Regione Umbria - Assemblea legislativa


CONSIGLIO REGIONALE (1) QUESTION TIME: “RISCHIO BIOMASSE AFRICANE PER L'INCENERITORE” - BRUTTI (IDV) INTERROGA SU IMPIANTO MARATTA DI TERNI - ROMETTI RISPONDE: “CONTROLLI DI PROVINCIA E ARPA, CONTINUEREMO MONITORAGGIO”

(Acs) Perugia, 19 giugno 2013 - “La Regione indaghi sulla vendita dell'inceneritore di Maratta (Terni) alla Tozzi di Ravenna, dato che esiste il serio pericolo di una riconversione a biomasse che potrebbe prefigurare la solita speculazione sugli incentivi per la produzione di energia elettrica da fonti alternative. Di recente la Tozzi ha acquistato 50 mila ettari in Africa tutti destinati alla coltivazione di Jatropha, i cui semi fungono da agrocarburante”. Lo ha chiesto, illustrando un apposito atto ispettivo durante la seduta odierna di question time del Consiglio regionale, il consigliere regionale Paolo Brutti (Idv). “Non è questa – ha rimarcato Brutti - la green economy che può sollevare Terni dalle sue difficoltà, aumentando semmai il già compromesso equilibrio ambientale della città. Bisogna vederci subito chiaro, capire se tutti questi sospetti trovano fondamento, se la Tozzi sia in possesso delle autorizzazioni ambientale necessarie, di che tipo esse siano, calcolare con precisione l'impatto di un simile impianto (che importerebbe tonnellate di agrocarburante prodotto lontanissimo da qui) e, nel caso, agire con la massima fermezza”.

L'assessore regionale Silvano Rometti ha risposto all'interrogazione spiegando che “l'impianto è stato autorizzato dalla Provincia di Terni e le prospettive per una nuova attività imprenditoriale non sono all'attenzione della Regione. L'impianto fino ad oggi ha bruciato 36 mila tonnellate annue, con 850 gradi di temperatura media che garantisce che non si formino sostanze pericolose. L'impianto è sotto monitoraggio da parte di Arpa. La società proprietaria è in fallimento ed è gestita da un curatore. Cercheremo di acquisire ulteriori notizie sul futuro dell'impianto. Sulla compatibilità dell'impianto con la situazione dell'aria a Terni è difficile dare una risposta. Fino ad oggi le emissioni previste sono state rispettate e vengono effettuati controlli costanti. Il piano della qualità dell'aria verrà presto stilato e il monitoraggio sugli effetti delle emissioni sarà oggetto di studio”.

Paolo Brutti si è dichiarato “insoddisfatto dalla replica dell’assessore “in quanto non tiene conto, che lì c’è stato un acquisto e la società è passata a un soggetto che si propone di riattivarla utilizzando combustibili del tutto diversi. La mia osservazione riguarda l’autorizzazione integrata ambientale soprattutto per la questione della filiera delle biomasse provenienti dal continente africano”. MP


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