LEGGE PEREQUAZIONE: “COSÌ SI AGGRAVANO CONSUMO DEL TERRITORIO E SPECULAZIONE” - NOTA DI STUFARA (PRC-FDS) SULLA NORMATIVA APPROVATA DALL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE
Il consigliere regionale Damiano Stufara (Prc–Fds) commenta la legge sulla perequazione approvata ieri dall'Assemblea, che alimenterebbe una “sciagurata deregulation” nel settore urbanistico. Per Stufara la nuova legge utilizza lo strumento della perequazione “principalmente per l'acquisizione di nuove aree edificabili, favorendo un circolo vizioso di cui si pagano già oggi le conseguenze”.
(Acs) Perugia, 11 giugno 2013 - “La nuova legge sulla perequazione urbanistica, approvata ieri dal Consiglio regionale, alimenta la sciagurata deregulation promossa incessantemente in questi anni dai Governi Berlusconi e Monti: si aggrava il consumo del territorio e, con esso, la speculazione immobiliare, nella vana speranza di rimettere in moto un ciclo dell'edilizia che, in assenza di una precisa strategia di riqualificazione urbanistica e di superamento dei detrattori ambientali su cui far convergere le aziende del settore, non è più sostenibile sia dal punto di vista economico che ambientale”. Lo afferma il capogruppo di Rifondazione comunista–Fds a Palazzo Cesaroni Damiano Stufara, in una nota firmata anche dal segretario regionale del partito, Luciano Della Vecchia.
“Con i nostri emendamenti – spiega Stufara - chiedevamo di tener fede al principio originario della perequazione, ovvero quello di redistribuire i diritti edificatori tra i proprietari per superare le eventuali iniquità determinate dalla zonizzazione razionalista e per promuovere una trasformazione del territorio coerente con le esigenze abitative, sociali, produttive ed ambientali. Ci ritroviamo invece con una legge che destina questo strumento principalmente all'acquisizione di nuove aree edificabili, favorendo un circolo vizioso di cui si pagano già oggi le conseguenze. Il fatto che in Aula si sia rimediato all'ulteriore pasticcio fatto in Commissione rispetto alla sanatoria degli abusi edilizi – rileva il consigliere regionale - non modifica il giudizio negativo su questa legge, la cui approvazione anche da parte del centrodestra replica qui in Umbria, come troppo spesso sta accadendo in questa fase, la maggioranza del Governo Letta. Chi, come il capogruppo del Partito Democratico, si lamenta dei distinguo insorti nella maggioranza – conclude Damiano Stufara - dovrebbe piuttosto render conto di provvedimenti legislativi che non rappresentano le forze del centro-sinistra e che minano la solidità del mandato politico-elettorale ricevuto dalla maggioranza degli umbri, che di questo genere di 'semplificazioni' non hanno proprio bisogno”. RED/mp