria che permetterà ai cittadini che risiedono in comuni decentrati di usufruire dei servizi di conciliazione in videoconferenza”. TB/