SICUREZZA: “È ORA DI DIRE BASTA ALLA VIOLENZA E AL VANDALISMO CHE ATTANAGLIA PERUGIA” - VALENTINO (PDL) “OGNI MATTINA SUI QUOTIDIANI UN 'BOLLETTINO DI GUERRA'”
Il consigliere regionale Rocco Valentino (PdL) interviene nuovamente sul tema della sicurezza a Perugia perché, a suo giudizio, “la città sta cadendo sempre di più in un baratro ed ormai siamo ad un punto di non ritorno”. Nell'evidenziare che “il problema ha connotati ben più gravi di quelli riconosciuti nelle sedi istituzionali ed emersi dai lavori della Commissione regionale d'inchiesta sulla criminalità”, per Valentino, manca una “guida certa e determinata che sappia restituire la città ai perugini, recuperare il controllo del territorio e individuare i responsabili di furti, scippi, rapine, risse e violenza in generale”.
(Acs) Perugia, 8 luglio 2013 - “È arrivata l'ora di dire basta alla violenza che attanaglia Perugia. Basta sfogliare i quotidiani locali la mattina e ti sembra di leggere un bollettino di guerra. Ti accorgi ogni giorno che Perugia sta cadendo sempre di più in un baratro e che ormai siamo ad un punto di non ritorno”. Così il consigliere regionale Rocco Valentino (Pdl) per il quale “non basta Umbria Jazz per tenere lontano i nuovi barbari, non bastano i turisti che in questi giorni di festa hanno invaso la città per tenere lontani questi delinquenti dalle continue violenze. È arrivata l'ora che i cittadini e le istituzioni dicano un forte 'No' a questi signori”.
Valentino evidenzia come “furti, scippi, rapine, risse e violenza ormai non si contano più. Dal Bellocchio al centro, dalla Pallotta a P.S.Giovanni e via dicendo, ormai l'orda selvaggia la fa da padrona. Noi del PdL diciamo basta ai 'Barbari' che vogliono fare (e che in parte hanno fatto) di Perugia una terra di nessuno. O si avvia una azione determinata o si finirà col perdere definitivamente il controllo della città”.
Per l'esponente regionale del centro destra, “la portata del problema sicurezza a Perugia ha connotati ben più gravi di quelli riconosciuti nelle sedi istituzionali ed emersi dai lavori della Commissione regionale d'inchiesta sulla criminalità. Infatti – spiega - all'indomani dell'incoraggiante quadro prospettato in Commissione di una città in cui la sicurezza 'reale' è maggiore di quella 'percepita', la realtà si svela nella sua durezza con ennesimi episodi di furti, spaccate e violenza armata. Gli ultimi risalgono a ieri notte. La città non può arrendersi all'assuefazione. La soluzione ai gravi problemi di sicurezza non può essere negarli, riconoscerli solo in parte o cercare di edulcorare la realtà commentando dati incoraggianti sulle statistiche dei reati in Umbria. Intere zone sono in mano a spacciatori e balordi di ogni genere che stanno piegando la città e la sua economia alla feroce legge della strada. Manca una guida certa e determinata che sappia restituire la città ai perugini, recuperare il controllo del territorio e individuare i responsabili”.
Valentino definisce “inadeguati e goffi i tentativi di creare sicurezza (o accontentare i capricci di qualche residente? Presidio in via Bartolo) chiudendo un locale del centro che invece intrattiene i giovani in maniera sana e rivitalizza l'acropoli. Il cercare responsabilità lontano da Perugia, o organizzare manifestazioni non assolve dal non aver adottato per anni strategie e decisioni efficaci. È tempo di riconoscere la gravità della situazione. Gli Enti locali – rimarca -, oggi giocano un ruolo determinante in questa sfida: dalle scelte abitative, urbanistiche e commerciali, a quelle sociali e di partecipazione, di illuminazione e di polizia urbana. Il centrodestra, a Perugia ,ha con costanza ribadito in ogni sua scelta la priorità di interventi in questa direzione con numerose proposte in tema di vigilanza e decoro urbano, vendita delle siringhe, uso di droga, accattonaggio, nomadismo, vagabondaggio, vandalismo, prostituzione e molto altro. È tempo di smetterla di scaricare le responsabilità – continua il consigliere regionale -, fingendo invece di dimenticare il negazionismo del problema e quelle scelte di portata devastante (dalla trasformazione di 'fondi' in abitazioni, alle scelte commerciali o dei servizi) che hanno contraddistinto le Giunte di centrosinistra sino ad oggi. Il primato perugino per uso e spaccio di droga, o ancora l’abbandono del centro storico, ma anche la perenne latitanza nell’affrontare la criminalità economica (affitti irregolari, contraffazione marchi e brevetti, prostituzione, carente controllo amministrativo sulle concessioni edilizie e commerciali) sono un dato di fatto”.
Per Valentino, in conclusione, il Sindaco “deve farsi carico dell'emergenza attraverso tempestivi ed incisivi interventi risolutivi. Basta il 'più o meno va tutto bene' del ministro Cancellieri o del Questore. Il centro destra continuerà a battersi affinché i perugini possano riappropriarsi della propria città, uscendo da questo inarrestabile declino”. RED/as