TRASPORTI: “TAGLIO DELLE TRATTE NEL SISTEMA UMBRO” - ALLA RICHIESTA DI ZAFFINI (FD'I) RISPONDE IN COMMISSIONE IL DIRIGENTE ANGELICI. PREVISTA NUOVA AUDIZIONE CON L'ASSESSORE ROMETTI
(Acs) Perugia, 27 giugno 2013 – Su richiesta del capogruppo di Fratelli d'Italia, Franco Zaffini, fatta propria dallo stesso presidente della Seconda Commissione, Gianfranco Chiacchieroni e da tutti gli altri membri, nella seduta odierna dell'organismo di Palazzo Cesaroni si è parlato anche del “taglio delle tratte del sistema trasportistico umbro”. In assenza dell'assessore regionale ai Trasporti, Silvano Rometti (che verrà nuovamente invitato) è stato il dirigente del servizio, Maurizio Angelici a fare il punto della situazione, sottolineando soprattutto come tutto parta, in sostanza, da quanto previsto nella Legge di Stabilità, predisposta dal Governo nazionale, nel 2013. In pratica si starebbe intervenendo sulla razionalizzazione dei servizi, senza modificare comunque la rete, garantendo cioè la copertura di tutto il territorio regionale. In questa fase di sperimentazione si è provveduto a diminuire le corse, intervenendo soprattutto sui servizi festivi, notturni ed in genere su quelli con bassissima affluenza. L'obiettivo rimane quello di avere un programma di esercizio che riesca ad economicizzare significativamente il settore. Ad oggi, su un totale di 29 milioni di chilometri ne sono stati tolti 1milione 800mila.
I membri della Commissione si sono limitati ad ascoltare l'illustrazione tecnica di Angelici, evidenziando l'importanza di trattare l'argomento direttamente con l'assessore Rometti in una prossima riunione della Commissione.
A margine della riunione, attraverso una nota, Zaffini ha evidenziato comunque la “poca chiarezza sull’approccio della ridefinizione delle corse, al di là di tagliare quelle con pochi passeggeri”. Per il capogruppo di Fratelli d'Italia, “è opportuna una ricognizione sul territorio volta ad individuare le effettive esigenze, tali da consentire una razionalizzazione dei costi e l’impiego di mezzi più adatti. Anziché, ad esempio, utilizzare un pullman da 50 posti destinato a dieci passeggeri, l’azienda deve provvedere al servizio attraverso l’accordo con un privato che utilizza un mezzo di capienza adeguata con costi enormemente ridotti. Questa operazione del taglio tout court delle corse è sicuramente più facile, ma non intelligente”. Auspicando quindi “di chiarire i dettagli con l’assessore”, per Zaffini “rimane il disagio della sensazione che si proceda con mentalità burocratica ed evitando in ogni modo il coinvolgimento del privato, disagio acuito maggiormente dalla consapevolezza della differenza dei costi che variano da un range di 1,70 a 2,20 euro al chilometro per il pubblico, mentre per il privato parte da un minimo inferiore all’euro per chilometro fino ad un massimo di 1,70”. AS/