SANITÀ: “ABNORME SCOSTAMENTO DELLE TARIFFE DEI DRG SANITARI UMBRI RISPETTO ALLA MEDIA NAZIONALE E ALLE TARIFFE DI REGIONI CONFINANTI” - CIRIGNONI (LEGA NORD) INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE
Il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni ha presentato una interrogazione alla Giunta regionale circa “l'abnorme scostamento in aumento delle tariffe dei Drg (Diagnosis related groups, ovvero Raggruppamenti omogenei di diagnosi) sanitari umbri rispetto alla media nazionale e alle tariffe delle regioni contermini Toscana e Marche”. Sostanzialmente, l'esponente del Carroccio chiede di conoscere quali sono “le motivazioni di tale scostamento, che come confermato dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, ascoltato recentemente in Terza Commissione, è del 38 per cento rispetto alla media nazionale”.
(Acs) Perugia, 3 luglio 2013 - “Risulta abnorme lo scostamento in aumento delle tariffe dei Drg (Diagnosis related groups, ovvero Raggruppamenti omogenei di diagnosi) sanitari umbri rispetto alla media nazionale e alle tariffe delle regioni contermini Toscana e Marche”. Per questo il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni fa sapere di aver presentato una interrogazione all'Esecutivo di Palazzo Donini dove, nello specifico, chiede di conoscere quali sono “le motivazioni di tale scostamento, che come confermato dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, ascoltato recentemente in Terza Commissione, è del 38 per cento rispetto alla media nazionale, ma se si considerano i primi 10 Drg per numero di ricoveri ospedalieri ordinari acuti tocca punte anche del 55 per cento come accade per il Drg 127 'insufficenza cardiaca e shock' o del 42 per cento per i parti senza complicazioni, compresi i cesarei (Drg 373 e Drg 371)”.
Cirignoni ricorda che “il sistema dei Drg è un sistema 'isorisorse' che permette di quantificare l’attività erogata dagli ospedali per i propri pazienti, distinguendola per tipologia di patologia e di intervento ed è strettamente collegato ai dati raccolti nella Sdo (scheda di dimissione ospedaliera) che viene compilata al momento della dimissione. I Drg sono stati classificati con decreto del ministero della Sanità nel 2008 e le tariffe relative ad ognuno degli oltre 500 codici di costo sono fissate a livello regionale e vengono utilizzate come base per il finanziamento delle aziende ospedaliere. Fare chiarezza sull'abnorme costo dei Drg sanitari umbri – rimarca il capogruppo regionale del Carroccio - è importante e necessario. Dai dati disponibili nel sito ufficiale della Regione, relativi ai costi complessivi sostenuti dal sistema sanitario umbro per i ricoveri ordinari acuti e quantificati con le tariffe Drg (adottate con delibera di Giunta n. '298/2009') risulta che nel 2009 sono stati oltre 519 milioni di euro con un incremento rispetto all’anno precedente di oltre 30 milioni di euro”.
Per l'esponente leghista “è importante capire perché nascere in Umbria costa al sistema sanitario, se si tratta di parto cesareo senza complicazioni, 3mila 656 euro, mentre in Italia mediamente ne costa 2mila 559 o in caso di parto naturale senza complicazioni, in Umbria il sistema sanitario spenda mille euro più che in Toscana. E ancora, perché ricoverare un paziente per insufficienza cardiaca costi al sistema sanitario umbro 5mila 120 euro mentre la media nazionale è di 3mila 300 e nelle vicine Marche se ne spendano 3mila 401”.
Per Cirignoni, dunque, “nonostante la sanità umbra sia in pareggio e non rientri quindi tra le 'sanità canaglia' che tanti soldi hanno sottratto e continuano a sottrarre alle tasche dei cittadini e che contribuiscono in modo determinante ad allungare le liste d’attesa alimentando i flussi di mobilità sanitaria passiva interregionale, sia comunque necessaria e urgente un'indagine chiara e puntuale sul abnorme costo dei ricoveri ordinari ospedalieri perché – conclude - si potrebbero liberare risorse ingenti da destinare al miglioramento del sistema sanitario regionale nel suo complesso”. RED/as