UMBRIA MOBILITÀ: “UN'INDAGINE DELL'OPERATO DEI VERTICI SOCIETARI SU CONTRATTO NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO ED EVENTUALI CONFLITTI D'INTERESSE” - NOTA DI BRUTTI (IDV)
(Acs) Perugia, 12 giugno 2013 - Con un'interrogazione a risposta immediata (question time) il consigliere regionale dell'Idv, Paolo Brutti, chiede all'Esecutivo che “si avvii un'indagine, con il coinvolgimento del Consiglio regionale, sul contratto del nuovo amministratore delegato e su eventuali conflitti d'interesse”. “Ai 200 mila euro dichiarati quale compenso - afferma Brutti - si sommano premi di produzione, contributi e benefit e un'inspiegabile contratto di assunzione con qualifica di dirigente che, con i contributi previdenziali e assicurativi, porta a superare di gran lunga i 350mila euro annui di esborso. Queste – sottolinea l'esponente dell'Idv - sono cifre del tutto incongrue rispetto al regime di austerity imposto dalla società, con conseguente riduzione delle tratte e riflessi sul costo dei biglietti”.
Brutti avanza poi il “sospetto” che attraverso l'assunzione “si sia voluto aggirare il limite imposto dalla Regione sui maxi-contratti ai manager. Infine c'è un altro capitolo, se possibile più preoccupante ancora - aggiunge -, e cioè la vicinanza del nuovo amministratore delegato con gli ambienti di Bus Italia, da più parti indicato come possibile acquirente del ramo d'azienda posto in vendita da Umbria Mobilità”. Alla luce di ciò Brutti chiede “se si può vendere una società pubblica mettendole a capo un uomo vicino al probabile acquirente. Il possibile conflitto d'interesse – conclude - giustifica un'immediata indagine da parte della Giunta, con il coinvolgimento del Consiglio regionale che, lo ricordo, beneficia Umbria Mobilità con consistenti prestiti, legittimi se debbono rimettere in sesto i conti di un'azienda pubblica, meno se vanno a beneficiare acquirenti privati”. RED/tb