BILANCIO SPOLETO: “SONO ESIGIBILI I QUATTRO MILIONI DI RESIDUI ATTIVI CHIESTI ALLA REGIONE?” - INTERROGAZIONE DI ZAFFINI (FD'I) ALLA GIUNTA REGIONALE
Con una interrogazione urgente alla Giunta regionale, il consigliere Franco Zaffini, capogruppo di Fratelli d'Italia, chiede di sapere quali e quanti sono i crediti esigibili fra quelli contabilizzati dall’amministrazione comunale di Spoleto nei confronti della Regione, che comprendono contributi per gli eventi sismici, per i beni culturali, per il restauro di Palazzo Mauri, per il dissesto idrogeologico, per la messa in sicurezza del ‘giro dei condotti’, per il primo stralcio di lavori sulla Flaminia e numerose altre voci.
(Acs) Perugia, 5 luglio 2013 - “Degli oltre quattro milioni di euro che il Comune di Spoleto sostiene di dover ricevere dalla Regione, iscritti come residui attivi nel rendiconto di bilancio 2012, quanti e quali sono effettivamente esigibili?”: lo chiede, con un’interrogazione urgente, il consigliere regionale Franco Zaffini, capogruppo di Fratelli d’Italia, che vuole fare chiarezza sui crediti contabilizzati dall’amministrazione comunale nei confronti dell’ente Regione e che comprendono contributi per gli eventi sismici, per i beni culturali, per il restauro di Palazzo Mauri, per il dissesto idrogeologico, per la messa in sicurezza del ‘giro dei condotti’, per il primo stralcio di lavori sulla Flaminia e numerose altre voci.
“Il direttore generale del Comune di Spoleto che ha ammesso l’insussistenza di circa 750 mila euro di residui attivi – spiega Zaffini – è lo stesso che, grazie al nostro atto ispettivo, è finito sotto inchiesta nel 2009 per la nota vicenda dei contributi statali post sismici a compensazione dei mancati introiti di Ici e Tarsu, trattenuti illegittimamente nelle casse comunali, anziché essere restituiti ai proprietari di immobili. Date le premesse – secondo Zaffini – il dubbio è più che legittimo in questo nuovo caso di grave ‘malagestio’ delle casse comunali, che rischia di condurre l’amministrazione verso il commissariamento fino alle prossime elezioni. Chiediamo, quindi – prosegue – che la Regione chiarisca la sussistenza e la certificazione dei residui al 31 dicembre 2012, iscritti nel rendiconto comunale ai fini del raggiungimento del pareggio di bilancio”.
“A Spoleto – afferma Zaffini – si è rotto quell’ ‘incantesimo’ del potere della sinistra, che aveva iniziato a dare i primi segni di cedimento con l’amministrazione Brunini, palesandosi nel fallimento completo dell’amministrazione guidata dal suo successore. I fatti confermano la gravità di un dissesto finanziario i cui sintomi erano già ravvisabili nel 2009, ma all’epoca le elezioni alle porte innescarono un sistema di ‘protezione’ da parte della Regione e soprattutto un sistema di “manomissione” dei bilanci. Oggi Spoleto e i suoi abitanti – continua - rischiano concretamente un danno enorme, che porterà all’aumento delle imposte e delle aliquote comunali e alla contrazione dell’erogazione dei servizi pubblici e di tutto il welfare: un’eredità pesante per chi guiderà il municipio dal prossimo anno. La speranza - conclude il capogruppo di Fdi – è che gli spoletini da domani decidano di optare per il cambiamento, scegliendo chi si candida a governare la città in nome della buona amministrazione, e di non consegnarla nelle mani dell’ennesimo ‘fantoccio’ del sistema di potere della sinistra”. RED/pg